14) Giurin Giurello

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«Pronto Rem?» Crystal se ne stava nel dormitorio dei ragazzi, in piedi sul letto di Remus a massaggiargli le spalle, come a spronarlo.

Dopo la prima uscita con Isabel, una volta che i Potter erano tornati a scuola ne aveva parlato bene con Crystal ed entrambi avevano deciso che sì, era d'obbligo che uscissero insieme una seconda volta.

«Devi solamente parlare con una ragazza» disse Sirius lì vicino. Se ne stava poggiato alla cassettiera con la bassa schiena, con piedi e braccia incrociate nel suo pigiama. Canottiera e lunghi pantaloni a quadri neri con dei calzini bianchi a coprire i piedi.

«Deve interagire con un altro essere umano, hai la minima idea cosa significhi questo per un introverso?» chiese scontrosa Crystal.
«E se mi dice di no?» Remus iniziò a innervosirsi. «Magari è impegnata e non può e io rimango lì e ci sono le sue amiche e- e- Non posso farlo!» strillò girandosi verso Crystal, cercando un abbraccio di conforto.

«Stai calmo, ho individuato il tipo di persona che è Isabel» lo rassicurò Crystal. «Sono certa che non ti lascerà lì come un pesce lesso davanti a tutti.»
«Ma potrebbe». Crystal fulminò Sirius con lo sguardo.

La più piccola gli accarezzò i capelli color sabbia.
«Pronto?» chiese. Remus scosse la testa con un mugugno. «Rem?» lo chiamò.
«E va bene.»
«Ti ricordi la frase a effetto?» domandò Sirius. 

Per provare a fare colpo su Isabel, Remus aveva chiesto a Padfoot di insegnargli alcune cose in francese. Cose semplici come: ti trovo bene, mi piace il tuo vestito e altre.

«Credo di sì.»
«Tranquillo, qualunque cosa ho convinto Madama Rosmerta a lasciarmi il posto, quindi starò pronto ad aiutarti se qualcosa va male.»
«Come hai fatto a convincerla?» chiese Crystal confusa. Sirius sorrise.
«Credo di essere appena salito a un sei su sei» sussurrò fissandola. E, infatti, poco dopo Crystal arricciò il naso disgustata.

«Sarà meglio andare» borbottò infastidita. «Rem io ti aspetto fuori» scese dal letto e si diresse fuori dalla porta.

«Davvero sei andato a letto con Rosmerta?» domandò Remus.
«Ma sei scemo? Ovvio che no» rise Sirius. «Però mi diverte vedere la faccia che fa quando le dico certe cose?»
«Ti trova immorale»
«E allora? Lei si fa mio fratello» ribatté.
«Loro stanno insieme» disse Remus. 

«Dovrei mettermi con Rosmerta?» chiese Sirius confuso.
«No! Non intendevo questo.»
«E allora cosa?». Remus lo guardò per qualche secondo, per poi scuotere la testa.
«Niente.»
«Vai che la tua Bella ti aspetta» lo prese in giro.

Remus uscì con un sospiro. Per l'occasione si era messo un maglione marroncino che rimaneva largo sulla vita e sulle braccia, un jeans chiaro leggermente largo sulle cosce che si ammassava verso i piedi e delle scarpe da ginnastica consumate. Con l'aiuto di Crystal e Sirius aveva provato a nascondere le cicatrici sul viso con del fondotinta, ma alcuni tagli erano ancora visibili.

«Ho trovato questi» Crystal gli passò dei fiori gialli e rosa. «Non sono il massimo ma... hanno il loro perché».
Remus annuì, sentendo il nervoso crescere man mano che si avvicinavano alla biblioteca. Crystal aveva mandato Sirius a parlare con Dorcas per dirle del piano, Sirius l'avvertì dicendole di portare Isabel in biblioteca per farle incontrare 'casualmente' Remus.

«Sei pronto?» chiese l'amica. Lui annuì, stringendo con forza i gambi del mazzo  di fiori. Iniziò a mordersi nervosamente un labbro, mano mano che si addentravano negli scaffali.

«Non puoi non aver capito» sentirono delle voci. Remus si bloccò.
«Vai soldato» Crystal lo spinse cautamente in avanti, sorridendo per incoraggiarlo.

Remus prese un bel respiro, si sistemò i capelli e si fece avanti. Girò gli scaffali seguendo le voci, fino a quando non trovò Isabel girata di spalle verso Dorcas.

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