A volte, ciò che ci viene mostrato è solo un lato di una medaglia...
Salve salvino gente!
Dato che molti hanno apprezzato la mia Eren × Reader "Plenilunio", ho deciso di riproporre la storia con lo stesso prologo, ma con il racconto basato su Levi~...
In una giornata libera, non appena la luna è alta in cielo, vado nella stanza di Levi.
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T/n: "Ecco! Dei biscotti fatti da me!" Levi: "Wow..."
Allungo sprezzante verso di lui una borsa colma di biscotti che ho preparato alla lezione di cucina di ieri. Nel momento in cui la guarda, la sua espressione però cambia.
Levi: "Qualcuno ti ha aiutata?" T/n: "No, li ho fatti io dall'inizio alla fine." Levi: "Li hai assaggiati?" T/n: "No! Anche perché volevo che fossi tu il primo a mangiarli!" Levi: "Wow..." T/n: "Ma che è sto 'wow'?" Levi: "No, non ho detto nulla." T/n: "Certo che sì. Pensi che non siano buoni?"
Mi adocchia alzando un sopracciglio, come se fosse già abbastanza evidente la sua risposta.
T/n: "Ehi! Non comportarti come se ti avessi letto in testa! Stai pur tranquillo, li ho fatti seguendo la ricetta, anche se non hanno un bell'aspetto." Levi: "Beh, sono biscotti ma sono qui e là liquidi..." T/n: "Sono cookies all'americana! Sono morbidi!" Levi: "Hmm...sono un po' troppo morbidi." T/n: "Oh insomma! Ho fatto del mio meglio. Se non ti vanno, non devi mangiarli."
Quando cerco di sfilargli di mano il sacchetto, Levi di contro tira più forte, tenendoseli stretti.
Levi: "Me li hai regalati. Sono miei." T/n: "Non sforzarti." Levi: "Non mi sforzo. Silenzio, ora. Mi devo concentrare." T/n: "Perché ti devi concentrare per mangiare dei biscotti?"
Ignorando la mia domanda, il corvino inizia a respirare profondamente.
(Ho fatto del mio meglio...)
Un po' depressa, mi volto. Aspettandolo, noto che c'è un fiore appassito piantato in una fioriera, posta in un angolo della stanza.
T/n: "Levi, stai coltivando dei fiori?" Levi: "Ah, quel fiore?" T/n: "Scusami se te lo dico, ma è insolito." Levi: "Pensi che non ne sarei capace?" T/n: "Non intendo questo...ma quel fiore sta appassendo. Gli hai dato acqua regolarmente?" Levi: "Certo che sì. Non ti preoccupare." T/n: "Ma..."
Non riesco proprio ad immaginarmi Levi che coltiva fiori. Mi avvicino e prendo la tazza vicino al vaso.
T/n: "Non è che c'è poca acqua? Posso innaffiarlo?" Levi: "Ancora...ti ho detto che non serve."
Mi prende la scodella dalle mani e mi ordina di sedermi.
Levi: "Questo fiore non ha poca acqua, ne ha troppa. Quindi lascialo così." T/n: "Ah...scusa. Non volevo." Levi: "Se hai capito, siediti. Ora sono pronto." T/n: "...pronto?" Levi: "Per mangiare i tuoi biscotti." T/n: "Oh, bene."
Mi metto sul letto, davanti a lui, come mi ha detto di fare.
Levi: "Mi chiedo cosa sarebbe successo che non mi fossi deciso." T/n: "Levi...sei proprio scortese." Levi: "Scortese? Hai frainteso qualcosa. Ma il mio esitare a mangiare questi biscotti è per amor tuo." T/n: "Non capisco." Levi: "Devo mangiarli per te, ma allo stesso tempo, voglio mantenere così com'è ciò che mi hai dato. Anche perché ciò che mi hai fatto non rimarrà fisicamente e questo mi dispiace un po'."
