A volte, ciò che ci viene mostrato è solo un lato di una medaglia...
Salve salvino gente!
Dato che molti hanno apprezzato la mia Eren × Reader "Plenilunio", ho deciso di riproporre la storia con lo stesso prologo, ma con il racconto basato su Levi~...
Sento la voce di qualcuno in lontananza. Credo di ricordare un tono acuto, confortevole all'udito.
Levi: "Mamma...?"
Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.
Aprendo pian piano gli occhi, vedo una ragazza che non conosco. Anche la stanza non mi sembra familiare.
Levi: "...chi sei?" T/n: "Levi! Sei sveglio! Grazie al cielo!" Levi: "Ehi, ma chi sei, sorellona?" T/n: "S-sorellona?" Levi: "Sei più grande di me, quindi ti dovrei chiamare sorellona." T/n: "Eccooo...Levi, tutto ok?"
La sorellona mi scompiglia la testa in modo fastidioso.
Levi: "Ma io sto bene, non serve che tu mi accudisca...sorellona, tu piuttosto stai bene? Ma chi sei, poi?" T/n: "...sei davvero diventato più giovane... quindi avevi vissuto già 200 anni--"
Continua a dire cose confuse fra sé e sé. Proprio non la capisco.
T/n: "Aspetta. Levi ora è un bambino? Sì beh, anche perché mi ha chiamata sorellona..." Levi: "Dici cose strane. Che cosa mormori? Sei pronta per rispondere alla mia domanda?"
Per un attimo, la vedo esitare.
T/n: "Levi...sei il Levi di quando eri un bambino."
Sembra in qualche modo affascinata, ma io mi chiedo se mi stia solo dicendo qualcosa di molto scortese.
Levi: "Ma dove siamo? Dov'è mia madre? Lei...mi ha lasciato solo?" T/n: "Tua madre?" Levi: "Sbaglio? Non mi lascerebbe. Mi hai rapito?" T/n: "Rapi...rapito?!" Levi: "Ha! C'ho azzeccato? Hai rapito una sirena per dei meri soldi! Non sai che il tasso di successo di un rapimento è molto basso? Sembri stupida, quindi te lo dico. Sappi che rapirmi non ti porterà neanche un centesimo." T/n: "As-aspetta! Io non ti ho rapito! E poi che significa che sembro stupida??" Levi: "Allora, cosa?" T/n: "...ahh, e va bene. Dunque, mentre stavi dormendo, tua mamma mi ha detto di prendermi cura di te." Levi: "Bugiarda. Sembri non conoscere mia mamma." T/n: "Certo che la conosco! Sì! Me l'ha chiesto!"
(Non sono convinto.)
Levi: "Beh, non importa. Preferisco così." T/n: "Che intendi con 'preferisco così'?" Levi: "Lei non mi ha lasciato, ma affidato, no? Se non sono stato abbandonato, va bene. Ma non credo che mi verrà a riprendere." T/n: "Levi...certo che verrà." Levi: "Mah, non saprei. Anche perché ultimamente piange davanti a me dicendomi 'dopotutto non ce la faccio con te'..."
Mi sfioro con le dita il viso, con una stretta opprimente al petto.
Levi: "È a causa della faccia che ho. A volte mi picchia." T/n: "Eh?!" Levi: "Ma questo non è niente. La sua ninna nanna, invece, è peggio." T/n: "Ninna nanna..." Levi: "Una canzone tramandata tra le sirene. Io...la odio. Mia madre pensa che dovrei morire." T/n: "Levi..." Levi: "È ok. Lo so. Di solito mia mamma non mi permette di uscire. Le sirene maschi...i tritoni hanno la sola colpa di esistere in questo mondo. Perciò la mia esistenza deve essere celata, quindi non posso uscire."
