Historia de un amor

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"Buongiorno Signora García..."
"Buongiorno Amore...quindi è tutto vero..."
Sorride mentre mi guarda e mi passa la mano tra i capelli: "Tutto vero."
Sorrido anche io, non potrei fare altrimenti.
"Quanto sei bella stamattina..."
"Beh, mi hai fatta felice tutta la notte..."
"Se vuoi posso continuare..."
"Perché no...", gli rispondo mentre sono già sopra di lui.
"Prima però ho due notizie da darti: la prima..."
Mentre cerca di enunciare le sue notizie le mie labbra gli rendono il compito arduo...sorride di nuovo.
"Dicevi?"
"La prima notizia è che la prima replica ufficiale non sarà oggi ma domani..."
"Domani? In che senso?", gli chiedo distrattamente perché continuo ad essere più attratta dalla sua bocca.
"Nel senso che oggi sarai libera dal lavoro e solo mia per l'intera giornata..."
"Quindi ho tutto il giorno per consumarti le labbra..."
"Già..."
"E la seconda notizia? Non sto ascoltando la seconda notizia..."
"Mi rendi molto difficile mettere insieme le idee...comunque la seconda notizia è che le mamme ed io abbiamo deciso che per qualche poppata, in via assolutamente eccezionale, Javi può prendere anche il latte artificiale..."
"Ah sì...?", continuo a torturargli le labbra.
"Sì, i bambini sono già stati prelevati tutti dai nonni, che si occuperanno di loro oggi"
"Interessante..."
"Però...c'è un però..."
"Nooo...non mi piacciono i però", sentenzio mentre la mia bocca scende sul collo, il suo punto debole..."
"Però siamo attesi in un posto..."
"E si offendono molto se arriviamo un po' più tardi del previsto?"
"Direi di no, sono persone molto flessibili..."
"E allora smettila di parlare e ricordami come mi hai resa felice stanotte..."
La nostra prima giornata da marito e moglie inizia in maniera decisamente "hot". Sono ormai quasi le 11 quando riusciamo a staccarci l'uno dall'altra.
"Amore, devo dire che con te la vita è davvero un'avventura bellissima...e molto, molto eccitante..."
"Potrei dire lo stesso di te... dove mi porti ora?"
"Sorpresa..."
"Non ti sembra di avermi già fatto un bel numero di sorprese nelle ultime 24 ore? Devo ancora riprendermi da quelle di ieri..."
"C'è sempre spazio per una nuova sorpresa, piccola basca. Corri a prepararti. E portati un cambio, gli scarponcini da trekking e qualcosa per coprirti bene."
"Ok, capo!"

Partiamo verso mezzogiorno. Neanche in macchina riusciamo a rinunciare al contatto fisico, tanto che mi tiene la mano sul cambio sotto la sua.
"Cosa pensi?"
"Stavo pensando che è strano vederti con la fede..."
"In effetti non l'ho mai portata...ma questa non me la tolgo neanche se devo interpretare Giacomo Casanova..."
"Ahahahah...un Casanova con la fede!"
Sorride. "Non ho forzato troppo la mano, vero?"
"No, Amore, sembra strano detto da me ma sono davvero felice di essere tua moglie...". Arrossisco, lui coglie e mi stringe la mano più forte, mentre muove il cambio.
"Quindi ora sei la mia copilota a tutti gli effetti"
"Già..."
"Temevo che ti saresti infuriata perché non ti avevo dato possibilità di scelta..."
"Ma io avevo già scelto...prima..."
"Sì, ma poi non ne avevamo più parlato...e ho pensato che volessi un po' lasciar cadere la cosa...che non fossi proprio del tutto convinta...perché in fondo stavamo bene anche così..."
"Ehi...ferma un attimo la macchina per favore", gli intimo con determinazione.
Poco dopo accosta in prossimità di un piccolo bosco. Quando spegne il motore gli prendo le mani, lo giro verso di me e lo guardo dritto negli occhi.
"Álvaro, cariño, ascoltami bene: se non abbiamo più parlato di questo argomento è perché siamo stati travolti da mille eventi: la nuova serie, la nascita di nostro figlio, lo spettacolo teatrale. Ma io ti assicuro che non è passato giorno in cui non abbia pensato che non vedevo l'ora di essere tua moglie...il che, considerando l'atteggiamento che ho sempre avuto nei confronti del matrimonio, è decisamente un evento epocale!" Ridiamo di gusto, entrambi.
"E perché non me l'hai mai detto?"
"Mmm...perché sai come sono fatta...un po' è timidezza...un po' è paura...figurati che due giorni fa pensavo che mi avresti lasciato perché avevamo idee diverse sulla Prima dello spettacolo, invece tu stavi preparando il nostro matrimonio...pensa la paura come può portare fuori strada", sentenzio accennando un timido sorriso. E subito dopo spontaneamente aggiungo: "...diciamo che le questioni affettive non sono mai state esattamente l'area della vita in cui sono più sicura di me..."
"Amor, io non voglio che tu sia insicura con me. E se lo sei è perché non ho ancora trovato la chiave per farti sentire al sicuro"
"Ti sbagli, tu possiedi le chiavi che hanno aperto ogni tipo di porta dentro di me...però ci sono delle insicurezze che sono difficili da sradicare, che ci portiamo dietro da chissà dove, da chissà quando...non bisogna avere fretta...piano piano si sanano da sole...e ti assicuro che tu hai già fatto miracoli...ripartiamo ora? Vale?"
"Vale!"

Siamo diventati la spiaggia | AlvitzWhere stories live. Discover now