ho fatto le mie lezioni, ma il mio mal di testa non aiuta, dato che è aumentato nuovamente, sono felice solo perché le mie lezioni giornaliere sono terminate.
mi prendo un'altra tachipirina ma sfinita come sono mi appoggio alla colonna, per essere precisa ho la fronte poggiata ad essa.
"tutto bene?" mi domanda simone avvicinandosi a me, "oh eh si hahaha sto solo un po' così", dico al mio solito, quando sono imbarazzata uso sempre questo tono di voce, si dai se fosse stato uno degli altri ok, ma con lui non ho legato ecco,
"ah ok no perché ti ho vista mezza morta ecco" "nono sto bene grazie", parliamo un po' ma devo ammettere che il suo sguardo mi mette in soggezione, mi sta leggermente fissando, ma vedo con la coda dell'occhio il mio salvatore entrare dalla porta, mi capisce al volo infatti mi raggiunge.
"piccina stai meglio?" si riferisce al fatto che stamattina avevo mal di testa, "mhh non al top, mi è ritornato", lui annuisce per poi salutare il nostro compagno: "ciao simò" "ciao", parliamo del più, "delle assegnazioni sai nulla?" mi chiede albe, "si mi ha assegnato come nelle favole di vasco, con delle barre" "e non sei contenta?" "si ma ho paura per le barre" "stai tranquilla, aspetta chri magari ti aiuta", io annuisco, continuano a parlare del più e del meno fino a che io mi allontano e mi siedo sul divano.
sento simone chiedere al mio amico: "ma lei e christian stanno assieme?" "eh si non te ne eri accorto?" chiede lui in modo quasi ovvio, "ah no cioè si" "perché ti interessa?" "no insomma era così per chiedere", albe incrocia il suo sguardo col mio, lui già sapevo che stavo ascoltando la loro conversazione, già ho capito tutto, spero solo che non si metta tra me e chri.parli del diavolo spuntano le corna, infatti il mio ragazzo entra in casa, posa il borsone e appena mi nota mi raggiunge sul divano.
"com'è andata?" chiedo io come le mamma ai bambini quando tornano da scuola, "bene mamma bene, te?" dice lui facendomi ridere, "tutto bene, rudy mi ha assegnato come nelle favole" "quella di vasco?" "beh te quante ne consoci scusa?" dico io ridendo, "beh ma io che ne so", mi fa ridere quando fa così, "beh ma cosa ti preoccupa?" chiede lui non capendo, "eh ma è una delle canzoni più iconiche amorose italiane, non vorrei strafare ecco" dico io esprimendo le mie paure di oggi."mi passi gentilmente-" "non ti passo nessun cibo di nulla" mi interrompe lui senza farmi finire, "ma dai per una volta che non volevo mangiare", "ah ok allora dimmi tutto" "dicevo mi passi la chitarra accanto al tavolo" dico io indicandogliela, "si ma perché sta lì?" beh non è una domanda stupida, insomma non sempre si trovano chitarre accanto ai tavoli, "beh perché non ci dovrebbe essere scusa?" "ah io che ne so", quando facciamo questo discorso sembriamo due scemi, ma mi piace così se devo essere onseta a me va benissimo così.
"che vuoi cantare?" chiedo al ragazzo difronte a me, "chi ti ha detto che io voglia cantare con te?" chiede lui facendomi ridere, "questa me la lego al dito" "ma zitta" dice lui prendendomi il viso e baciandomi di botto, "comunque che ne dici di cantare come nelle favole" "e vada per come nelle favole principessino".
accordo la chitarra, trovo gli accordi giusti e inizio a suonare.
inizio a cantare il testo e lui inizia con me, siamo uno di fronte all'altro, posso vedere ogni dettaglio del suo viso."Quello che potremmo fare io e te
Senza dar retta a nessuno
Senza pensare a qualcuno
Quello che potremmo fare io e te
Non lo puoi neanche credere
Quello che potremmo fare io e te
Senza pensare a niente
Senza pensare sempre
Quello che potremmo fare io e te
Non si può neanche immaginare
Sai che ho pensato sempre, quasi continuamente
Che non sei mai stata mia
Me lo ricordo sempre, che non è successo niente
Dovevi sempre andar via
Io e te, io e te
Dentro un bar a bere e a ridere
Io e te, io e te
A crescere bambini, avere dei vicini
Io e te, io e te
Seduti sul divano
Parlar del più e del meno
Io e te, io e te
Come nelle favole
Quello che potremmo fare io e te
Non l'ho mai detto a nessuno
Però ne sono sicuro
Quello che potremmo fare io e te
Non si può neanche immaginare
Io e te, io e te
Dentro a un bar a bere e a ridere
Io e te, io e te
A crescere bambini, avere dei vicini
Io e te, io e te
Sdraiati su un divano
Parlar del più e del meno
Io e te, io e te
Come nelle favole
Io e te, io e te
Io e te, io e te
A crescere bambini, avere dei vicini
Io e te
Io e te, io e te
Io e te, io e te
Sdraiati su un divano
Parlar del più e del meno
Io e te
Io e te, io e te
Io e te, io e te
A crescere bambini, avere dei vicini
Io e te
Come nelle favole"mi sono venute le farfalle nello stomaco per tutta la canzone, onestamente non pensavo che avrei potuto mai cantare una delle canzoni d'amore più grandi di sempre, era solo immaginazione, anzi era solo un sogno.
"non guardarmi così" dico io coprendomi il viso con le mani dopo aver posato la chitarra sul pavimento, lui prende le mia mani, le intreccia con le sue e mi chiede: "che sguardo scusami?" fa il finto indifferente, "lo sai bene" continuo io, "nono non lo so" continua lui, "lo sguardo che fai quando canti con me, quello di quando canti il pezzo: 'io e te, io e te a crescere bambini, avere dei vicini', oppure di quanto dici: 'non lo puoi neanche credere quello che potremmo fare io e te', insomma quando dici ste cose, come se le pensassi, sento il tuo sguardo bruciarmi addosso" dico io diventando bordeaux, "sai una cosa? forse le penso realmente, magari voglio veramente un futuro con te, forse non riesco a staccarti gli occhi di dosso no?", dice lui tenendomi ancora le mani, per far sì che io non mi copra il viso.le lascia solo per posizionare le sue sui miei fianchi per baciarmi in modo passionale, passa lentamente al lobo del mio orecchio, gioca con il primo dei miei orecchini, sussurrandomi ogni tanto qualcosa che mi fa rabbrividire.
la sua mano destra passa sulla mia schiena e ancora attaccato al mio orecchio mi sussurra: "ti faccio questo effetto eh?", dopo ciò peggioro ancora di più, ma il nostro autocontrollo ci dice e consiglia di fermarci.
"chissà come saranno i nostri vicini" mi dice lui sorridendo come al solito, mentre va verso il piano cottura.stavamo mangiando tranquillamente, quando maria ci fa radunare sulle gradinate, spiega ai ballerini che dovranno svolgere una gara.
"la gara è solo per premiarvi" continua lei a spiegare.
questi ultimi stanno raggiungendo la sala relax per poi esibirsi, "amore spacca tutto" dico io al mio ragazzo, lui mi abbraccia e mi da un bacio in testa, mi raccomando anche con gli altri, che mi abbracciano, in particolare sere e dario."ragazzi vi farò vedere la gara tramite la tv" vi informa maria a noi cantanti e guido che non parteciperà alla gara, "così vedi il tuo amato" mi dice alex prendendomi in giro, "ah e ti si rivede il segno di guerra" continua lui riferendosi al succhiotto che ho sul collo, io rido solamente.
balla per prima carola, abbiamo scoperto che è una gara di improvvisazione, potevano scegliere tra cinque brani, zia carola mi è piaciuta molto, è riuscita a portare anche più interpretazione che tecnica.
poi va serena, che mi ha colpito molto, è stata molto brava.
il terzo è dario che come sempre mi ha impressionato, mischia tecnica e interpretazione al meglio, mi arriva dritto al cuore.
dopo va chri, è stato fantastico, è riuscito a portami con se come sempre, ed è riuscito anche a ballare il suo stile per la prima volta.
per ultimo va tia che ha scelto la stessa canzone di chri, chi lo avrebbe mai detto?.sono tornati tutti e vado da dario a dirgli: "mi sei piaciuto un sacco piccolooo", quest ultimo mi abbraccia dolcemente, poi mi dirigo verso il mio ragazzo che mi dice scherzando: "beh hai notato tutta la mia bellezza?", "ma senti sei caruccio ma manco a fa così eh" dico prendendolo in giro, "sei stato fenomenale, mi sei piaciuto tantissimo" "come sempre no?" io rido e annuisco, lo bacio e andiamo dagli altri.
"se ci sono errori è perché ho il cervello letteralmente fuso, quindi mi scuso, mi scuso anche l'orario, volevo postare prima ma sono riuscita solo ora, fatemi sapere <3"

YOU ARE READING
tutto l'opposto//christian stefanelli
Fanfictionil concetto di amore varia da soggetto un soggetto, io ho imparato solo che l'amore ha più sfaccettature di quelle che ci vengono insegnate. si può pianificare quasi tutto, ma non puoi più pianificare quando accade tutto l'opposto, devi solo viverl...