~𝙲𝚊𝚙𝚒𝚝𝚘𝚕𝚘 60~

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𝙸𝚂𝙰𝙱𝙴𝙻𝙻𝙴'𝚂 𝙿𝙾𝚅

Madison e Jorge se ne andarono quasi subito, abbandonandomi con il gruppo della fondazione.
Restai fino a tardo pomeriggio, aiutandoli con i preparativi della festa, per poi tornare a casa con Mason.

Per l'intera giornata lui e Chloe non si parlarono più, tranne nelle occasioni in cui era strettamente necessario.
Mason sembrava turbato dalla sua presenza, ad ogni sua parola lo vedevo alzare gli occhi al cielo.

Non capì il perché fino a quando tornando a casa mi spiegò che era stata lei a dare l'ordine di pubblicare quella foto.
- Forse voleva farti un torto- si giustificò.
- Ma se neanche mi conosceva fino a poco fa- rompetti subito la sua affermazione.

Non aveva scuse con cui scappare da quella situazione.

Appena tornammo a casa ci andammo a preparare per la festa.
Mi feci una doccia veloce, per poi indossare il vestito oro.

Era lungo, il corpetto ricoperto di pailettes oro arrivava fino sotto il seno, per poi continuare con un toulle semplice, senza brillantini. Completai il look con i vari accessori e un trucco leggero.

- Non avevi detto che era troppo elegante?- disse Mad dopo averle inviato una foto.
- "Avevo" hai detto bene-
- Come mai hai cambiato opinione?-
- Ho rivalutato l'opzione, tutto qua- spiegai.

𝙼𝙰𝚂𝙾𝙽'𝚂 𝙿𝙾𝚅

Finì di prepararmi e andai al piano di sotto, per aspettare Isabelle.
Guardandomi allo specchio, iniziai a sistemare il colletto della camicia e la cravatta, per poi passare una mano nei capelli, portandoli indietro.

Sentii dei tacchi scendere le scale - Sei pront- iniziai la frase, girandomi verso le scale - wow- esclamai deglutendo e fermando l'azione di sistemare i bottoni ai polsi.

Non emisi nessun suono, ero completamente incantato da tanta bellezza da rimanere senza parole.
La luce delle lampadine, che riflettevano sull'oro del vestito, la rendevano un angelo ai miei occhi.

- Sei stupenda- dissi dopo aver ritrovato la voce.
- Grazie‐ si avvicinò a me, portando le mani al mio collo per stringere la cravatta - anche tu-

Tentai di avvicinarmi a lei per darle un bacio sulle labbra, ma si scansò. Superandomi si diresse verso l'appendiabiti e prese il cappotto.

- Sei ancora arrabbiata con me?- dissi con la faccia da cucciolo, a cui lei non sapeva resistere.
- Si- disse facendo un sorriso ironico.

Wow, è riuscita a resistere, allora per me non c'è speranza...

- Andiamo?- disse vedendomi imbambolato.
Annuii, presi le chiavi di casa e della macchina, per poi uscire.

Partimmo, nessuno dei due parlava, nell'abitacolo dell'auto di creò un silenzio tombale, quasi imbarazzante.
Quando mi fermai davanti una villa, con un giardino enorme e tanti lampioni ad illuminarlo, Isabelle portò lo sguardo su di me.

- È qui?- chiese indicando fuori dal finestrino.
- No, dobbiamo aspettare una persona- dissi quasi timoroso.
- Chi?-

Le due ante del cancello nero in ferro si aprirono, lasciando udire degli scricchiolii infernali, data la sua antichità.

Entrambi girammo lo sguardo verso il trabbicolo.
- Dimmi che non è vero?- Isabelle iniziò a guardarmi con occhi linciatrici.
- Non aveva un passaggio...- risposi.
- E non ha una macchina sua?- scossi la testa - Con tutti i soldi che prende facendo la modella, non si può permettere una macchina?- continuò irritata.

Stavo per rispondere quando Chloe aprì lo sportello salutandoci con una voce stridula.
- Posso mettermi davanti? Soffro di mal d'auto- chiese.

Portai lo sguardo altrove, cercando di sfuggire dal rispondere. Sentii Isabelle sbuffare e fui quasi certo che alzò gli occhi al cielo.
- Anche io soffro di mal d'auto, quindi no- rispose seccata la mia ragazza, guardandola dallo specchietto retrovisore.

- Ti prego, non vorrei sentirmi male...- fece una pausa, non vedendo reazioni da parte di Isabelle continuò - so quanto ci tiene Mason alla macchina, non vorrei mai rovinarglierla- replicò Chloe implorante.
- Mason...-

Dannazione

- Si?- girai lo sguardo verso Izzy.
Il suo sguardo era serio e infuriato. Aveva le braccia incrociate al petto, impaziente di una mia risposta.
- Chloe per favore sali dietro, non mi interessa cosa accaddrà-

- E restaci- udì sussurrare da Isabelle.

Chloe sbuffò, ma si misi a sedere senza emettere fiato.

𝙸𝚂𝙰𝙱𝙴𝙻𝙻𝙴'𝚂 𝙿𝙾𝚅

Ripartimmo. Notai lo sguardo di Chloe, rivolto verso Mason, dallo specchietto retrovisore. Non osava togliergli gli occhi di dosso, come se gli volesse saltare addosso.

- Devi guardare la strada non lui- entrambi iniziarono a guardarmi, ma senza aggiungere altro.
Guardai Mason - Che c'è? Sa quanto ci tieni alla macchina, non vorrebbe mai rovinare qualcosa- alzò gli occhi al cielo tornando a guardare la strada.

Sono stata cattiva? SI
Me ne pento? NO
Lo rifarei? ASSOLUTAMENTE SI!

Dopo 20 minuti parcheggiammo la macchina nel viale del grande abitacolo che ospitava la festa.
Era una mega villa, illuminata di rosa, con i palloncini del medesimo colore che rendevano l'atmosfera molto graziosa e bambinesca.

All'entrata potemmo notare due uomini, vestiti di nero, molto alti e possenti, a fare da guardia.

Scendemmo dalla macchina, grazie alle luci dei lampioni, potei notare il vestito di Chloe.
Indossava un tubino corto marrone, il quale risaltava la sua carnagione mulatta.

Appena entrammo, la musica alta mi risuonò nelle orecchie, facendomi perdere l'udito per alcuni secondi.
Guardandomi intorno, vidi i vari cartelloni e striscioni che preparammo quel pomeriggio.

Un'orda di giornalisti ci venne incontro iniziando ad urlare il nome di Mason e di Chloe, facendo finta di non vedermi, come se fossi invisibile.
- Siete tornati insieme?- urlò una ragazza avvinandogli il microfono.
Mason non rispose, mi prese per mano e mi diede un bacio sulla guancia.

- Lei è la tua nuova ragazza?- iniziarono tutti ad urlare.
- Come ti chiami?-
- Da dove vieni?-

Queste erano le domande a cui loro si aspettavano una risposta. Mason avvicinò le sue labbra al mio orecchio sussurando:
- Non rispondere, lasciali parlare-
- Perché?- chiesi, mi sembrava da maleducati.
- Perché cambieranno la tua storia, solo per fare ascolti o letture...quindi lascia perdere- spiegò.

Sorpassammo i giornalisti, andandoci ad accomodare al nostro posto.
Attorno al tavolo rotondo c'erano 6 sedie rivestite con toulle bianco e un fiocco rosa dietro.
Come centro tavola potemmo notare delle bacchette da fata rivestite di glitter dorati, accompagnate da camelie bianche che ricadevano sulla tovaglia in tessuto, anch'essa bianca.

- Mase siamo vicini- Chloe prese i due segnaposto con i loro nomi e li portò in aria facendoglieli vedere.
Guardai il bigliettino accanto al posto di Mason. Spalancai gli occhi non vedendo il mio nome.

- Stiamo scherzando!?- esclamai indignata, leggendo il nome di una certa "Nicole".
- Che succede?- Mason mi prese il biglietto dalla mano - Ci deve essere stato un errore, aspetta- iniziò a controllare tutti gli altri biglietti sul tavolo, arrivando dal lato opposto al suo.

- Trovato- tornò con il mio segnaposto in mano, mettendolo vicino al suo posto.

Questa festa non poteva iniziare meglio di così!

-𝗦𝗽𝗮𝘇𝗶𝗼 𝗮𝘂𝘁𝗿𝗶𝗰𝗲-
Ragazzi grazie mille per le 60k letture, vi amo con tutto il cuore ❤
Scusate se non ho pubblicato ieri, ho avuto una giornata molto movimentata.
See you soon
-❤

Burn-Mason MountWhere stories live. Discover now