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21 Novembre 2021
Vicenza

Giulia

" dove andiamo? " domando sorridendo guardando Sangio riflesso nello specchio grande, mentre si sistema i capelli lunghi e davvero ribelli.
Oggi di starsene al loro posto proprio non ne vogliono sapere, sopratutto adesso che ancora umidi per la doccia appena fatta, sono davvero indomabili... Sangio sembra un leoncino, anzi no... assomiglia a Gas Gas il mio barboncino!
" non te lo dico è inutile che ci provi " risponde ricambiando poi il mio sguardo facendomi un occhiolino veloce.
Mannaggia.
È da quando questa mattina sono arrivata a Vicenza che mi sta nascondendo qualcosa. Se non fosse stato per Abe, nemmeno sarei riuscita a scoprire che aveva organizzato una sorpresa da quanto è bravo a mantenere i segreti.
" eddai! Dammi solo un indizio piccolo piccolo"
" nope "
" Sangio! "
" cosa? "
" uffa! "
" tra poco lo vedrai "
" ma io voglio saperlo adesso "
" mi dispiace deluderti piccola, ma non aprirò bocca!"
" sei monello "
" eh si, mi hai beccato "
" secondo me se chiedo ad Abe me lo dice "
" quello se ne starà muto come un pesce dopo il pugno che gli ho tirato! Ha già parlato anche troppo"
" porello! Gli verrà un livido enorme sul braccio"
" impara a non svelare i miei progetti "
" urca! Si tratta addirittura di un progetto?"
" qualcosa del genere "
" mannaggia sono troppo curiosa "
" l'attesa aumenta il desiderio amore "
" ma vaffanbene " 
Un'ora dopo mano nella mano, seguo Sangio lungo la via centrale di Vicenza e quando ad un tratto si ferma davanti ad un ristorante inizio ad osservarlo confusa.
La scritta ' chiuso ' appesa alla porta d'entrata, illumina il vicolo grazie a dei led viola e le luci spente del locale mostrano chiaramente come il luogo che evidentemente aveva scelto per cenare, non sia aperto.
Prima di riuscire però a dire anche solo una parola, un signore anziano, dal viso simpatico e con un carinissimo grembiule addosso ci viene incontro sorridendo.
" Giovanni, che piacere vederti! Sei proprio cresciuto " esclama per poi abbracciarlo forte, dandogli alcune pacche leggere sulla schiena.
" ciao Maurizio, fa tanto piacere anche a me... tua moglie come sta? " domanda Sangio gentilmente sistemandosi poi il cappellino rosa che ha deciso di indossare con la speranza di domare i suoi riccioli.
" tutt'apposto! Ha già preparato tutto "
" ottimo e grazie per il favore "
" ma di cosa? Sai che a noi ci rendi solo che felice quando vieni a salutarci... ma ora presentami questa bella figliola " afferma, per poi voltarsi verso di me con un sorriso contagioso.
" lei è Giulia, la mia fidanzata " risponde Sangio prendendo la mia mano e stringendola.
" salve! " dico imbarazzata e con sempre un po' di confusione per la testa.
" dammi pure del tu fanciulla! Chi sta con Giovanni fa parte della famiglia, ma ora forza seguitemi! "
Detto questo a passo lento, passiamo proprio per la porta con ancora il cartello appeso, e in silenzio raggiungiamo un tavolino nero posizionato al centro della stanza.
Tantissime candele profumate e petali bianchi ne fanno da contorno riempendo di un profumo buonissimo il piccolo ristorante, che a quanto pare sembra essere aperto solo per noi due.
Qualche istante dopo una signora un po' paffutella con un caschetto biondo, ci raggiunge con due piatti in mano e quando ce li posa davanti, subito il mio stomaco si fa sentire per la fame...
" perciò siamo solo tu ed io questa sera?" domando una volta rimasti soli, mentre con la forchetta prendo un po' del buon risotto che è stato cucinato.
" esatto! Volevo fare una cena un po' intima, romantica forse... solo per noi due, senza nessuno intorno! " risponde Sangio mascherando il leggero imbarazzo per questa sua idea con un sorrisino.
" è stupendo! Grazie "
" spero ti piaccia "
" si Sangio... tantissimo! Non dovevi però!"
" ci tenevo a farlo! Siamo sempre circondati da famigliari, amici, gente che lavora con noi o che ci segue e stima... e poche volte abbiamo tempo per stare davvero da soli. In realtà sentivo proprio il bisogno di godermi la mia bellissima ragazza senza alcuna interferenza "
Sorrido dolcemente alle sue parole e con la mano cerco la sua che prontamente si incastra nella mia.
Lo sguardo poi mi si perde ad osservare come è stato abbellito il ristorante... è tutto così... così caldo, ecco si...
Caldo è l'aggettivo giusto per descrivere questo posto, che più passa il tempo e più mi sembra già famigliare.
Ora che ci penso, Sangio rappresenta proprio questa parola per me. Il calore che mi fa provare dentro e sulle guance, quando dice di amarmi o che mi trova bella... il calore di un suo abbraccio, che non è il solito abbraccio, ma un totale avvolgimento che trasmette protezione. Il calore delle sue parole che sanno lenire ogni ferita che ho addosso... Sangio è calore e famiglia per me e ogni giorno e mese che passa, nonostante la distanza che ci divide, riesce ad entrarmi sempre più sotto pelle.
" Maurizio e sua moglie mi conoscono fin da bambino... con i miei venivo molto spesso a mangiare qua e sai restavo minuti se non ore a fine serata ad osservare una cosa specifica" spiega Sangio dopo aver terminato anche il dolcetto al cioccolato, pulendosi con il tovagliolo bianco la bocca.
" che cosa? " domando curiosa di conoscere sempre di più ogni cosa che lo riguarda.
" vediamo se anche stasera lo fanno "
" fanno cosa? "
" ecco si... non è cambiato proprio niente! Vieni vicino a me così vedi meglio" mi sprona prendendo poi la mia mano, e portandomi così a sedere sulle sue gambe.
Le sue braccia si stringono immediatamente attorno a me, ed il suo viso si va ad appoggiare alle mie spalle, provocandomi, a causa dei capelli, un leggero solletico.
" guarda lì " sussurra indicandomi poi un punto preciso.
Appena i miei occhi si scontrano con l'immagine che si para davanti a noi, non riesco a trattenere un sorriso.
Maurizio e quella signora che deduco esserne la moglie stanno ballando ridendo e scambiandosi di tanto in tanto qualche leggero bacio nella cucina del ristorante, che è possibile intravedere grazie alla piccola finestrella posta sopra alla porta d'entrata.
" cinquant'anni di matrimonio e si amano come se fossero due ragazzini... assurdo, vero?" esclama il mio ragazzo parlando quasi sottovoce per non farsi sentire da loro.
" sono bellissimi "
" si. Come ti dicevo, ricordo che mi fermavo e gli osservavo quando venivo a cenare... forse perché mi sembrava impossibile vedere due persone innamorate, che si divertivano come se fosse la prima volta nonostante stessero insieme da tantissimo! Spesso dopo anni di convivenza quella scintilla tra una coppia si spegne, ed invece a loro no! Hanno settant'anni e mandano avanti questo ristorante insieme da un sacco di tempo, e guardali come ballano felici "
" che bello un amore così... fa credere che l'amore eterno esista davvero "
" mhh... Sai Giù, volevo portarti qua già da un pezzo, perché da quando ti ho conosciuta ogni tanto quando osservo loro, vedo noi... so che ora sarò smielato e quasi da diabete immediato, ma è così è quello che sento! Stiamo insieme da cosa? Un anno? Non abbiamo una data precisa, però il tempo è quello più e meno e ogni cavolo di volta che ti guardo riprovo la stessa emozione che ho provato la prima volta che ti ho vista, quando ti bacio sento lo stesso brivido di quando ti ho baciato per la prima volta in casetta quel pomeriggio e tutto questo, non si affievolisce mai! Anzi se è possibile aumenta sempre di più..."
" sai che è la stessa cosa per me? Ne parlavo giusto con mamma qualche giorno fa e le chiedevo se era normale avere la stessa agitazione, voglia e bisogno di vederti che provavo mesi fa in casetta! Non mi basta mai e boh non so se sia normale"
" ti posso dire io che non è normale! Sai quando ho scritto in Raggi gamma, che non è la mia prima volta, ma sei la mia prima volta? "
" si "
" beh ecco non parlavo solo di tutte le cose nuove che abbiamo vissuto insieme, ma anche di questo sentimento che non ho mai provato prima d'ora con nessun'altra "
" siamo proprio fortunatelli Sanjuan "
Ore dopo rientriamo a casa e subito Lidia sorride dolcemente e ci chiede come è andata. Evidentemente nella famiglia Damian tutti sapevano quello che aveva organizzato Sangio per questa serata e vederli felici per noi, mi fa comprendere quanto davvero tengano a me. È proprio bello sentirsi voluti bene e parte di loro.
Prima di raggiungere la nostra camera e andare a dormire visto che domani mattina, sopratutto per me la sveglia suonerà molto presto a motivo del treno che non devo assolutamente perdere per essere agli studi in orario, raggiungiamo il piccolo bagno al piano di sopra.
" mi lavi tu i denti? " domando, scoppiando poi a ridere appena vedo la sua espressione confusa.
" e come si fa? "
" che vuol dire come si fa? Metti il dentifricio sullo spazzolino e poi lo passi piano un po' a destra e un po' a sinistra e così si lavano "
" lo so come si lavano i denti scema, intendevo altro... vabbè dai facciamolo "
" aspetta lo filmo, così almeno abbiamo il video tutorial per la prossima volta "
" sei pazza "
" lo so, ma mi ami anche per questo "

•••••••

Come promesso ecco il nuovo capitolo!
Nello scrivere, soprattutto la scena dei due signori anziani che ballano, ho pensato ad un momento che ho vissuto io personalmente con i miei nonnini che ora non ci sono più...

Spero vi sia piaciuto e naturalmente fatemi sapere cosa ne pensate!

Ci vediamo settimana prossima sempre di martedì!
Buon weekend
- fede 💓

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