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9 Gennaio 2022
Roma

Sangiovanni

" tanti auguri a te, tanti auguri a te, tanti auguri bel bimbo, tanti auguri a te " canticchia Giulia, mentre molto lentamente mi allontano dal mondo dei sogni.
In questi giorni la stanchezza è diventata la mia migliore amica e credo vivamente che la causa di tutto ciò sia la preparazione per il festival di Sanremo, che sta prosciugando sempre di più le mie energie.
Proprio ieri pomeriggio, dopo aver passato instancabili ore a provare con l'orchestra, una volta lasciato il teatro nel quale ci siamo incontrati, l'unico mio desiderio è stato quello di sdraiarmi sul divano letto della casa della mia ragazza e attenderla ben comodo, dal rientro della registrazione della puntata di Amici.
Cazzo, sto proprio diventando un nonnetto.
" ma che ore sono? " domando sbiascicando le ultime parole a causa di uno sbadiglio improvviso, mostrando così quanto ancora io sia assonnato.
" è l'ora dei festeggiamenti diciannovenne! Avanti apri gli occhi Sanjuan! "
" ma io ho sonno "
" dai non fare il bambino capriccioso! Ho anche una cosa per te... "
" che cosa? "
" se ti svegli la vedi "
E così non appena apro quelle due pozze azzurre che mi ritrovo e di cui so che Giulia ne è perdutamente innamorata, subito mi nasce un sorriso sul volto vedendola in piedi davanti a me, con ancora il pigiama addosso, mentre tutta concentrata cerca di non far cadere il vassoio pieno di cibo.
" tadà! Colazione a letto! " esclama felice, prima di abbassarsi piano piano verso di me appoggiando il tutto sopra alle mie gambe distese.
" wow! Ma quanta roba hai preparato? "
" eh un po'... però guarda che devo mangiare pure io bello! "
" ma come? Il compleanno è il mio "
" eh ma io sono la tua fidanzata, perciò posso appropriarmi di tutto quello che è tuo "
" e questa regola chi l'ha stabilita? "
" io, ora. "
Dopo esserci cambiati, ma con delle occhiaie evidenti sotto ai nostri occhi, segno delle innumerevoli nottate passate svegli a parlare e a fare altro, raggiungiamo Susi e Carlito, i quali una volta varcata la porta della cucina ci salutano facendomi immediatamente gli auguri canticchiando, proprio come ha fatto Giulia prima, la tipica canzoncina di buon compleanno.
È assurdo pensare a come ormai questa famiglia sia diventata in qualche modo anche la mia, e a come nonostante mi trovi in una casa che fino ad un anno fa era totalmente a me sconosciuta, ora so esattamente dove trovare i bicchieri, le posate e tante altre cose.
Casa Stabile è diventata anche un po' casa Damian e lo stesso è per Giulia ogni volta che mi raggiunge a Vicenza, proprio come è avvenuto durante le vacanze natalizie.
" avete progetti per oggi? " domanda Carlito, prima di bere un goccio di vino rosso.
" no, nessuno " rispondo, sorridendo poi gentilmente a Susi quando mi passa il piatto di lasagne cucinato per pranzo.
" invece si! Andiamo da una parte, ma non serve che ci accompagni papi " esclama Giulia sedendosi accanto a me, seguita da sua mamma che fa altrettanto.
" e dove andiamo? " chiedo totalmente all'oscuro di quanto ha appena affermato la mia ragazza.
" sorpresa! Oggi è il tuo compleanno oh! Pensavi davvero che non avessi organizzato niente?"
" no ma, la colazione di questa mattina è stata già più che sufficiente! "
" beh non è finita qui... vedrai ti piacerà "
Quando terminiamo di pranzare, senza nemmeno darmi il tempo di sistemare i capelli che sopratutto dopo averli tagliati sono ritornati ad essere super mossi e ingestibili, Giulia mi obbliga ad uscire di casa e a correre velocemente per non perdere l'autobus che passa proprio a pochi isolati da dove ci troviamo.
Ho ancora il fiatone quando individuati i due posti in fondo ci sediamo uno difronte all'altro.
" perché ridi? " domando poco dopo alla ragazza davanti a me, la quale cerca di trattenersi, nascondendosi nella lunga sciarpa nera che la circonda.
" no è che... oggi hai compiuto diciannove anni, ma basta correre per soli due minuti e ti trasformi in un nonno! "
" ma ei stronzetta! E poi non sono stati due minuti, avremo corso per un chilometro circa"
" urca allora si è tantissimo "
" che fai mi sfotti anche il giorno del mio compleanno? Non si fa! "
" scusa scusa, hai ragione! È che sei davvero buffo! Pensavo che giocare a padel ti stesse aiutando "
" aiutando per cosa? "
" beh sei tu quello che ha detto qualche settimana fa di voler avere il fisico di Seba..."
" quando ho detto quella cosa ero un po' ubriaco e lo sai benissimo! "
" ahhh si è vero... "
" chi è ora la monella tra i due? "
" dai sto scherzando! Lo sai che a me piaci tanto così come sei "
" si? "
" si. Mi piaci tipo tantissimo, anche se quando corri diventi un nonno "
Non appena scendiamo dal pullman, subito i miei occhi si scontrano con il Colosseo, una delle maggiori attrazioni visitate qua a Roma e anche se l'ho visto e rivisto, ogni volta ne resto incantato.
Mano nella mano, seguo Giulia verso un piccolo sentiero che da su un punto più alto e quando si ferma vicino ad un muretto che si affaccia proprio davanti all'imponente monumento romano, ci si siede sopra invitandomi poi con lo sguardo a fare lo stesso.
" bello sto posto! Non l'avevo mai visto " affermo continuando a guardarmi intorno, notando quanto gli alberi e i numerosi cespugli lo rendano abbastanza isolato da tutto quello che ci sta intorno.
" eh lo so! Sono dei luoghi segreti che solo noi veri romani conosciamo " risponde lei, coprendosi meglio con il cappuccio per ripararsi dal vento freddo che ormai da giorni ha incominciato a soffiare su questa immensa città. 
" perché mi hai portato qui? "
" perché anni fa ci venivo sempre terminate le lezioni in Accademia, ed era una specie di posto magico. Mi sedevo qui, con la musica nelle orecchie e fantasticavo su come sarebbe potuta essere la mia vita... "
" e cosa immaginavi? "
" di diventare una ballerina di successo e fare tantissimi spettacoli e poi di innamorarmi! Una volta ho pure fatto tipo un sogno ad occhi aperti... in pratica io ero là sotto, proprio davanti al Colosseo e vicino a me c'era sto ragazzo, che però ovviamente non aveva un volto, cioè no in realtà si lo aveva, in quel periodo ero in fissa con Arón Piper e nulla stavamo insieme ed eravamo felici. E oggi qua ci sei tu con me e ogni volta che penso a come quello che immaginavo è diventato realtà, andando anche ben oltre a ciò che mi aspettavo, mi sento così fortunata che sento proprio le bollicine scoppiarmi su tutto il corpo"
" quindi sei felice che ci sia io, anche se non sono Arón Piper?"
" dai scemotto! E ovvio che si, anzi tu sei meglio"
" addirittura? Parole forti Giulietta "
" è la verità oh! "
" lo so e comunque il fortunato sono io! Già lo sai quello che penso...è assurdo tutto questo. Io non pensavo esistesse una persona come te e che soprattutto fosse possibile incontrarla, eppure eccoci qua insieme "
" ti ho fatto anche un regalo "
" che regalo mi hai fatto? "
Ridendo, salta giù dal muretto abbassandosi poi verso il suo zainetto nero e quando tira fuori un pacchetto incartato sicuramente da lei viste le innumerevoli pieghe, sorrido anche io, tendendo subito la mano per vedere di che si tratta.
" dai dammelo " esclamo e immediatamente lei me lo consegna, facendosi però tutta ad un tratto timida.
Senza preoccuparmi troppo di rompere la carta che avvolge il mio regalo, scopro il suo interno e confuso prendo tra le mani quello che sembra essere una specie di scatola o cofanetto.
" che cos'è? " le domando, girandomi verso di lei che velocemente si avvicina maggiormente a me, appoggiando il suo viso sopra la mia spalla.
" aprilo " sussurra con gli occhi emozionati.
Faccio quanto mi ha detto e non appena mi trovo davanti delle polaroid che ritraggono noi due insieme, partendo da alcuni momenti passati in casetta, fino ad arrivare a quella scattata ieri sera da Susi allo scoccare della mezzanotte, seduti sul suo divano letto con la torta accanto a noi, un brivido inaspettato mi percorre il corpo.
" dietro ad ogni foto ho scritto il titolo di una canzone che mi fa pensare a te e anche una parola che secondo me ti descrive o che ti appartiene" esclama Giulia, prendendone poi una per mostrarmi quello che ha appena detto.
" rifugio " leggo ad alta voce la scritta nera, voltandomi poi per incontrare i suoi occhi che prontamente trovo e che stanno diventando sempre più lucidi.
" si... rifugio perché sei quel posto sicuro dove so che tutte le cose brutte, tutti i pensieri brutti svaniscono e dove mi sento protetta " spiega lei unendo la mia mano alla sua.
" fragile "
" si, questa l'ho messa perché anche se tu a volte vuoi far credere di essere invincibile, in realtà sei molto sensibile e sei come un bicchiere di cristallo che bisogna trattare con attenzione perché è fragile e si può rompere e siccome il cristallo è molto prezioso non vogliamo che si rompe. E con te è la stessa cosa... non voglio che nessuno ti ferisca e ti faccia del male, perché sei troppo prezioso per me e meriti il meglio"
" porca miseria Giulia..." esclamo con ormai le lacrime agli occhi, prendendole poi dolcemente il viso baciando quelle labbra diventate fredde, ma che mi fanno sentire subito a casa.
" sai, quando tutto va male, quando la vita è così incasinata che penso non ci sia via d'uscita... arrivi tu, con la tua semplicità, la tua leggerezza, il tuo amore e tutto va meglio. Il regalo più bello che ho ricevuto in questi diciannove anni è stato incontrarti e giuro che ti amo da impazzire " le sussurro, prima di tornare a baciarla nuovamente.

•••••••••

Eccomi qua con un nuovo capitolo... un capitolo forse un po' troppo romantico, ma che ogni tanto ci vuole!

Fatemi sapere come sempre il vostro parere perché sono curiosa!
Vi ringrazio inoltre per i bei commenti che avete lasciato nel precedente... mi hanno fatto super piacere!

Ci vediamo settimana prossima, non so ancora bene quando, con un nuovo aggiornamento!
E mi raccomando prepariamoci per Sanremo che manca pochissimo 🤩

- fede 💓

Il tuo amore spazza via le giornate di pioggia ✨Where stories live. Discover now