Capitolo 25.

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Harry’s POV

“Ti ho detto che io non vengo Andrew, quante volte te lo devo dire che non posso? La mia ragazza è in coma!” esclamo per l’ennesima volta al mio manager che proprio non vuole capire che non posso partire per il tour. Ma lui insiste perché non gliene frega niente della nostra vita privata, l’importante è che gli diamo i soldi.

*Harry non mi interessa, non potete mandare all’aria il tour. Lo capisci? Le vostre fans…*

“Le mie fans capiranno cazzo! Qua è una situazione grave! Si può spiegare su facebook o su twitter.” Affermo fuori di me. Scommetto che sono bordeaux per la rabbia.

*Hanno pagato Harry!* urla

“Vuol dire che faremo degli show gratis per rimborsarle.”

*Non se ne parla. Io faccio andare sul palco a Niall, Louis, Zayn e Liam…senza di te. Tu ci raggiungi quando puoi.*

“Fa un po’ come cazzo ti pare Andrew!” sbotto e chiudo la chiamata.

Non solo ho i miei cazzo di problemi, ci si mette pure lui a rompermi le palle.

Do un calcio alla sedia della sala d’aspetto dell’ospedale e mi siedo subito dopo. Mi metto una mano in testa e sposto i capelli indietro mentre inizio a tremare la gamba per il nervosismo.

Che periodo di merda che sto passando…mi sento vuoto, spento, incapace. Non so come comportarmi con tutta questa situazione. Lizzy mi manca come l’aria e mi sto rendendo conto solo adesso di essermi comportato di merda. Voglio solo averla con me, voglio che siamo un famiglia insieme a nostra figlia…

Ho una figlia, wow. Chi l’avrebbe mai detto.

La voce di Niall mi distrae da i miei pensieri, è messo davanti il distributore dell’acqua e ha appena ricevuto una chiamata.

“Andrew, mi dispiace ma non vengo.” Dice mentre si riempie un bicchiere.

“Non alzare la voce con me, non sei mio padre e non mi dici quello che devo o non devo fare!” esclama scaldandosi.

Wow i manager sono capaci di farci girare le palle più di tutti.

“Ti ho detto che non vengo, sposta le date e basta! Devo stare accanto ad una persona molto importante.”

Sono molto lusingato dal complimento di Niall anche se non penso si riferisca a me, perché diciamocelo, si sa che ha una cotta per Alice.

“Si anche ad Harry.”

Appunto non ero io.

“Fa come vuoi…” dice e finalmente chiude la chiamata. Si gira verso la mia direzione e mi vede. Con un sorriso mi raggiunge e si siede accanto a me.

“Come stai?” chiede iniziando a bere l’acqua.

“Sono arrabbiato, triste e frustrato.” Rispondo con tutta sincerità poggiando la testa al muro.

“Non so proprio come consolarti Haz.” Mormora poggiando anche lui la testa.

Sospiro e inizio a torturarmi le mani.

“Harry perché non ci vai a parlare un po’ tu?” dice Alice sbucando dal nulla.

“Parlare con chi?”

“Con Lizzy.” Dice venendo verso di noi.

“Alice non credo a queste cose. Lei è in coma e non sente niente.” Affermo deciso spostando di nuovo i capelli indietro.

“Io invece credo che qualcosa la sente e credo anche che sia utile sia per te che per lei.”

Non lo so perché ma sento la rabbia sotto la pelle e il mio sguardo si irrigidisce.

She Is Our Always [Harry Styles]Where stories live. Discover now