46. Papà...

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Auguri di buone feste!!!🎉🎉🎅. Sono riuscita a completare questo capitolo, spero vi piaccia, e fatemi sapere come state festeggiando questo Natale. Un bacio 😘.

CHANEL

Stringo la mano di Simon. Grazie al cielo sta reagendo positivamente. Sbatte un paio di volte le palpebre e si volta dalla mia parte. Gli sorrido. << Ciao fratellino.>>

Ricambia il sorriso.

<< Non ti sforzare.>> Continuo. << Sei salvo, presto tornerai a casa vedrai.>> Gli do un leggero bacio sulla guancia. << Ora vado, tornerò a trovarti domani. Ti voglio bene.>>

Prendo le stampelle, mi sollevo e apro la porta. Una figura mi si para davanti. << Maggie.>>

<< Ehi.>> Sorride. << Come sta tuo fratello?>>

<< Direi bene, ha aperto gli occhi finalmente. Oh, ci sei anche tu Jacob?>>

Quest'ultimo arrossisce, si avvicina e sorride, imbarazzato. << Sì, ho accompagnato qui Maggie.>>

<< Ah.>>

Bene, così si parlano di nuovo eh!

Annuisco e afferro il braccio della mia amica per farla avvicinare. << Quindi avete chiarito?>> Chiedo sussurrando nel suo orecchio.

Jacob solleva un sopracciglio. Gli sorrido per fargli capire che è tutto apposto.

<< Sì esatto. Stamattina mi ha offerto la colazione e abbiamo parlato, amici come prima!>> Risponde Maggie con la mia stessa tonalità di voce.

<< Thomas lo sa?>>

Non vorrei che finisse come la volta del bacio.

<< Gli ho detto che io e Jacob abbiamo fatto pace e che non mi creerà più problemi. A proposito, dovrebbe raggiungerci anche lui.>> Guarda l'orario sul display del cellulare.

Infatti, ecco Thomas raggiungerci di fretta e furia.

MAGGIE

Bacio Thomas appassionatamente e gli sorrido. Mi volto per guardare Jacob. So che non dovrebbe dispiacergli ma la curiosità ha la meglio su di me. Abbassa lo sguardo e si allontana, proprio come temevo. Ho paura che la sua cotta per me non gli passerà mai. Thomas mi afferra per i fianchi. << Come stai?>>

<< Bene.>>

<< Ehm, ehm, scusate.>> Chanel tossisce. << Avete finito di fare scena?>>

<< Avresti fatto la stessa cosa se fossi stata con Dylan.>> La prendo in giro.

<< Certo...>>

<< Come sta Simon?>> Le chiede Thomas.

<< Molto bene, tra un paio di giorni lo dimetteranno.>>

<< E' una buona notizia.>>

Usciamo tutti insieme.

<< Che mi dici della gamba?>>

<< Bè, ancora come puoi ben vedere non riesco a camminare senza stampelle, ma sto facendo progressi. Faccio fisioterapia tutti i giorni. Certo, è stancante, dato che devo pensare anche allo studio. Mancano pochi mesi agli esami e devo concentrarmi sulla stesura della tesi.>>

Annuisco.

<< Ragazzi, io ora devo tornare a casa, non me la sento di lasciare Kevin solo. Potrebbe rubare qualche soprammobile.>> Scherza.

<< Sicuro. Come quando ti ha rubato il cellulare e te l'ho restituito.>> Mi dice Thomas. << Te lo ricordi?>>

Ovvio, lo ricordo come se fosse ieri. In realtà, Thomas ha tralasciato che era sdraiato sul mio letto. Quel giorno mi aveva dato un passaggio e mio padre si era infuriato, perché non voleva che lo frequentassi. Penso di aver iniziato a provare qualcosa per Thomas proprio quando abbiamo iniziato a parlare in aula punizione.

Salutiamo Jacob. Lo osservo, anche Thomas. << Non credevo alle mie orecchie quando mi hai detto che avete fatto pace, ero convinto che non l'avresti mai fatto.>> Dice serio.

<< Bè, ti sbagliavi. Sei arrabbiato, vero?>>

Non risponde subito. << No. Voglio dire... Io voglio bene a Jacob, è sempre stato come un fratello per me. All'inizio ero furioso perché mi sono sentito tradito, capisci?>>

Certo che lo capisco.

Sospira. << Lui ti ha baciata. Invece non avrebbe dovuto provarci. Se mi diceva che è innamorato di te, io non mi sarei avvicinato a te... in quel senso.>>

L'argomento viene interrotto dal mio cellulare che squilla. << E' Sabri.>> Mi sorprende la sua chiamata. Sarà successo sicuramente qualcosa. Lei è più da messaggi o videochiamate su WhatsApp.

<< Sabri, cosa c'è?>>

Non risponde. Sento dei singhiozzi. Sta piangendo. << Cos'è accaduto? Ti senti male? Ti hanno licenziata?>> Mille ipotesi si fanno strada nella mia mente.

<< Papà.>> Fa una pausa. << Nostro padre... è...>>

Appena sento le ultime parole, quelle che speravo di non sentire così presto, il mio corpo gela e rimango pietrificata.

Stay With Me - Thomas Brodie SangsterWhere stories live. Discover now