8. a casa mia.

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Meno male che papà non c'è. Mi ha fulminata con lo sguardo per tutta la serata di ieri. Oggi pomeriggio io e Jacob dobbiamo vederci per questo progetto e non so cosa pensare.

La prima lezione è finita e mi sto dirigendo verso l' armadietto. Prendo i miei libri e, voltata, sbatto su qualcosa. Il petto di Jacob.

<< Oggi alle 16.50 a casa mia. >>

Si allontana ma lo seguo. << Ehi, aspetta! >>

Sono affiancata a lui. << Io veramente credevo che tu potevi venire da me. >>

Jacob ridacchia. << I tuoi genitori non si fidano, non è vero? >>

<< Esatto.>>

<< Bè, non cambierà molto se io vengo da te.>>

Non ha torto.

<< Quindi rimaniamo come ho detto.>>

<< Ci saranno amici con cui spaccerai?>> chiedo preoccupata.

<< Per chi mi hai preso? Ci sarà solo Jackson.>>

Jackson è il fratellino di Jacob. Ha undici anni, ma molto furbo e intelligente.

<< Bene. Ricordi quando aveva tre anni e tua madre voleva che gli facevo da babysitter?>> rido.

<< Già, eri una frana.>> fa un piccolo sorriso.

<< O era Jackson che era una peste?>>

<< Uhm forse entrambi le cose.>>

Entrambi ridiamo. Che è successo? All'improvviso scherziamo come se fossimo buoni amici. Gli studenti ci fissano curiosi e intimoriti. Kevin sbatte le spalle di Jacob.

<< Ehilà amico, che fate?>> fa un sorriso malizioso. Alla sua destra si aggiungono Irene e Thomas, che mi lancia un'occhiatina.

<< Niente, parlavamo.>> risponde Jacob.

<< Come va Maggie?>> mi chiede Irene sistemandosi i capelli con uno chignon.

<< Non male.>> dico leggermente a disagio.

<< Ecco io dovrei andare a lezione.>> dice Jacob.

<< Anch'io.>> dice Kevin, portandosi Jacob e Irene. Così rimaniamo io e Thomas.

<< Vedo che tu e Jacob state facendo amicizia.>> accenna un sorriso.

<< Cos'è? Ti da fastidio?>> lo stuzzico.

Ride. << Fastidio? No. Era una domanda.>>

<< Come vuoi Sangster. Ora vado in classe.>>

Sto per voltarmi quando mi sento afferrare il polso. Mi trovo a un centimetro da lui.

<< C'è una cosa che devo chiederti. Più che cosa, un favore.>>

<< Dimmi.>> dico con un groppo alla gola.

Il suoi occhi si abbassano. << Potresti parlare con Irene e Clara? Stanno troppo male.>>

<< Ma... >>

Le sue labbra sussurrano Ti prego.

<< Okay.>>

Thomas mi abbraccia. Ricambio l'abbraccio e gli accarezzo la schiena. Com'è piacevole il suo profumo!

<< Grazie.>> sussurra al mio orecchio.

<< Di niente.>>

Mi sento gli occhi lucidi. Ci stacchiamo e mi scuoto per levarmi di dosso questa stana sensazione. Appena Thomas si allontana e mi saluta con la mano, Dylan come una furia si mette di fronte a me. Con lui c'è anche Chanel.

<< Che significa questa storia?>> chiede mostrando un giornalino di Carry.

Lo prendo e lo leggo. La studentessa Maggie Collins è stata avvistata ieri pomeriggio con Thomas e la sua banda. Non è una novità che Thomas facesse l'idiota con le studentesse del nostro istituto, ma che Maggie abbia accettato un suo passaggio. Che siano diventati amici? Tra l'altro sembra avesse instaurato un bel rapporto anche con Jacob Visser. Nerd e bande? Cosa succederà alla nostra scuola? Siamo dentro High School Musical? Carry.

Una foto raffigura me dentro la macchina di Thomas e un'altra io e Jacob che parliamo. Non ci credo Carry mi ha seguita!

Dylan mi strappa il giornale dalle mani. << E' vero? Hai accettato un suo passaggio?>> il suo volto sta diventando rosso e i suoi occhi fiamme. Chanel gli prende la mano ma lui la ritrae.

Sbuffo. << Ma cosa avete tu e papà? Sì. Ma solo perchè ero a piedi, e comunque non mi hanno fatto niente!>>

Tranne Kevin che mi ha rubato il cellulare, ma poi Thomas me l'ha restituito.

<< Dyl, calmati.>> fa Chanel accarezzandogli la schiena.

Ma Dylan si affretta ad allontanarsi. Pochissime volte l'ho visto fuori di sè.

<< Scusalo, ma sai quanto ci tiene alla vostra amicizia. Ha paura che quel ragazzo possa avere una cattiva influenza su di te.>> spiega Chanel.

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Purtroppo oggi non riesco a parlare con Irene, o Clara. Lo farò domani. Sono davanti la villa dove abita Jacob. Titubante, suono al campanello con le gambe che mi tremano. Ad aprire è un bambino dai capelli neri e gli occhi azzurrissimi.

<< Ciao, ehm, sono Maggie. Ti ricordi di me?>>

<< Credo.>> dice un po' confuso. << Dovevi vedere mio fratello, giusto?>>

Annuisco.

<< Accomodati.>>

Come ho già detto, è un ragazzino molto furbo.

<< Ehi Jacob! La pollastrella è qui!>> urla Jackson mettendo le mani davanti alla bocca a forma di coppa.

Jacob scende le scale di corsa. Ha i capelli leggermente spettinati. Afferra Jackson e gli da un ceffone.

<< Quante volte devo dirti di non usare quel linguaggio? Sali in camera tua, e non uscire finche non ti chiamo.>> lo rimprovera.

Quando Jackson sale si rivolge a me. << Scusalo, è una testa dura.>>

Sorrido. << Non preoccuparti.>>

<< Iniziamo?>>

Stay With Me - Thomas Brodie SangsterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora