DEVIL - Lasciami andare *** Monsta X Boys Series vol. I***

Capitolo DODICI

- J -

Il giornalista è seduto sullo sgabello davanti a noi. Ci hanno sistemati sulle poltrone e sul divanetto di pelle a ridosso del muro. La luce delle grandi finestre a destra mi illumina perfettamente il profilo e mi sento fico come sempre.

Tutto è come deve essere: sono seduto sul divano di pelle nera tra Minhuyk ed I.M.; poi ci sono Wonho e Kihyun sulle poltrone ai nostri lati, per finire con Shownu e Hyungwon alle estremità.

I cameraman stanno trafficando con le ultime inquadrature e mi sento a mio agio, finalmente.

Come sempre, le prime domande sono rivolte al leader e Shownu sorride e annuisce, passando poi la parola a Wonho il sexy. L'atmosfera è rilassata, inframmezzata dalle intrusioni di Minhyuk, che fa ridere tutti. Rido anch'io senza seguire il discorso, finché il giornalista non mi rivolge una domanda diretta:

"Jooheon, tu sei il main rapper, giusto?"

Annuisco, sorrido, chino la testa, la risollevo.

"Dicono che hai un'energia enorme sul palco. Da dove la attingi?"

Fatti i cazzi tuoi, è personale. "Oh... beh" mi massaggio il collo; "è il mio modo di esprimermi, ma molti dicono che faccio paura..."

"Sì, mette un po' in soggezione" rincara Minhuyk, e gli altri gli fanno eco. Mi dà una gomitatina e fingo di non accorgermene. Che vuole dire?

Rido: "Voglio mettere la mia energia migliore... voglio che si ricordino di noi, di tutti, e anche dei testi che scrivo con I.M."

Iceman annuisce, serio come sempre: "Sì, ci impegnamo molto per produrre testi significativi."

"Molti di voi scrivono... anche Wonho, vero?"

"Beh, sì" sorride lui al giornalista, tutto contento; "a volte mi piace mettere su carta i miei pensieri e trasformarli in canzoni, grazie al lavoro di tutti noi."

Il giornalista continua con le solite domande sulla coreografia – sì, Shownu è bravo, si sa, ma che mi dici di me? Ballo sui suoi stessi passi, cazzo! - e poi passa alle domande specifiche sul nuovo album in uscita.

Guardo fuori dalla finestra oltre cui, però, non vedo niente. Non c'è un giardino, una casa, qualcosa di tutto mio. Minhyuk finge di cambiare posizione sul divano per riportarmi sulla Terra. Mi guarda con un'espressione interrogativa e scuoto impercettibilmente la testa.

Mi concentro di nuovo sulle telecamere, quando...

Ma ciao, Porcellina.

Mi sta fissando con le labbra rosa e schiuse, i capelli lunghi e lisci che le incorniciano il viso pallido. Sei sopravvissuta al nostro rendez vous?

Sogghigno. Poi allargo le gambe sul divano. I pantaloni mi stanno ben aderenti sulle cosce. Il sangue inizia a pompare più veloce.

Lei me le guaaaaarda – un'occhiata lunga, attenta – e ghigno ancora. Poi la vedo trafficare con un carrello di metallo e borbottare piano con lo Staff mentre commentano dei documenti.

Guardami.

"Jooheon-ssi, quale sarà il tuo ruolo nel prossimo video promozionale?"

"Ehm..." Distolgo subito lo sguardo da lei e sorrido alle telecamere. Voglio fare colpo. Voglio che tutti si ricordino di me e che mi guardino, che mi riconoscano il valore che merito. "Non posso parlarne nello specifico perché la data della release sarà tra un paio di settimane, ma... uhm..."

"D'impatto" mormora Minhuyk, accanto a me. Impatto: chissà perché abbia scelto proprio questa parola.

"Ecco, sarò molto aggressivo, molto forte, sì."

"Waaaah" esclamano tutti, e sorrido perché ne sono felice. Mi piace essere forte. Questo sono io. Quando recito in un video, non lo faccio davvero: non è una posa, non è un'inquadratura a rendermi ciò che sono; io rendo l'inquadratura come voglio che sia. "Intenso, credo" ribadisco.

"Sì" ride Kihyun; "Jooheon sarà cattivo!"

"E ci saranno molte fiamme" aggiunge Shownu, e tutti ridono allo spoiler! Spoiler del giornalista.

Guardami.

Parliamo ancora un po' del sound del prossimo album. Le solite domande e quasi le solite risposte. Mi piace, il nuovo album. Ma ho troppo poco spazio. Ho sempre troppo poco spazio. Lo voglio per me. Tutto.

Guardami.

Perché sarò cattivo, sarò intenso, sarò io quel video.

Guardami.

Porcellina solleva lo sguardo ed eccola, l'occhiata veloce verso di me; l'occhiata sul mio cazzo, sul mio petto e sul mio viso. Ghigno, la fisso. Mi lecco le labbra.

E sento che mi prende fuoco là sotto.

No! No, maledizione!

Vado nel panico e cambio velocemente posizione, sbattendo contro I.M. che mugola qualcosa; abbasso il busto, puntello i gomiti sulle cosce e punto lo sguardo sulla telecamera.

Ancora domande, ancora risposte. Minhyuk mi studia, lo vedo con la coda dell'occhio; sento perfino gli ingranaggi che lavorano nella sua testolina curiosa. Vorrei gridare.

E riesco a mantenere la mia facciata abituale, finché non getto l'ultima occhiata su Porcellina, in fondo alla stanza, che scivola lentamente al suolo.