Capitolo VENTICINQUE

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- J -

Se potessi sfregarmi le mani dalla soddisfazione lo farei, ma per ora mi accontento di poggiarmele sulle cosce, accanto alle sue. Alla fine Wonho ha preso il sedile in più, nella fascia centrale, mentre Porcellina, io e Minhyuk sediamo in fondo. Necessariamente in quest'ordine. Non volevo che lei stesse in mezzo a noi: come avrei potuto torturarla in pace, altrimenti?

Minhyuk ha sulla faccia un sorrisetto che potrebbe sputtanarmi da un momento all'altro – hey, no: a telecamere spente, tutto è lecito – ma resta con la testa poggiata sulla mano, lo sguardo prudentemente oltre il finestrino. Porcellina, invece, è rossa in viso e stringe le cosce. Non l'ho mai vista tanto tesa, neanche quando eravamo bloccati in ascensore. Perché non puoi più mettere distanza tra noi, vero?

Sollevo un angolo della bocca, come faccio sempre quando penso a qualcosa di cattivo. Mmmh, cattivo... le mie mani sul suo culo. Aish... No, no, no, non adesso!

Accavallo le gambe.

E' possibile che la sua vicinanza mi indurisca il cazzo alla velocità della luce?

La posizione non funziona: mi fa ancora più male. Così, cerco di camuffare scendendo in basso con le natiche, e allargando le gambe. Sembra un invito a scopare, per la verità, ma a buon intenditor...

E Porcellina capisce bene, vedo: mi guarda scendere lentamente col fondoschiena e il suo sguardo mi vaga addosso come una mano che tasta un'insenatura nella roccia alla ricerca del tesoro nascosto. Sì, ce l'ho duro. Non è una novità quando ci sei tu.

La fisso mentre mi fissa nel riflesso del finestrino. Se ci fosse solo un poco più di luce, giurerei che le stia pulsando la vena del collo. Come a me. Mi succhio l'interno di una guancia immaginando che sia una delle sue tette.

No, hey, datti una calmata! Minhyuk sbuffa vicino a me, non troppo forte ma neanche in silenzio; sembra un avvertimento e d'improvviso ringrazio la mia buona stella che in questa fila ci sia lui e non Shownu, che me lo avrebbe incenerito con lo sguardo.

Cerco di acquietare il respiro – non voglio farmi beccare anche dagli altri – ma non è semplice: il mio corpo non fa esattamente ciò che comanda il buonsenso... anche perché non resisto, e alla fine le sfioro un ginocchio con il ginocchio. Le sfugge un sospiro.

Minhyuk si volta di scatto verso di me e spalanca gli occhi senza dire una parola. Dormi, gli mimo con la bocca, e lui si morde un labbro e si volta di nuovo verso il finestrino. Sto nel mezzo, esposto al giudizio degli altri, ma lei è esposta solo al mio, le sue reazioni tutte mie, i dispetti tutti per lei, il suo odore che mi si insinua addosso come il contatto molle di labbra contro labbra, lingua su lingua.

Si tiene le mani in grembo, Porcellina, e non mi guarda mai direttamente, ma siamo qui, sei accanto a me e non puoi scappare da nessuna parte. Da nessuna parte.

Mi guardo nel riflesso del vetro oscurato, i miei lineamenti accanto ai suoi, mentre le sagome del resto del mondo slittano, sfocate, nell'altra vita. Il mio viso pallido, gli occhi ancora truccati, i capelli rossi perfettamente in piega.

Il ritratto di un moderno Dorian Gray, ma più bello. Sogghigno.

E le stringo la mano, solo per un momento.

Non esiste vita senza peccato, piccola mia, e il mio peccato è il desiderio.


DEVIL - Lasciami andare *** Monsta X Boys Series vol. I***Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang