28- HaPpy

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« le chiedo scusa, ma cosa diavolo sta dicendo? È una mancanza di rispetto nei miei confronti e nei confronti di mia madre dire che le violenze subite sono inventate»

«ripeto, se la donna avesse davvero subito violenze dal marito le avrebbe denunciate seduta stante. Dopo anni e anni di matrimonio denunciare violenze sembra sospetto»

« era sotto minaccia!»

«e ci sono prove di codeste minacce?»

«non ho prove materiali, ma ricordo bene di aver visto mio padre puntare un coltello da cucina a mia madre dicendole di non denunciarlo.»

«e quando successe tutto questo?»

«quando avevo all'incirca dieci anni»

«era un bambino, cosa mi dice che lei non ricorda nitidamente l'accaduto?»

« eh va bene, mi sono inventato le violenze? Allora come giustifica il fatto che io fossi in ospedale tra la vita e la morte dopo averlo denunciato?»

«può essersi procurato quelle lesioni da solo per rendere il suo alibi abbastanza forte da reggere una volta arrivato qui in tribunale»

«signor giudice potrei testimoniare?»

Disse Jisung alzandosi in piedi, stanco della marea di cazzate che stava uscendo dalla bocca di quell'uomo

Assurdo cosa si fa per soldi

«prego, venga pure»

Jisung si diresse verso la postazione, rimanendo in piedi accanto a Minho e facendo il giuramento

« per iniziare, lee Minho mi ha chiamato quella sera, chiedendo aiuto, e lo trovai in situazioni decisamente troppo gravi per fare in modo che se le sia inflitte da solo. Nessun essere umano sarebbe capace di colpirsi fino a quel punto, e il rapporto dell'ospedale conferma che tutte le lezioni ricevute non possono essere state auto inflitte, e ne ho la conferma perché lee Minho personalmente mi ha confessato di essere stato colpito con una mazza da baseball, che è stata ritrovata nella stanza del signor lee woosik, con il sangue di lee Minho su di essa e le impronte di Lee woosik stesso.»

Jisung porse il fascicolo delle indagini con le varie foto e il rapporto dell'ospedale al giudice, che li esaminò

Il poliziotto fece contatto visivo con Minho, accennandogli un sorriso per rassicurarlo

Dopo un lungo minuto di silenzio il giudice porse i fogli a Jisung

«può tornare a posto agente Han, anche lei signor lee. Andrò ad elaborare la sentenza»

Disse uscendo dall'aula

«i-io ho bisogno d'aria»

Disse Minho dirigendosi verso il portone, sfruttando il lieve scompiglio che si era creato nell'aula per uscire

Si sedette sugli scalini all'esterno del tribunale, prendendo un respiro profondo

Quella stanza lo stava soffocando

Sentì dei passi arrivare, qualcuno sedersi vicino a lui e una mano accarezzargli la schiena

«sei stato bravissimo lì dentro»

Disse Jisung

« quella stanza è soffocante»

Disse portandosi le mani tremanti ai capelli

«hai gestito benissimo la situazione, si vedeva da un miglio che avresti messo le mani al collo all'avvocato difensore»

Disse cercando di sdrammatizzare, e strappando un sorriso al maggiore

HaPpy || minsungWhere stories live. Discover now