VI

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<<Scopa!>> urlo sbattendo la carta sul tavolo

<<strunz>> borbotta Luca e gli tiro uno schiaffo sulla mano

<<io con te non ci gioco più>> Dario lancia le carte sul tavolo e alzo gli occhi al cielo

<<che bambini che siete, non sapete accettare la sconfitta>>

<<non è una sconfitta, sono dieci>> sbuffa Luca facendomi ridere

<<se non sapete giocare mica è colpa mia>> scrollo le spalle con sguardo innocente

<<ti senti superiore?>>

<<affianco a voi? Ovvio>>

<<Lù vieni a fare i pavimenti? È il nostro turno>> Nicol arriva alle spalle di Luca e quest'ultimo si alza guardandomi male

<<se non fosse arrivata lei staresti già sotto terra>> i due cantanti se ne vanno lasciandomi sola con Dario

<<altra partita?>> gli chiedo mentre mischio le carte

<<col cazzo>> se ne va lasciandomi sola fino all'arrivo di Carola

<<tu ora vieni con me>> ordina e non posso darle torto, sono due giorni che la evito per non parlare di quello che è successo con Mattia

<<ma veramente io->> mi prende per mano e mi trascina in giardino dove Serena è sdraiata a prendere il sole

<<venite, si sta bene>> la raggiungiamo, mi tolgo la maglietta rimanendo con il top che uso per ballare e i pantaloncini e mi sdraio di fianco a lei, lo stesso fa Carola.

Dopo mezz'ora finisco di raccontare alle ballerine la serata con Mattia e sono entrambe al settimo cielo

<<siete esagerate>>

<<tu gli piaci>>

<<e lui piace a te>>

<<state dicendo una marea di cazzate>>

<<non lo vedi come ti guarda quando facciamo lezione insieme?>> sbuffo e mi giro a pancia in sotto mentre mi lego i capelli

<<no, perché non lo guardo e tantomeno lui guarda me>>

<<dai fratè andiamo>> sentiamo la voce di Christian e tutte e tre ci voltiamo verso l'entrata della casetta, dove lo vediamo insieme a Mattia che ha lo sguardo puntato verso di noi, ma appena si accorge che lo guardiamo entra dentro seguito dal suo amico.

Serena urla contenta facendo uscire fuori un acuto che manco Ariana Grande e Carola la segue a ruota

<<hai visto? Ti stava guardando!>>

<<si, perché siamo amici. Ora se volete scusarmi vado a fare una doccia>> rientro in casa e mi avvio verso la mia stanza, ma nel farlo passo davanti alle gradinate dove vedo Mattia ripassare la coreografia. Mi fermo a guardarlo e quando finisce applaudo

<<niente male>>

<<non sono minimamente vicino a come la fa Umberto>> borbotta sedendosi

grazie al cazzo Mattì, hai visto cos'è Umberto?

<<Umberto è un professionista>>

<<provi con me? Così mi aiuti>>

<<non sono brava nel Latino>>

<<allora impari>> si alza prendendomi per mano e portandomi davanti allo specchio <<prova a fare quello che faccio io, ok?>>

red hell - Mattia ZenzolaWhere stories live. Discover now