Quando ho iniziato a scrivere il mio primo romanzo, stavo appena finendo le medie. Quando ho scritto il secondo, ero al liceo. Quando ho iniziato quella che pensavo sarebbe stata la mia opera magna, ero all'anno della maturità. Tanti anni sono passa...
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Aileen Lewis e Teddy Cooper erano nati e cresciuti in America.
[Altro flashback tattico a caso perché altrimenti non saprei proprio come infilare informazioni sul passato?]
Si erano conosciuti quando ormai non erano più semplici ragazzini, ma un uomo e una donna adulti e vaccinati. Aileen era una fioraia e una scrittrice di fiabe e racconti per bambini. Lui, invece, faceva l'attore, ma aveva poco successo, quindi era costretto a lavorare quasi sempre al vecchio bar del centro.
[Cos'è? Autocritica perché tutte le mie relazioni iniziano alle elementari? 😅😝]
Conobbe Aileen perché nel locale in cui lavorava stava per tenersi una festa di matrimonio e lui doveva organizzarla. Aveva bisogno di una enorme quantità di fiori, quindi decise di farsi consigliare dalla migliore intenditrice che ci fosse in circolazione: Aileen Lewis, mia madre.
[Qua mi sa che volevo uscire dallo stereotipo facendo organizzare un matrimonio a un uomo... Però perché un barista-attore fallito dovrebbe organizzare delle nozze?! 😅😅]
I due si innamorarono molto presto e dal loro matrimonio nacqui io, Wyatt Lewis Cooper, un piccolo fagottino dai capelli neri e gli occhi blu.
[E finalmente scopriamo il vero nome completo del protagonista della saga. Nel terzo libro. Meglio tardi che mai? 😝😝🤣🤣
Tra l'altro, ha entrambi i cognomi per evitare l'usanza sessista di usare il cognome del padre. E si chiama "Lewis" per C.S. Lewis 😜😁]
Ma, quando ero ancora troppo piccolo per ricordarlo, i miei genitori decisero di trasferirsi in Italia, dove erano riusciti a trovare la casa dei loro sogni. E lì ho trascorso tutta la mia infanzia, insieme alla mamma e, per un po' di tempo, anche al papà.
[Ho sempre avuto paura che un trasferimento in Italia fosse una follia 😅😅 Ma c'è da dire che all'estero hanno una visionemolto romanticizzata, dello stivale 😉]