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Quando era più piccola, pensava che l'amore avesse un odore dolce, ma speziato allo stesso tempo. Non era capace di collocarlo ma sapeva che era così. Era una foschia odorosa nella sua mente. Poi quando era cresciuta, sapeva per certo che l'amore avesse l'odore di pergamena, di erba appena tagliata e dei capelli di Ron. Poi aveva assunto diverse sfumature. La vaniglia dei biscotti di Molly, la colonia di Harry, la candela alla lavanda che accendeva sua madre in casa, il gel per capelli di suo padre, il cuoio delle scarpe da Quidditch di Ginny. E Ron si era perso tra i profumi, tra l'amore in generale, presto si era messo in fila con gli altri.

Per lei l'amore vero adesso aveva l'odore del thè arancia e cannella, bagnoschiuma al pino e redenzione. Gocciolava da lui come acqua sotto un diluvio. Ne era impregnato.

"Draco..." ansimò sulle sue labbra. Il suo corpo si muoveva sinuoso contro il suo in modo così perfetto che ne rimaneva stupita ogni volta. La riempiva così bene e così a fondo che sarebbe potuto arrivare al suo cuore con la sua lunghezza.

Mise la mano dietro il suo ginocchio e le piegò la gamba. La penetrò ancora più a fondo, gemendo incoerentemente contro la sua pelle. "Dì il mio nome così un'altra volta e perderò il controllo" rispose, un leggero sorriso gli sfiorò le labbra. La baciò velocemente prima di premere la fronte contro la sua.

"Cazzo, sei così bella."

Casa sua ormai aveva l'odore del sesso, della sua pelle e del pino.

"Devo dirti una cosa" annunciò, scossa dal piacere ma risoluta.

Lui si fermò di colpo, tirandosi indietro per guardarla. "Tutto bene? Ti sto facendo male?" Aveva il fiato corto.

Non rispose, si limitò a guardarlo con occhi febbrili.

Si bilanciò su di lei con un braccio e le spazzò via i capelli dal viso. "Hermione?"

Sentì la sua erezione affievolirsi dentro di lei. Fu costretta a tastarsi il petto. Se non l'avesse trattenuto, il cuore le sarebbe uscito dalla gabbia toracica.

"Hermione?" Ripeté allarmato.

Le lacrime le scivolarono dagli occhi. Espirò lentamente per calmarsi. Lui scivolò fuori da lei, la sua espressione era di terrore puro.

"Di' qualcosa o mi verrà un infarto."

"Ti amo."

Spalancò gli occhi. "Mi ami?"

Lei annuì. Sorrise. Un sorriso incoerente, delirante. Le sembrava di impazzire.

"Tu ami me" ripeté lui, a voce talmente bassa che lei pensò che stesse parlando a sé stesso.

"Draco," allungò una mano per accarezzargli la guancia. Lui ci si appoggiò come se il suo palmo fosse fonte di vita. "Mi hai fatto tornare ad essere felice."

"Hermione" crollò su di lei e la avvolse con tutto il suo corpo. Le baciò gli occhi, le guance, la linea della mascella e lei sorrideva ancora e piangeva. "Tu mi hai reso felice. Per la prima volta in vita mia."

"Grazie, Draco" spasimò e gli passò le mani sul viso.

"Non voglio sentire questa parola da te" i suoi occhi erano selvaggi. "Io sono quello che deve ringraziarti."

Lei arrossì. "Smettila o mi illuderò che tu sia romantico."

La baciò, sulla bocca questa volta. Fu un bacio lungo, fluido, semplice.

"Ti amo" disse infine. Non glielo aveva ancora detto, ma lei sapeva che era così, già da parecchie settimane.

***

When I fall - dcgeorgiaDonde viven las historias. Descúbrelo ahora