When I fall - dcgeorgia

15.

Draco aveva sentito la magia effettivamente scorrergli nelle vene solo una volta prima di questa. L'aveva sentita come una cosa tangibile ad undici anni. Quando salì per la prima volta su una scopa. Aveva sentito il potere di una sensazione sconosciuta diramarsi dalle dita che si tenevano strette al legno lungo tutto il corpo. Sembrava piombo bollente che gorgogliava dentro di lui, fino al cuore, che si muoveva in colpi fitti e forti nel suo petto. La sensazione era così intensa che pensò che avrebbe smesso di respirare. Poi era esplosa, dal fondo della sua anima e si era sentito unico e potente per la prima volta in vita sua.

La sensazione era simile.

Vene in fiamme.

Corpo in fiamme.

Avrebbe potuto incendiare la maledetta casa.

Le avvolse la schiena con le braccia e la sollevò, stendendola sul divano. Si spinse contro di lei, facendole sentire quello che provocava al suo corpo.

I suoi gemiti alimentavano il fuoco.

"Hermione," disse, riprendendo brevemente fiato. "Mi sento morire."

Sentiva il cuore battergli nelle orecchie, mentre poggiava la fronte alla sua e chiudeva gli occhi. Si tenne in equilibrio su di lei, mentre il suo petto si alzava e si abbassava ad un ritmo furiosamente preoccupante.

Lei sorrise e gli poggiò una mano all'altezza del cuore. Spalancò gli occhi, preoccupata.

"Oh mio Dio, Draco" enfatizzò. "Calmati o ti prenderà un accidente."

Lui sbuffò una risata e si chinò per baciarla ancora. Lentamente. La sua bocca indugiò sulla sua in una serie di baci leggeri ed esplorativi, mentre le mani le accarezzavano i capelli.

"Stai bene" sussurrò contro la sua bocca.

"È una domanda?"

"Me ne sto assicurando" rispose lui e scese per baciarle il collo. "L'hai giurato."

La sentì irrigidirsi. Per un istante. "Sto bene."

"Cos'era?" Si sollevò di nuovo.

Le guardò le labbra, gonfie e bagnate, e il suo viso, arrossato ed eccitato, e per poco non dimenticò tutto per rituffarsi su di lei.

Lei scrollò le spalle. "Devo dirti una cosa. Che è successa stanotte."

Draco indietreggiò appena. La sua concentrazione venne completamente monopolizzata da quello che stava per dirgli.

Allora non stava bene.

Le aveva fatto del male.

"È qualcosa che ha detto lui. Su di te" confessò, accarezzandogli le spalle.

Draco rilassò la schiena e la baciò sulla guancia. "Se non è qualcosa che riguarda te, non mi interessa."

"Ma—"

"Lo scoprirò domani quando esaminerò i ricordi."

Hermione gemette nel momento in cui le loro labbra si toccarono di nuovo. Divaricò le gambe in modo che Draco fosse premuto contro di lei, nella perfetta angolazione per sentire il suo calore sulla sua erezione.

Cazzo.

"Sicura di stare bene?"

Hermione annuì disperatamente mentre lui le tirava indietro la testa e le faceva scorrere la punta della lingua lungo la mascella.

"Draco" ansimò, mentre lui leccava la porzione di pelle appena sotto l'orecchio. "So che adori prenderti il tuo tempo..."

"Mmh?"