the end

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TW: mutilazione, violenza
***
Parte 3: il contratto

Hermione si sentiva come un croupier in una partita ormai agli sgoccioli.

Il contratto fluttuante di fronte al suo viso le stava dando una parvenza di controllo e potere, ma doveva anche essere brava a giocare. E anche se uno dei giocatori al tavolo era Voldemort, sembrava essere una partita troppo semplice.

"Non capisco," bisbigliò, rileggendo le ultime righe del contratto. Le firme di Lucius Malfoy e Illiricus Nott serpeggiavano sul fondo. "Questo è il contratto originale?"

Era di nuovo legata ad una sedia in una stanzetta ancora più piccola di quella dove era prima insieme a Draco, ma almeno era arredata come un ufficio.

Aveva sentito i colpi di Draco dall'altra parte del muro mentre leggeva il contratto, ancora e ancora. Alla fine, aveva smesso. Il silenzio in cui li aveva lasciati era più irritante del suo martellamento petulante.

Adesso c'era solo un pruriginoso silenzio.

Theo era poggiato stancamente allo stipite della porta chiusa. Quando si muoveva, Hermione poteva sentire qualcosa nella sua tasca tintinnare. Dovevano essere le pozioni per il rituale. Notò che si era cambiato. Non l'aveva notato prima. Sembrava più pulito, più elegante.

Theo alzò gli occhi al cielo. "Sì, era conservato in una cassaforte al Maniero dei Malfoy."

Il contratto si arrotolò di nuovo in un cilindro stretto e levitò fino alla tasca di Theo.

"Il contratto finisce con l'apertura della cripta" Hermione sapeva che doveva sembrava completamente pazza ai suoi occhi. Almeno la cosa era reciproca.

"Sì", la voce di Theo prese una svolta drammatica, precipitando vertiginosamente verso il basso.

Poteva sentire il sangue ronzare nelle orecchie nel silenzio della stanza. L'aria era umida e putrida e immaginò che nella cripta sarebbe stato ancora peggio. Avrebbero portato anche lei? Avrebbe visto Draco venire mutilato?

Un rigurgito le risalì in gola.

Voldemort non credeva veramente nella sua disfatta quando aveva messo insieme il contratto. Voleva solo punirli, Lucius e Nott Sr.

"Quindi il rituale sarebbe comunque considerato adempiuto nel momento in cui le porte della cripta si apriranno? Il contratto scadrebbe lì, non è così?"

I denti di Theo lampeggiarono nella semi oscurità. "È così."

"Perché non possiamo distruggere la Giratempo?"

"Ti arrenderai mai, Hermione?" Theo si strofinò un occhio e si avvicinò per sedersi sulla scrivania di fronte a lei. "Se la Giratempo viene distrutta, Lucius Malfoy non può tenere fede ai Voti."

I Voti Infrangibili. Ecco perché sembrava tutto così semplice.

Hermione non riuscì a ingoiare la saliva che si era accumulata sulla sua lingua. Theo le sfiorò la guancia con la punta delle dita. Avrebbe voluto urlare, avrebbe voluto sputargli in faccia. Ma non poteva fare altro che fissare con occhi acquosi di fronte a lei.

"Pensi che Draco ti perdonerebbe per la morte di suo padre, e per cosa? Così puoi salvare delle persone che lui odia?"

No, non le odia. Non più.

Decise di ignorarlo, la stava solo stuzzicando. Se Lucius fosse morto, per Theo sarebbe stata la fine. Non avrebbe potuto averla. Stava solo cercando di sviare, puntando sulla reazione di Draco.

"I Voti si possono annullare?" Chiuse le palpebre e due lacrime calde scivolarono giù.

"No. Ma questo già lo sai."

When I fall - dcgeorgiaWhere stories live. Discover now