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Sono passati ormai vent'anni da quando sono morta, ora dovrei avere 36 anni, una famiglia e una casa tutta mia e invece sono rinchiusa qua.Tate non si fa più vedere dall'ultimo proprietario di questa casa, a quanto pare alla fine hanno capito che questa proprietà non può essere venduta, anche se molte persone cercano di demolirla e costruirci piccole aziende rimane ancora intatta per la sua storicità.

Tate, in verità mi manca.

Le mie giornate in questa casa sono diventate così noiose dal natale del 2013, non ho più con chi passare il tempo, i miei genitori sono occupati a crescere un bambino che non potrà mai maturare, e anche dopo tutto ciò che è successo prima della loro morte continuano a non capire che ho bisogno di affetto da parte loro; ho ricominciato a tagliarmi e questo probabilmente Tate l'ha notato perché da un po' di tempo non trovo più le mie lamette.

In questo momento sto preparando una torta, anche se inutilmente visto che non posso mangiarla; però potrò comunque spegnere le candeline ed esprimere un desiderio.

-Violet..-chiama una voce ormai estranea ai miei ricordi.

Mi giro.

È Tate.

Ah no è mio padre, chissà per quale motivo ho scambiato la sua voce con quella di Tate, forse ciò che io ricordo come la voce di Tate è la mia semplice fantasia.

-Dimmi papà.-risposi cacciando via ricordi amari.

-Perché stai cucinando una torta? Mamma si sta preoccupando:da un po' di tempo sei diventata distante- Come mi aspettavo non si ricordava del mio compleanno, storia che va avanti da cinque anni.

-No, papà sto bene.-chiusi in modo freddo e me ne andai nel seminterrato a cercare Nora, che ormai in quella casa era l'unica che mi capiva.

Dopo esserle passata la voglia di avere un bambino anche lei è rimasta senza niente da fare.

Sta pulendo l'argenteria.

-Vuoi una mano?-chiesi.

-Ah,Violet sei tu! No, tesoro tranquilla ho quasi finito-disse con la solita voce vuota.Da quando mamma è occupata con il bambino lei è diventata ciò che assomiglia di più alla mia immagine di madre.

-Come mai da queste parti, cara?-

-Mi stavo annoiando, ho appena finito di peparare la torta, ne vuoi un pezzo-

Lei sorrise e mi disse-Lo sai benissimo che non posso,Violet, ma grazie per la proposta.-pulì le ultime posate,le ordinò e si alzò dalla Sedia Bianca, venne verso di me con piccoli ondeggiamenti ai lati come faceva spesso lei e mostrandomi il suo sorriso migliore disse:

-Auguri!- e mi posò un piccolo pacchetto sul grembo.-Spero ti piaccia, era il gioello della mia trisnonna, che lo passò alla mia bisnonna che lo regalò a me per i miei diciotto anni-gli uscì una lacrima-Avrei voluto darlo alla mia bambina, oh si avrei voluto tanto una bambina-si asciugò le lacrime-e per me ora tu sei la mia cara bambina-e detto ciò se ne andò.

Nel pacchetto c'era un bellissimo anello in oro bianco, con un piccolo rubini rosso nel centro circondato da varie pietre molto più piccole di diversi colori , era bellissimo.

Nora se lo era ricordato e io non riuscivo a non commuovermi.

Salì di sopra in camera mia.

Erano le 3 di pomeriggio.

Presa dalla mancanza del passato mi misi a guardare delle vecchie foto di quando non sapevo ancora la verità su Tate, sembravo così felice accanto a lui.

Mi fermai su una foto fatta il giorno di Halloween, il giorno in cui incominciò tutto.
Ci stavamo baciando, il sapore delle sue labbra è così lontano.

-TATE!-urlai senza pensarci, ma nessuno arrivava.

-TATE! Cazzo ho bisogno di te-incominciai a piangere, ancora non arrivava.Forse non voleva più sentirne di me.

Cercai una lametta e stavolta invece di tagli orizzontali ne feci uno verticale, sperando che anche un fantasma prima o poi dovesse morire, però oltre al dolore non ci fu nient'altro.

Mi misi a dormire per non piangere ancora di più di quanto non stavo già facendo.

-Violet...svegliati Violet...- con gli occhi semichiusi cercai di capire di chi appartenesse il volto che mi chiamava...
SPAZIO AUTRICE~
Spero sinceramente che vi sia piaciuto e che gli errori (oppure orrori) che ci sono non siano stati particolarmente eccessivi :)
Buona lettura ~

Sentimenti~(Tate&Violet)Where stories live. Discover now