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Dire che questo sia stato un periodo difficile sarebbe ben poco, non che Tate non si stesse innamorando di me, ma non era più comprensivo e servizievole come un tempo, per una volta stavo capendo com'era stare dalla parte di chi era pronto a dare tutto ad una persona che non voleva quel "tutto".
In questi quattro anni sono riuscita a ricostruire pian piano i ricordi di Tate.
Abbiamo frequentato lo stesso college, ma non abbiamo avuto una grande reputazione neanche avendo cambiato paese, appunto ora abitiamo insieme a Los Angeles, dove abbiamo trovato una graziosa casa a due piani, per tutti siamo stati sempre dei misteri.
I miei genitori non li ho più visti dopo la mia fuga verso la spiaggia, non so se sia stato perché non volevo soffrire o perché mi ero stufata dei piagnistei di quel moccioso che mia madre amava tanto, io personalmente lo odiavo.
-Violet!- mi sveglia Rose dai miei pensieri, una ragazza poco più alta di me, capelli rossi, labbra carnose, un piccolo naso accostato dalle lentiggini sulle guance,carnagione chiara.Da quando sto a LA lei è ciò che si avvicina di più ad una migliore amica.
-Stavo solo pensando a tutto ciò che ho passato in questi ultimi anni.-
Mi guardava confusa, ovviamente non le avevo raccontato tutti gli antefatti successi prima di questi quattro anni, l'unica cosa che le avevo raccontato era il problema di Tate, aggiungendo la scusa di un incidente accaduto qualche anno fa.
-Ancora? Fossi in te lo avrei già lasciato.-disse.
Sorrisi a queste parole-Tu non puoi capire, non hai ancora trovato il grande amore.-
-Parlando di grande amore ieri ho conosciuto un certo Matteo-si interruppe per ringraziare il cameriere che finalmente ci aveva portato l'ordine, io feci lo stesso e continuò-Un italiano davvero simpatico..- e fu così che mi dovetti subire una lunga descrizione su questo ragazzo e sul suo splendido sorriso, che sicuramente non batteva quello di Tate.
Il bello di Rose era che parlava tanto e mi aiutava a distrarmi dal mondo che mi circondava.
Mi piaceva ascoltarla per ore intere senza dover parlare, senza dover mostrare il mio lato peggiore.
Era la mia migliore amica perché in fondo di me non conosceva nulla.
-Che fai non rispondi?-mi disse riportandomi alla realtà, indicando il cellulare che suonava a ritmo di "Little Black Dress".
-Pronto?- risposi
-Cara sono Tate, sono arrivati i risultati del test.-
-E? Qual'è la risposta? -dissi con un gridolino dalla troppa eccitazione.
-Voglio leggerli insieme a te,quando arrivi?-
-Cinque minuti e sono da te, cavolo sono ansiosa.-
-Ti aspetto.-e chiuse la chiamata.
-Rose devo assolutamente andare, mi racconterai la prossima volta di Matteo, ok?-dissi prendendo un po' di soldi per pagare il tè che avevo ordinato.
Andai prima in bagno dove mi prese una grande nausea, fortunatamente avevo qualche medicina contro essa, ma la non smetteva e finì per gettare via tutto ciò che avevo mangiato per colazione, mi sbrigai a darmi una rinfrescata e corsi verso casa, ormai questa nausea era una routine.
Tate mi aspettava davanti alla porta, fremava dalla curiosità.
-Dai, dai, aprila!-dissi gettando la borsa per terra con noncuranza.
-Non sono pronto!-
-Faccio io.-gli presi la lettera e con molta cura uscii il contenuto.
La lessi.
-Tate non ci posso credere, ce l'abbiamo fatta.-
-COSA?!-
Girai la lettera e gli indicai il punto interessato "Positivo" c'era scritto, una lacrima gli rigò la faccia.
-Dillo.-Mi pregò.
-Sarai padre, un ottimo padre.-
Gli mostrai uno dei miei migliori sorrisi e lui fece lo stesso.
-E tu un ottima madre.-

Spazio autrice
Sorpresa! Che ne dite? Se lo meritano un bel bambino dopo tutto ciò che hanno passato?

Qualche directioners?Se sì vi consiglio una fanfiction di xNeedZaynx (Red Moon.||Harry Styles.), dateci un'occhiata anche se non siete directioners perché è comunque una bella storia che a quanto pare in qualche parte ha preso spunto da Coven♥

Sentimenti~(Tate&Violet)Where stories live. Discover now