come sempre, mi alzai dal letto, mi lavai,mi vestii, sempre abbastanza leggera perche qui fa più caldo che in piemonte:avevo dei jeans strappati e una felpa con cappuccio grigia.
mi misi le scarpe, poi lo zaino in spalla e aspettai che mirko arrivasse.
guardai l'ora:7:30. era presto,ma io ero prontissima: oggi, come mi aveva promesso ieri lollo, non veniva a scuola per far andare da soli me e mirko.
erano le 7:32 quando suonó il campanello. era 8 minuti in anticipo, ma a me andava bene, avevamo più tempo per parlare.
scesi le scale fuori dall'ingresso e mi misi a fare una corsetta verso di lui.
<<eeeiiii, buongiorno, come va là>>mi chiese sorridendo e toccandomi la spalla.
quando la sua mano si appoggiò sulla mia spalla sentii un vuoto nella pancia, il fiato corto, ero felice: avevo le farfalle nello stomaco.
<<ciauu, bene bene non mi lamento>>dissi ancora con la sua mano sulla spalla.
<<meno male, mi fa piacere venire a scuola con te.>> disse.
ero felicissima, se fosse successo per messaggio mi sarei messa ad urlare e saltare per la felicità, ma ora non potevo, perché lui era lì, vicino a me, che mi guardava,in attesa di una risposta.
lo guardai e sorrisi. non riuscivo a parlare molto a causa delle farfalle, ma accennai un <<anche a me>> e gli disordinai i capelli ridendo.
aveva dei ricci splendidi, di un colore meraviglioso, morbidi, sarei rimasta tutto il giorno ad accarezzarli, ma non potevo.
mi accorsi che ormai erano 10 secondi che ci stavamo guardando negli occhi, uno davanti all'altro ed era come in un film.
passati altri 5 o 10 secondi staccai lo sguardo e ci rimettemmo in cammino verso scuola.
arrivati lì incontrammo ali, benny e brando che ci salutarono, poi ali e benny mi presero in disparte.
<<mirko eh?>> disse ali.
<<eh già... cioè, non so se mi piace seriamente, ma è carino>>dissi
<<ok allora noi vi lasceremo più da soli>> disse benny sorridendo.
<<noo, è troppo imbarazzante, ma comunque grazie mille.>> risposi ricambiando il sorriso.
ci dirigemmo di nuovo verso mirko e brando e alice mi diede uno spintone verso mirko.
la guardai come a dire "sei morta sappilo" ma almeno mirko mi disse:
<<comunque sono stato bene con te, a venire qui intendo>>
<<anche io>> e tempo di aggiungere altro che la campanella suonó.
<<allora...ciao, a dopo.>>mi disse. sorrisi e lo salutai con la mano mentre mi dirigevo all'entrata.
per tutta la lezione non smisi di pensare a mirko, al suo sorriso, ai suoi occhi, ai suoi capelli...
cloe mi dovette tirare giù dalle nuvole 5 volte, poi perse le speranze.
mi stavo preoccupando, mirko era la prima persona che mi faceva sentire così, e se fosse andata male, ci sarei rimasta malissimo.
