Capitolo 24

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È giovedì, sono passati quattro giorni dalla "splendida" notizia su di LUI, mancano due giorni e sarebbe arrivato, due giorni di pura ansia e terrore, non so cosa aspettarmi, non so se è cambiato, non so nulla, anzi una cosa la so;

ho paura.

Mi dirigo verso l'aula di chimica, ma vengo interrotto da una chiamata di mario <<amico, ti aspetto davanti scuola all'uscita, prendi giorgio>> <<emh... ok, ma mario che suc...>> non riesco a finire questa frase che già ha messo giù, chissà perchè vuole vederci davanti a scuola, ci sarà di sicuro di mezzo lyon con i video o le live, avrà qualche idea pazza in mente, tipo esplorazioni di posti abbandonati o robe simili.

Finite le ore mi dirigo verso l'uscita, vedo gio e lo tiro a me per il braccio <<STRE! madonna che infarto>> <<dobbiamo andare da mario e gli altri, ci vogliono vedere all'uscita>> <<ah ok arrivo>>

arriviamo all'ingresso e li come due anni prima ci sono tutti, messi in cerchio, sotto al NOSTRO albero, sono felice e lo so.

la mia felicà viene interrotta da una frase di mario <<raga eccolo>> poi da un grido proveniente da anna <<<AAHH NON CI CREDOOO>> vedo una moto parcheggiare, una moto blu e bianca, una moto che conoscevo a memoria, il ragazzo che la guida scende e ci viene in contro <<CICOOO>> anna gli corre addosso, quasi facendolo cadere <<ei ei, fammi almeno togliere il casco>> lei lo lascia e cico se lo toglie, è cambiato.

È cambiato. Si è tolto il colore, tagliato i capelli, evidentemente le orecchie non gli portano più vergogna, fatto un piercing al labbro, vari tatuaggi sulle braccia, tolto e aggiunto braccialetti, tutti, tranne uno, il nostro braccialetto, io lo avevo buttato subito dopo che lui mi aveva lasciato, anzi, la sera stessa in cui avevo visto QUELLA foto.

sta salutando tutti, guardando tutti negli occhi, tutti tranne il sottoscritto, forse è un bene non voglio che mi veda cosi, non voglio che veda quanto sono cambiato, cambiato in peggio.

<<fra>> <<bro>> <<fra>> <<br->> <<si ok abbiamo capito haha>> li interrompe stefano ridendo <<allora cico, dove starai per questi due giorni?>> chiede anna <<in che senso? mica andiamo al campeggio?>> <<si sabato, oggi è giovedì. cos'è non sai manco tenere il tempo adesso?>> rispondo acido.

alzo gli occhi e i nostri sguardi si incrociano, ho esagerato; Gli ho dimostrato di non essere più il vecchio strecatto, ma solo un insensibile, l'ho capito esattamente quando il suo sorriso si è trasformato in una smorfia e guardando ancora una volta i suoi occhi nocciola, anche solo di sfuggita, mi tornarono in mente tutti i nostri ricordi, le risate, i sorrisi, le parole dolci, una bellissima relazione passata davanti agli occhi e scomparsa in praticamente una settimana.

avvampo, senza un vero motivo e porto il mio sguardo sulle mie bellissime scarpe da ginnastica bianche e rosa. <<beh, vedo che con mio dispiacere il carattere di merda non ti è passato>> a quelle parole dette da QUELLA persona il vecchio stre si sarebbe messo a piangere <<sai come si dice, il lupo perde il pelo ma non il vizio>> mentre dico questo gli sorrido <<ok... meglio che io e stre ce ne andiamo, cico chiamami appena sai dove stare>> <<s...si...>>

anna mi prende per mano, trascinandomi fino in mensa, non ci andavo mai in mensa è sempre piena di gente strana, ad esempio alex...

<<stre ma che ti è preso>> <<non ho fatto nulla->> <<stre.>> <<anna non lo so, mi fa incazzare, con quella sua aria spavalda e il sorriso sempre in volto... ahh, vorrei vorrei...>> <<vorresti averlo ancora al tuo fianco vero...>>

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