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narratore pov's
-"oh merda,Veronica. Ti ho già detto che non è successo niente" sorrise Cheryl,mentre sfilò le chiavi di casa dalla sua borsa.
-"lo sai che non lo direi a nessuno tanto!!"
-"oh mio dio...sei davvero fastidiosa quando vuoi" si lamentò la rossa ironicamente,mentre entrò in casa a passo svelto.
il camino era acceso,un profumo di pollo inebriò le narici di entrambe ed un leggero languirono le pervase.
Veronica insistette troppo sul sapere cosa fosse successo,così Cheryl decise di invitarla a cena a casa propria cosicché dopo cena ne potessero parlare.
Sua madre si era offerta anche per farla restare a dormire. Era molto amichevole con le altre persone.
Sorpattutto quelle da cui poteva attingere una buona reputazione per i Blossom.

-"oh,ciao Veronica!!" si presentò Penelope,che le sorrise amorevolmente.
-"buona sera signora Blossom" sorrise timidamente.
-"tra poco è pronto,intanto andate anche su in camera" le incitò,indicando le scale di thornhill.
Cheryl fu costretta a passarle di fianco, dato che sembrava non volersi scollare da quel punto dell'atrio.
proprio quando stava per fare il primo gradino,la interruppe.

-"Cheryl. Dopo dobbiamo parlare." il suo tono si era fatto incredibilmente serio.
-"oh...okay." strinse le spalle,non capendo che cosa volesse.
Veronica la guardò confusa. Sapeva di cosa fosse capace la signora Blossom, e non voleva che toccasse alla sua migliore amica provarlo.

Entrambe salirono velocemente le scale spaventate,per poi chiudersi nella stanza della rossa impanicate.

-"era una minaccia quella??" chiese nervosamente la corvina,mente faceva avanti ed indietro per la stanza.
-"boh,credo ..." osservò.
-"e ciò significa che sei nella merda o qualcosa del genere!?" quasi gridò.
-"shhh!! abbassa la voce...comunque non lo so. E non mi interessa nemmeno" rispose con tono menefreghista,mentre si sfilò le scarpe.

La verità era che a Cheryl non interessava.
Sua madre,soprattutto in tenera età,aveva educato sua figlia con le cattive.
Non mancavano le guance rosse per via degli schiaffi,e nemmeno il bruciore delle botte che le dava.

-"Cheryl,sai che avendo 16 anni non può fare ciò che vuole con te,vero?" domandò retoricamente la corvina,che strinse le braccia al petto osservando la sua migliore amica mettere apposto la sua roba.
-"lo so Ronnie,ma è questa la vita.
Penso che se non fosse stato per quei pazzi non verrei odiata da tutti" rise malinconicamente,mentre sentiva i suoi occhi bruciare.

Non piangeva spesso,e non lo avrebbe fatto di certo davanti a Veronica.

-"e poi,Ronnie,ci sarai tu. Quindi non andrà troppo oltre...la reputazione Blossom va prima di ogni altra cosa"
-"si Cher,ma come hai fatto a dimenticare di levarti l'odore del fumo di dosso prima di tornare a casa?"
Cheryl una risposta l'aveva. Si,ne era certa. Ma se lo avesse detto a Veronica avrebbe ricominciato con le mille domande,e lei non voleva parlare di toni in questo momento,giusto?
No,in realtà non era vero,voleva parlare di lei più di qualsiasi altra cosa.
Nascondere i suoi sentimenti era già troppo.

-"forse ho un'idea.." osservò la più bassa,mentre assottigliò gli occhi ed inclinò la testa da un lato.
-"okay,andiamo di sotto?" sorrise,aprendo la porta della stanza ed incitando Veronica a scendere.
Una volta arrivate a tavola era tutto pronto,e lo sguardo minaccioso dei suoi genitori intimorì Cheryl.
Maledisse toni per averle maledettamente chiuso la mente da letteralmente due ore.

-"è ottimo,signora Blossom"
-"oh...per favore Veronica,chiamami Penelope,te lo sto dicendo da un sacco di anni!!" le sorrise dolcemente.
Cheryl sperava con tutta se stessa che un giorno sarebbe cambiata,e che magari avrebbe guardato anche lei in quel modo.
L'amore materno era tutto ciò che desiderava ,nonostante gliene d'asse.
In realtà sapeva che era tutto un modo per non farla ribellare dalle loro grinfie malvagie,ma cosa doveva farci? il suo destino era già stato segnato.

𝘚𝘰𝘶𝘭𝘮𝘢𝘵𝘦𝘴 «𝙘𝙝𝙤𝙣𝙞»Where stories live. Discover now