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narratore pov

-"uno schianto!" esclamò Margot affascinata.
-"non esagerare.."
-"esagero io con i complimenti o tu con il vestito Gucci?"

Cheryl abbassò lo sguardo.

-"dai Margot...non è niente di che.
E poi è un occasione importante"
-"non hai indossato Gucci neanche alla cena con il collaboratore.."
-"okay, hai vinto.
Sono perdutamente innamorata di Toni ed ho comprato questo fottuto vestito perché mi faceva un bel culo. Contenta?"

Margot rise.

-"esci da quella porta prima che Toni arrivi.
Non vorrai mica farti aspettare"
-"una principessa si fa sempre desiderare." Cheryl sorrise.
-"vai ora oppure ti porterò fuori io."

La rossa sbuffò. Non poteva più permettersi di farsi attendere come ai tempi del liceo.
Ormai era grande.
Avrebbe soltanto voluto cominciare tutto da capo, non commettere gli stessi errori e vivere con Toni la storia d'amore che meritavano.
Ma molte volte, il finale è già scritto.

Sospirò quando arrivò alla fine delle scale.
Uscì dall'edificio per poi trovare davanti la porta la macchina di Toni.

Le sorrise quando quest'ultima la salutò.

Entrò timidamente, per poi allacciarsi la cintura e voltarsi verso la bruna, che la stava guardando con un sorriso.

-"buonasera Antoinette, hai proprio un bel vestito" disse, cercando di non farsi abbattere dalla timidezza. Doveva dirle ciò che pensava.

La bruna arrossì.

-"anche tu sei molto bella"

Questi complimenti le facevano sempre troppo effetto.
Le farfalle nello stomaco non si placavano, e quel formicolio nel basso ventre la uccideva.
Si strinse lo stomaco con una mano, mentre l'altra l'appoggiò su quella di Toni, che la teneva saldamente sulla marcia.

La bruna manteneva il contatto visivo, mentre la sua testa era altrove.

-"sei...bellissima" disse dopo un sospiro.

Toni sorrise, per poi far partire l'auto.
Non poteva aspettare altro tempo, o si sarebbe pentita per ciò che avrebbe fatto.

-

-"Bene, quindi è questo il posto che mi dicevi"
-"mhmh, ti piace?"
-"classico attico da ricconi"

Toni ridacchiò.

-"a chi non piacerebbe averlo?"
-"effettivamente..."

Quando entrarono all'interno dell'edificio, ad accoglierle ci fu un usciere, vestito interamente di nero, con una lista di nomi tra le mani.

-"nome?"
-"Antoinette Smith"

L'usciere annuì,per poi allargare il braccio e dirigerle verso l'ascensore.

-"sono già arrivati tutti?" domandò Cheryl,una volta che erano sole.
-"si, ma non importa, le principesse si fanno sempre desiderare"

La rossa sorrise mentre le porte dell'ascensore si aprirono.
Una nuova cosa in comune.

Quando uscirono, la sala era piena di persone.
Il buffet veniva rifornito puntualmente e molte bottiglie di vino bianco erano già finite.

Si guardò intorno assiduamente, alla ricerca di facce che avrebbe potuto riconoscere.
New York sapeva essere piccola molte volte.

-"andiamo fuori? ti faccio conoscere i miei amici" domandò retoricamente Antoinette,per poi prenderle la mano e dirigerla verso l'esterno.

-"quassù fa quasi freddo" Cheryl ridacchiò, strofinandosi le mani sulle braccia.

𝘚𝘰𝘶𝘭𝘮𝘢𝘵𝘦𝘴 «𝙘𝙝𝙤𝙣𝙞»Where stories live. Discover now