Prendersi il rischio (II)

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Appena esco da quella stanza dopo aver afferrato al volo il mio pigiama, ossia una maglietta di Christian, mi fiondo in camera di Carola, lasciandomi il mio migliore amico alle spalle.

 Nell'attimo in cui la ballerina acconsente alla mia richiesta di rimanere da lei a dormire questa notte scoppio a piangere e mentre carola mi abbraccia come farebbe una mamma con il proprio figlio le racconto tutto quello che è successo.

M: "Questo Caro, non so come reagire, non me lo aspettavo e mi ha quasi spaventato" dico con ancora il naso che cola e gli occhi lucidi per il pianto, mentre lei continua ad accarezzarmi i capelli stringendomi tra le sue braccia.

Ca: "Vuoi la mia opinione onesta?"

M: "Certo Caro, dimmi"

Ca: "Christian ha sbagliato sicuramente i modi, quel quasi costringerti non ha scuse, neanche una e neanche lontanamente ma Matti, io non ne sono sorpresa. Non sono sorpresa né del bacio né del fatto che a te in un primo momento sia piaciuto" Dice con una sicurezza e una schiettezza assoluta

M: "Ma hai capito che è successo? Il mio migliore amico, Christian, mi ha baciato Carola, mi ha Baciato sulle labbra"

Ca: "Matti ma tu davvero non vedi come ti guarda quel ragazzo? Quando entri nella stanza lui si gira a fissarti e smette di parlare, perdendo il filo delle parole perché vuole guardare solo te, quando tu ti avvicini a lui gli spunta un sorriso gigantesco e subito cerca di toccarti, per non parlare degli abbracci, dei baci, di tutte le volte che vi toccate, come se foste i due poli opposti della stessa calamita, irrimediabilmente attratti uno dall'altro. Era ovvio che questa cosa prima o poi sarebbe successa e, complice la febbre, è successa. Tutti in casetta questa cosa l'abbiamo notata, non abbiamo detto nulla perché non sono fatti nostri ma solo e soltanto vostri e non vogliamo essere impiccioni ma dopo quello che è successo oggi magari pensaci per bene Matti" conclude.

Mi rifugio in bagno per indossare il pigiama e devo dire che il suo discorso mi ha lasciato senza parole non so più che dire o che pensare, ho il cervello completamente in panne. 

Razionalmente so come possiamo sembrare io e Chri da fuori, me ne rendo conto anche da solo ma è stato il naturale evolversi della complicità che ci lega, o almeno cosi pensavo perché io quei gesti li ho notati dopo averli visti volte su volte ma ho sempre attribuito a questi all' affetto dato dal forte legame di amicizia che condividiamo, non li ho mai visti sotto una luce diversa.

M: "Mi sa che vado a dormire adesso, grazie dell'ospitalità" dico appena esco dal bagno per chiudere il discorso e non scoppiare ulteriormente a piangere.

Ca: "Buonanotte Matti e domani parlaci okay?"

Io riesco soltanto ad annuire prima di sprofondare la testa nel cuscino e costringermi, senza risultati, a dormire.

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Memore della fantastica notte in bianco appena vissuta mi preparo per le lezioni di oggi e dopo essermi docciato e cambiato faccio un salto in camera per recuperare i vestiti e il borsone che contiene tutto il necessario di oggi. 

Appena entro in camera noto con piacere che Chri sembra stia dormendo tranquillo e toccandogli la fronte non scotta più come ieri quindi spero che la febbre gli si sia abbassata se non addirittura sparita.  Prendo tutte le mie cose e prima di uscire rimbocco le coperte e lascio un bacio sulla fronte al mio migliore amico nella speranza che lui stia meglio e tutto si risolva

CHRISTIAN'S POV

Svegliarmi senza Matti nel letto di fianco al mio è stato un colpo al cuore e per poco non mi sono messo a piangere. Ieri sera, dopo che se ne è andato, ho passato in rassegna tutto ciò che avevo fatto con la conclusione che sono un emerito coglione. Un coglione che non sa tenere i suoi più bassi istinti chiusi nei meandri della propria mente ma che, al contrario, decide di costringere il suo migliore amico, a baciarlo. Complimenti Chri, un applauso, hai vinto la medagli per la stronzata più grande del secolo.

Ovunque sarai saremo noi- MatianWhere stories live. Discover now