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LIV's POV

Mi fu davvero impossibile da credere ciò che disse la donna, anche se la mia mente incominciò immediatamente a sciogliere i vari grovigli riguardanti quella vicenda. In effetti, Ryder mi aveva sempre chiesto di credergli sulla parola, e probabilmente capii anche il perché. C'entrava una terza persona e lui la stava solamente coprendo, addossandosi la colpa e beccandosi pesanti insulti e colpe per tutti questi anni.

«Prendi tua madre e vai a casa, dammi retta!» Fu proprio King il primo a parlare, invitando Koray ad andare via, anche se quest'ultimo non ne volle proprio sapere. Anzi, ignorò totalmente colui che un tempo era suo amico e mantenne lo sguardo fisso su Naya. Incredulo, schiuse anche le labbra un paio di volte come a voler dire qualcosa, poi infine, parlò.

«Aspetta, che hai detto?» Sbottò dando una forte spinta sul torace di Ryder affine di raggiungere la madre come a volerle domandare spiegazioni mentre sia io che la donna restammo ferme sul posto. «Sarebbe colpa mia se sono finito in galera?-....Ma di che diavolo-....» rise nervoso «...-non ci credo! Non voglio credere a ciò che sto udendo, cazzo! Sei impazzita? Perché lo difendi dopo tutto ciò che ci ha fatto?» Sbraitò perdendo totalmente il lume della ragione mentre sobbalzai non avendolo mai visto così arrabbiato. «Se questo fottuto coglione si fosse preso le sue colpe, non sarei mai andato in galera. -...»

«Hey, non urlare!» Lo invitò Ryder affiancandolo affine di farlo allontanare da noi mentre sentii il cuore impazzirmi nel petto.

«Non mi toccare, figlio di troia!» Ringhiò Koray quando il mio ragazzo provò a smuoverlo da noi, finché, cogliendolo impreparato, lo colpì con veemenza sul volto.
Sussultai spaventata temendo il peggio.

«No...basta!» Esclamai raggiungendo Ryder, onde evitare che scoppiasse una vera e propria rissa, e solo dopo che mi resi conto che non avrebbe ceduto alle provocazioni di Koray mi misi a controllare le sue condizioni fisiche. «Non farlo, intesi?... Stai sereno, ti prego!» Ansimai col poco fiato rimastomi in gola.

«Che cazzo-...» si lamentò toccandosi la zona lesa per controllare se ci fosse sangue o meno «...Liv colpisce più forte, minchia molle!» Rise prendendolo per il culo mentre tesi la mascella volendolo appendere a testa in giù da qualche parte.

«Ryder!...Basta, non ti ci mettere anche tu!» Minacciai, anche perché con lui avrei fatto i conti più tardi.

«Taci, King!»

«Ma succhiami l'uccello!»

«Ora basta!» Lo rimproverai catturando finalmente i suoi occhi ambrati , mentre anche la povera Naya zoppicò nella direzione del figlio che provò a colpire con la stampella, colta dalla disperazione. Dovemmo placare le acque per forza di cose o si sarebbe messa male per entrambi.

«Lo vedi? Sei diventato tale e quale a qualche anno fa. Non ci arrivi proprio , eh?» Lo azzittì la donna infuriandosi con lui. «Non deve prendersi alcuna colpa perché la droga nella macchina , ce l'ho messa io!» Ci scioccò, perlomeno, a me e Koray poiché Ryder già fosse al corrente di tutto quanto. «Hai capito bene! Avete capito tutti....» rivolse uno sguardo anche a me «...sono stata io, e non me ne pento perché lo rifarei altre mille volte. Forse non sono stata una madre modello, o probabilmente non sono nemmeno stata in grado di fare la madre e ho semplicemente fallito come genitore-...» pianse. Le lacrime le sgorgarono sulle guance paffute come fiumi in piena «...-ma preferirei vederti rinchiuso in galera o in comunità e al salvo, piuttosto che saperti sotto terra per via di qualche overdose! Sono stata chiara?» Urlò, facendo calare un silenzio assordante nella mia abitazione. «E ho chiesto io a Ryder di non dire o fare nulla! Intesi? Questo tuo odio nei suoi riguardi, quando lui ti ha sempre voluto bene, è ingiustificato! Ha sempre voluto aiutare ma gliel'ho vietato!»

Ryder King  -  L'ultimo Re   Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin