Dopo una settima:
Rosalia pov:
Mi affaccio una ad una le stanze dei miei fratelli e cugini.
Io: oi siete pronti?
Dico a bassa voce.
Bibi: io e Liliana si visto che ci siamo preparate insieme ma i maschi non so a che punto stanno.
Milo: eccoci, ci siamo dovuti fare belli, se incontriamo qualche bella ragazza.
Io ci saranno solo i Madrigal, le uniche ragazze che incontrerai saranno di quella famiglia.
Tygo: senti sei sicura che non succede nulla se veniamo anche noi.
Io: avete letto pure voi la lettera che Julieta mi ha mandato come risposta, ha parlato con la sua famiglia è hanno detto che va bene,ora badiamo credo che siamo già in ritardo.
Usciamo di casa molto silenziosamente e andiamo verso casa Madrigal.
Appena siamo lì davanti Milo sta per bussare ma la porta si apre da sola, le mattonelle che si trovavano fuori ci alzano e ci fanno andare dentro.Io: Bibi smettila perfavore.
Bibi: non sono io.
Julieta: oh finalmente siete arrivati, spero che Casita vi abbia accolto bene.
Alcune mattonelle di alzano come se la casa volesse parlare.
Io:sisi, ci siamo solo sorpresi un po'.
Julieta: non fa niente, dai venite siamo tutti di là, gli altri vi stanno aspettando.
Io guardo, la mia famiglia ( cugini e fratelli in questo caso) e loro annuiscono così iniziamo a seguire Julieta verso la sala da pranzo o almeno credo, poi ci guida nel giardino dov'è tutto allestito per il compleanno di Mirabel.
Julieta: sono arrivati i nostri ospiti.
Disse con gran felicità, tutti si fermarono di fare quello che stavano facendo e iniziano a guardarci.
Io: hemm, piacere noi siamo una parte della famiglia Gonzales.
Abuela: piacere noi siamo tutti i Madrigal, io sono Alma ma potete chiamarmi abuela. so che hai aiutato il piccolo Antonio.
Io: già, si era rotto il polso e con il mio dono è tornato come nuovo.
Pepa: bhe ora che siete qui volete parlarci un po' di voi o rimanere lì a non fare nulla?
Disse con una nuvola sulla testa, credo che gli abbia dato fastidio che io abbia parlato con Antonio, credo che sia suo figlio.
Mirabel: piacere io sono Mirabel, sono contenta che abbiate accettato l'invito e che siete venuti, fate come se fosse a casa vostra, iniziate a mangiare se volete, o a parlare,o ballare, comunque fate come volete.
Ci disse la festeggiata molto entusiasta. Calo un silenzio imbarazzante tra noi.
Augustin: bhe, possiamo sapere i vostri nomi?
Io: io sono Rosalia, ma mi chiamano tutti Rosa. E ho il dono di controllare il fuoco e i poteri curativi di una fenice.
Bibi: io sono Bibi, e so controllare la terra.
Milo: io sono Milo e so controllare l'acqua.
corwen: io sono Corwen, e posso vedere quando una persona bhe, muore.
Liliana: io sono liana e posso controllare il tempo, fermarlo, mandarlo avanti i indietro.
Tygo: io sono Tygo e posso mutare in qualsiasi animale io voglia.
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una flor para un camaleòn
Fantasyun paese, due famiglie nemiche, tutte e due con doni magici provenienti dai loro antenati, due ragazzi, un amore impossibile o quasi?