Capitolo 21

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Sono passati ormai due giorni da quel disastroso giorno.

Ryan ha provato a parlare con me sia personalmente che a telefono ma non ho mai voluto,ho sempre trovato una scusa o mi nascondevo con l'aiuto di Rose.

Ormai ho perdonato mio padre e ora faccio di tutto per renderlo felice.

In questi giorni sono uscita anche con John per farmi perdonare perchè quel giorno non mi sono presentata a cena e lui era molto arrabbiato.

Ora vedo John e Louis con altri occhi,ma non lo dò a vedere,papá mi ha pregato di non dire che io sapevo tutto ormai,così io non dissi niente a John quella sera.

*

"Dio non ci riesco proprio."Dico frustata.

"O mia cara su dai che ti devi solo impegnare di più,su riprova."Mi incita Francois con quel suo accento francese.

Chi è Francois ? Ma che domande?Francois è il mio insegnante di ballo,mio padre ha ingaggiato Francois per insegnarmi i balli di famiglia,almeno così ha detto lui.

Rose è nella sala con noi e se la ride sotto i baffi,le faccio una smorfia ma poi cerco di seguire i movimenti di Francois.

Ad un certo punto entra nella sala mio padre.

"Hey papà,che ci fai qui?"

"Stavo controllando come va la lezione della mia piccolina,posso?"

Il nostro rapporto in questi giorni è andato a migliorare sempre di più e questo non fa altro che rendermi felice.

"Certo che puoi,però papá lo devo fare per forza ,non è che potremmo evitare?"
Dico guardandolo con occhi dolci.

"Devi perforza,questi sono balli antichi,balli che sono stati passati da generazione in generazione,dal padre del padre..."

"Del padre,del padre di tuo padre,si lo so." Dico alzando gli occhi al cielo.

"La nostra famiglia è stata sempre importante fin dalla preistoria ricordati Sam." Dice divertito.

Allora con aria di sfida gli sussurro:"Spacciavano e uccidevano già nella preistoria dici?"

Mio padre mi guarda male e mi lancia uno sguardo di rimprovero.

"Dai Sam,continua,ci vediamo stasera a cena,Io dovrei andare."

Annuisco e gli faccio un cenno di saluto con la mano.

*Due ore dopo*

"Dio Francois sono esausta,una pausa,ti prego."Dico cercando di prendere aria appoggiando le mani sulle ginocchia.

F:"Eh va bene,solo cinque minuti Samanthá,cinque."

Annuisco e lo ringrazio,quasi scoppio a ridere quando sento dire il mio nome Samanthá,con l'accento sulla "A".Mi trattengo e raggiungo la bottiglia d'acqua per bere.

**
Mi giro e rigiro nel letto,domani sará il mio compleanno e sono super nervosa per la proposta di John.

Decido di vestirmi e andare nella sala da ballo a ripetere qualche passo,non ho più sonno ormai quindi vado.

Arrivo e metto la musica a basso volume sono le due di notte e ormai a casa mia stanno dormendo tutti.

"Dio non riesco proprio." Sussurro.
Maledetto ballo di merda,è difficile non solo da ballare ma anche da memorizzare.

Stavo per fare un insignificante giravolta quando inciampo.

Chiudo gli occhi e mi preparo all'impatto,quando sento delle braccia cingermi i fianchi impedendomi di cadere.

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