|𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝟒𝟐|

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<Fangs Fogarty!> Io non reggo più il mio sorriso di sfida e la rabbia di Fangs cerca di essere rimessa in gabbia. I Sepents si spostano velocemente facendo passare una figura che ora è montata da una rabbia superiore almeno il doppio di quella che provava Fangs che lascia cadere di botto il coltellino al suolo.

<To...> Chiudo un occhio aggrottando la fronte quando lo zittisce con un cazzotto dritto sul naso.

<Ti è andato di volta il cervello o cosa!?> Lo prende per la giacca e c'è un istante in cui ho pensato che l'avrebbe fatto volare invece lo attira solo a sé.

<Toni era solo una sfida e...>

<Sfida riservata solo ai Serpents altrimenti serve il mio consenso se viene svolta qui dentro o nel terra dei Serpents!> È completamente ingestibile neanche la biondina hawaiana prova ad avvicinarsi a lei.
<Sai le regole, sai che voglio tutelare chi non è nella gang dal nostro mondo, sai chi è la Regina!> Stavolta vola si, ma per terra facendo spostare alcuni Serpents. Lei rimane ferma dov'era osservandolo mentre si rialza mentre le cose iniziano a sbloccarsi. Crystal si avvicina a Toni, Lydia toglie i coltellini mentre Sweet Pea si avvicina a Fangs, ma viene fermato da lei.
<Sweet Pea!> Basta solo il suo nome per bloccare ogni sua intenzione e Fangs si rialza da solo.

<Forse l'hai fatta grossa.> Mi sussurra Veronica che è venuta da me togliendo i coltellini dal bersaglio, ma quel gesto attira l'attenzione di Toni che si gira verso di noi e per la prima volta da quando è entrata incontro i suoi occhi. Sono furenti e sprigionano potere in ogni sfumatura delle sue iridi.

<Forse ora sono io il suo bersa...> Neanche il tempo di finire la frase che si incammina verso di noi ed io picchietto il fianco di Veronica per farla girare.

<Toni non...>

<Veronica ora no. Per concludere la sfida che hai intelligentemente iniziato manca un coltello, ma questo lo lancio io.> Cosa!? Veronica si gira di scatto verso di me scioccata mentre io non  fiato non me lo aspettavo minimamente che avrebbe preso questa piega.

<Prego.> La strafottenza che mostro camuffa tutta la mia sorpresa, ma qualcuno non è d'accordo.

<Cheryl che fai? Dai Toni fermati.> Veronica prova a fermarci e per un momento rivedo Betty in lei, non è che... fermo Toni con lo sguardo e mi avvicino a Veronica posando le mani sulle sue spalle.

<Non succederà niente. Fidati.> Se sono viva dopo Fangs potrei quasi metterci la mano sul fuoco con Toni.

<Ma...>

<Secondo anno, la sfida in palestra.> Le dico in sintesi cosa sta succedendo e lei si zittisce. Poco convinta annuisce ed io torno al bersaglio guardando Toni, ma adesso non sorrido, non faccio nulla se non guardarla consapevole di non avere la stessa concentrazione che avevo prima con Fangs quindi mi devo basare solo su quella sorta di fiducia che ripongo nella mira di Toni, l'altro giorno non ha sbagliato un tiro... il coltellino mi arriva dritto nell'arcata tra la spalla e il mento facendomi trattenere il fiato. Ha mirato nel lato in cui non avevo i capelli dato che li avevo spostati tutti da un lato, ma devo ammetterlo questo mi ha fatto saltare un battito.

<Grande!> Qualcuno tra la mischia urla per poi essere seguito dagli altri e tutti si iniziano ad accalcare per venire verso di me penso felici, ma io mi allontano subito dal bersaglio volendoli evitare, no no.

<Serpents!> Il loro entusiasmo viene metto a tacere dalla loro Regina che richiama la loro attenzione e Veronica mi stringe dalla tasca posteriore dei pantaloncini.
<Che questo...> Sposta il dito da me al bersaglio fino a Fangs.
<...sia l'ultima volta che si trasgredisce una regola! I membri che non fanno parte della gang non devono rimetterci o avere ripercussioni dal nostro mondo! Intesi!?> Parla a voce alta per farsi sentire da tutti che le rispondono con un si alzando la mano con un gesto penso loro. Toni lo replica e poi quando tutti si rilassano lei va da Fangs, ma la perdo di vista perché alcuni non si fermano dalle parole di Toni e vengono a complimentarsi. Veronica mi resta vicina ed io ho trattenuto qualche schiaffo non perché avevano fatto qualcosa di sbagliato, ma semplicemente mi avevano toccato per sbaglio perché spinti o per attirare la mia attenzione come un ragazzo che mi aveva picchiettato sulla spalla.

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