A sweet dance

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"quindi come va tra voi?" Jocelyn chiede facendo spuntare un piccolo sorriso di pena sul volto della ragazza
"Nulla è cambiato in cinque anni cosa voi che cambi in una settimana?" Chiede Ashley alzando il viso
"Il niente può diventare tutto in un solo secondo" risponde guardando la ragazza davanti a sé negli occhi,
"Oh sì Bhe io sono stanca di aspettare, sono stanca di stare qui in questa sedia pretendendo che ci proveremo quando sia io che Niall sappiamo che non sarà così, torneremo a casa senza nemmeno guardarci negli occhi, prenderò le pasticche e andrò a dormire, sono stanca di prendere quelle pasticche sai? Non servono a un fottuto niente, mi spiace per le parole che sto usando ma questo è semplicemente troppo pure per me" dice Ashley alzandosi  dalla sedia
"Ashley" Jocelyn la chiama ma lei esce fuori da quella stanza dove sentiva l'aria soffocarla.
"Ashley so che sei stanca di stare in uno stato depressivo ma devi continuare a provare e provare" dice la donna posando una mano sulla spalla della ragazza
"Provare? Sono stanca anche di quello, sono anni che provo, prendo quelle pastiglie ma non sistemeranno la mia mente e tantomeno la mia relazione" dice Ashely sentendo le lacrime bagnare il suo dolce volto
"Ashley che stai cercando di dirmi?" Chiede Jocelyn ormai preoccupata per la salute della ragazza davanti a lei
"Voglio smettere di prendere le pastiglie" risponde la ragazza sottovoce, senza sapere che il suo fidanzato era lì e sentiva tutto.
"Sei pazza?" Urlò il ragazzo avvicinandosi a loro
"Niall lasciaci parlare da sole per favore" disse Jocelyn allontanando il ragazzo
"Ashley, le pastiglie sono importanti per la tua sicurezza" disse cercando un contatto visivo con la ragazza
"Non funzionano" rispose la giovane senza alzare lo sguardo dalle sue scarpe
"La mia testa fa male, non riesco a fare due passi senza cadere, vedo cose che non ci sono, credo di star diventanto pazza" continuò lasciando Jocelyn senza parole
"Voglio che tutto si fermi" sussurrò
"Cosa intendi con tutto?" Chiese Jocelyn
"Il mio cuore" rispose la ragazza asciugando una lacrima dal suo volto

"Mi spieghi che cazzo hai in testa?" Urlò il ragazzo appena la porta della macchina si chiuse
"Non urlare" sussurrò la ragazza
"Dio santo Ashely cosa sta succedendo? Non posso aiutarti se non mi parli!" Disse il ragazzo arrabbiato
"Non voglio il tuo aiuto! Non voglio l'aiuto di nessuno!" Urlò la ragazza
"Bene allora puoi andartene!" Urlò lui per poi stare nel silenzio, i loro cuori battevano veloci mentre i loro respiri si facevano pesanti, fino a quando una porta si aprì, la ragazza uscì dalla macchina e corse a casa lasciando il ragazzo dentro alla macchina, lui posò il viso sul volante per poi accendere la macchina e andare a casa.
Appena aprì la porta notò subito la luce della camera da letto accesa così dopo aver fatto un respiro andrò verso quella stanza silenziosa.
Vide la ragazza seduta sul letto con le mani sul viso e si sedette affianco a lei
"Ash, ti prego devi parlarmi" disse cercando di ignorare il freddo che sentivano le sue ossa
"Voglio solo che si fermi tutto" sussurrò lei lasciando la sua testa cadere sul petto del ragazzo che la prese sulle sue braccia
"Magari potremmo andare a fare una vacanza, lontano da tutto e tutti" rispose lui cercando disperatamente una soluzione a tutto quel casino.

"Siamo sicuri che funzionerà?" Chiese il ragazzo preoccupato per la salute della ragazza che amava
"Sarai con lei tutto il tempo no? In caso qualcosa vada storto chiamami subito" rispose janyce rassicurando il ragazzo

La sabbia calda bruciava i loro piedi, ma loro correvano su quella spiaggia, lui rincorreva lei mentre lei correva via ridendo, le nuvole erano bianche, il cielo e l'acqua quasi si confondevano per la similitudine tra quei blu, i bambini giocavano nell'acqua, sembrava il paradiso.
E mentre le loro menti sembravano finalmente libere da pensieri di troppo, i loro cuori battevano, i loro respiri si affacaticavano, mente le loro mani si cercavano disperatamente, i loro corpi avevano bisogno di ogni piccolo contatto d'amore, avevano bisogno di sentirsi amati.
"Presa!" Urlò il ragazzo ridendo posando le sue mani sulla vita della ragazza, coperta da un tessuto sottile bianco, un leggero vestito corto che la faceva sembrare un sogno.
Lei si girò tra le braccia del ragazzo facendo alzare leggermente la gonna del vestito, il leggero vento scompigliava i loro capelli mentre il sole scaldava i loro corpi.
"Ti amo" sussurrò sulle labbra del ragazzo per poi lasciare un piccolo bacio su esse, la sua mano prese quella del ragazzo e lo tirò fuori dalla spiaggia.
"Dove andiamo?" Chiese lui seguendola
"A prendere da mangiare, ho fame" rispose lei facendolo ridere
"Ok, andiamo" rispose mettendo un braccio attorno alla vita della ragazza tenendola stretta.
Tutto sembrava un sogno, lei si sentiva felice, si sentiva innamorata, si sentiva se stessa, ma aveva paura che fosse tutto un dolce sogno, non voleva svegliarsi urlando, non voleva tornare a quella tristezza.
Ma quella tristezza non tornò, e lei ricordò per il resto della sua vita quel periodo come un inverno troppo freddo.
Si trasferirono in una piccola isola, il sole batteva sempre forte, e i loro sogni erano calmi come le onde del mare che cullavano dolcemente il silenzio, era un ballo, un dolce ballo.

Imagines- Niall Horan Where stories live. Discover now