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EVIE.

—Buongiorno!— esclamò Wyn con un sorriso pieno di felicità, mentre raggiungevo le ragazze in cucina per colazione.

Ero stata l'ultima a svegliarmi, questo perché io potevo dormire anche per due giornate di fila ininterrottamente, sarebbe stato un sogno, ma con tutte le cose che avevo avuto da fare con l'università, non mi ero mai concessa quel lusso.

Forse era arrivato il momento di farlo.

—Buongiorno— risposi con lo stesso entusiasmo. Lenora e Sawyer mi sorrisero altrettanto, mentre quest'ultima fu così gentile da riempirmi il piatto con un pancake e poi a spalmarci la Nutella sopra al posto mio, Wyn la guardò —sbaglio, o con la gravidanza Sawyer sta diventando particolarmente dolce?— domandò, mentre Sawyer, con un sorriso, poggiò il piatto davanti a me —mi piace questa sua versione, sarà anche merito di Cam— commentai, lei sbuffò —potreste smetterla di parlare come se non fossi qui?— sbottò, guardandoci quasi esasperata, Lena rise —ed eccola che ritorna alla sua versione standard— commentò, mangiando un pacco di Oreo come suo solito.

Mi guardai intorno, non vedendo le figure dei ragazzi e non sentendo le loro voci —e i ragazzi?— domandai —si sono accorti che siamo quasi senza cibo, perciò sono partiti tutti insieme a fare spese, credo che si faranno un giro per stare un po' tra loro. Noi ci mettiamo i costumi e andiamo in spiaggia, che dici?— mi propose Wyn, guardai fuori le verande, sorridendo, osservando il cielo soleggiato e la bellissima spiaggia che avevamo a disposizione solo per noi, mi voltai di nuovo verso di lei —posso mai dire di no ad una proposta del genere?— risi e lei fece lo stesso.

Finimmo di mangiare e subito dopo andammo al piano di sopra per metterci i costumi.

Aprì la mia valigia e optai per un costume a due pezzi bianco molto semplice, mi chiusi in bagno e mi cambiai rapidamente, guardandomi allo specchio, cercando di convincermi di essere ok.

Passai le mani fra i miei capelli biondi, mossi e corti, che mi arrivavano alle spalle, guardai il mio riflesso dritto negli occhi azzurri, tenendo lo sguardo fiero ed alto, o almeno provandoci.

C'erano giorni in cui non mi sentivo comoda e al sicuro nemmeno nella mia stessa pelle.

Odiavo quella sensazione di inadeguatezza che si impossessava di me.

—Tu sei importante— dissi a me stessa, autoconvincendomi.

Feci delle pose allo specchio, per assicurarmi che fosse tutto apposto e poi uscì dal bagno. Mi fermai ad osservare la stanza, ripensando alle parole di Sebastián.

Questa era sempre stata la sua stanza...

Scossi la testa, perché diamine ci stavo pensando?

Sospirai e presi il cellulare, pensavo fin troppo alle sue parole e agli scontri che avevamo, non dovevo dargli il potere di entrare nella mia testa.

Scesi al piano di sotto, pronta a raggiungere le ragazze. Uscì dalla veranda e raggiunsi Lenora, lei alzò lo sguardo verso di me —tutto ok?— mi chiese, io annuì con un piccolo sorriso e scendemmo la scaletta che conduceva alla spiaggia privata.

Vidi Wyn stendere un telo mare sulla sabbia, mentre Sawyer sistemava una sedia e ci si sedeva.

—Facciamo il bagno?— domandò poi Wyn, alzando lo sguardo e puntandolo su tutte e tre —si! Adoro il mare— esclamai subito e presi per mano Wyn e ci avviammo verso la riva, senza aspettare risposta da Lena e Sawyer.

Bagnammo i piedi alla riva ma il freddo mi colpì violentemente e feci dei passi indietro quasi scattando —cazzo! È congelata— esclamai, facendo dei passi indietro, sentì la risata di Lenora alle mie spalle e ritornai indietro.

My Darkest DesireDove le storie prendono vita. Scoprilo ora