chapter 43: why me. why. me. meeeeeee.

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non ci sto credendo.
non ci voglio credere.
perché lui.
perché qua.
perché.

"Ancora tu?!"
Praticamente urla.
Spalanco gli occhi e chiudo la porta istintivamente.

JUNGKOOK??!?

Che ci fa lui qui?!

"No! No! Questa volta mi sono preparato eh! Non riuscirai a mandarmi in ospedale un'altra volta pazza psicopatica!"

Voglio scappare.
Sotterrarmi.
Uccidermi.
Scavare una buca.
Nascondermi.
Sgozzarmi.
Ma so che non posso farlo.
La situazione non può andare peggio di così. Non può.

Perché Jungkook, la persona con cui parlo online, è fuori casa mia?
Perché?!?!

Io gli avevo raccontato tutta la storia, ma non avevo fatto altri nomi se non quello di Taehyung.
Quindi lui non sapeva che il suo amico fosse mio fratello.
Inoltre gli ho mentito e non sa che la sua amica online sono io!
Ma il problema è che lo scoprirà!
E dopo?
Non voglio ferirlo più di quanto non abbia fatto.
Non se lo merita.
Però è stata tutta colpa mia! Ho rovinato tutta la sua relazione!

No.
Calma, Y/N.
L'importante è che non sappia che io sia anche la sua amica online.
Questo è l'importante.
Dovrei anche dirgli che mi chiamo in un altro modo, per non destare sospetti.
La cosa che conta è che la persona che sente online e quella che l'evava colpito tre volte sono PERSONE DIVERSE.
Dovrei dire anche di questo a Yeonjun così mi chiama in un modo diverso, ma gli altri?!?
Lo dico anche a loro? Ma quel Hueningkai non mi piace non ci voglio parlare. Be' forse potrei per allontanarmi da tutti. Però non ci voglio stare da sola.
E Jennie? Lo dovrei dire anche a lei. Ma quando?! Ancora non torna!

voglio urlare.

"Hey, Y/-"
"Noo!"
Tappo la bocca a quel tonto.
Mi guarda confuso e lo lascio andare. Poi, gli sussurro all'orecchio qualcosa.
"Non dire niente. Ora mi devi chiamare. Ehm.. Inventati tu un nome, ok? Uno diverso dal mio"
"Ok.. "
Pensa che io sia pazza sicuramente. Lo noto dalla sua espressione.
Sembra che non sappia che fare, o come comportarsi.
Devo costringerlo.
"Dai fallo!"
"Qui?"
Sussurra anche lui. Almeno ha capito questo.
"Dai! Ti spiegherò tutto dopo. Te lo prometto. E per favore chiamami col nome che scegli, davanti a tutti, PER TUTTA LA SERATA. Perfavore.."
Se non fossi così pigra mi metterei in ginocchio.
In lui, vedo ogni tipo di emozioni se non la convinzione. Così dico le parole magiche. Perlomeno spero siano quelle.
"Fallo per.. Me"
Mi osserva per dei secondi poi, annuisce.
Oddio.
Ce l'ho fatta.
Erano davvero queste quindi

Poi si avvicina a me, giungendo fino al mio orecchio destro.
Percepisco il suo respiro sul mio collo e la sua bocca pronta a parlare. I suoi capelli mi toccano e mi vengono i brividi. Le sue mani mi cingono i fianchi e sento il suo battito cardiaco accelerare.

"Lo faccio ma voglio qualcosa in cambio"

Ha un tono diverso dalle altre volte. Serio, maturo.. Perverso.
So che non dovrei pensare male, ma come non potrei?

Annuisco debolmente, quasi tremando e si allontana lentamente da me, non togliendomi gli occhi di dosso. Poi, sposta il suo sguardo sulla porta e di conseguenza, la apre. Come se non esistessi. Come se fosse un'altra persona. Come se la conversazione che abbiamo appena avuto non fosse mai esistita.
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My Teacher - Jennie X Reader Where stories live. Discover now