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Stava notando come eventi serali o riunioni di lavoro mondane, stessero affollando l'infinita agenda lavorativa del Signor Sharp
In questo ovviamente, Jude veniva risucchiato più per dovere che per un effettivo interesse
Oltre che rasentare un ormai, considerabile impegno fisico e psicologico, stava occupando considerabilmente, il suo tempo libero
La possibilità anche umile e banale, di poter trovare quiete
Una pace interiore talmente poco nota, da sembrare essa stessa, un evento mille volte più importante ma mai a portata di mano
Jude si osservava posizionare con abitudine, il fazzoletto nel proprio completo, con fare forse, leggermente âgée per la sua età
Ma lui doveva sempre guardare avanti rispetto i propri coetanei, dunque interpretò tale dettaglio con positiva sicurezza
Il colletto della camicia definiva un candore leggermente bronzeo della pelle, incoronandone la giovinezza con composta eleganza
Non poté fare a meno di sorridersi riflesso, giocando con i medesimi occhi sicuri e giocondi, ridendo soffusamente in quel gioco di corrispondenze

Jude si trovava mediamente attraente

Razionalmente parlando, era conscio di non possedere la bellezza assoluta, ma questo nessuno mai avrebbe potuto averla  persino pretendendola, però comprendeva quanto il suo corpo potesse risultare piacente, se ben studiato
Su ciò, si accomodava talvolta, la propria sicurezza intellettuale

E su essa, gravavano molte delle proprie disgrazie

Stata constatando come avrebbe potuto adattare gli occhialini a tale cerimonia
Da un lato, fremeva all'idea di respirare senza tale filtro sul volto, eppure dall'altro era terrorizzato dall'enorme fastidio che tale assenza, gli avrebbe provocato
Così come una vecchia ma buona e funzionante macchina, ripetette il quotidiano gesto mattutino, indossando l'ordigno oculare con disinvoltura

Parve riconoscersi un po' di più, con essi addosso
E magari anche il profilo di un'altra persona, nettamente più grande

La quale, bussò alla porta come per magia

Il Comandante fece capolino dalla soglia con un fluido gesto, definendosi nella propria stazza, sfiorante l'altezza della porta stessa

Era molto raro, quasi imprevisto che quell'uomo fosse presente ancora prima dell'inizio

Di solito, Jude e suo padre, se doveva esserci, lo vedevano nel luogo del ricevimento

Ed ancora più spesso, quasi non si faceva notare, impegnato o meno

Per questo, il ragazzo ebbe un sobbalzo nel vederlo nelle proprie stanze
  - È permesso? - domandò egli con calcolato ritardo, permettendo al pupillo di digerire la sorpresa
  - Che ci fate qui? - aveva domandato senza pensarci nemmeno, portando comunque, l'ufficiale e discreto rispetto
  - Tuo padre ha chiesto se poteva usufruire del mio autista, dal momento che il vostro, questa sera, non ci sarebbe stato- spiegò l'adulto la cui voce, risuonava con un flebilo eco in quell'ampia stanza
Jude si ritrovò a mormorare
  - Non mi ha detto niente-la naturalezza della voce, tradiva una nota offesa e sì, di secolare frustrazione
La cosa aveva generato un ghigno sulle labbra strette del Comandante, il quale si era avvicinato lentamente, monitorato dal giovane tramite lo specchio

E le lenti

Jude si era girato non appena lo raggiunse del tutto e con maggior stupore, seguì la mano dell'uomo, estrarre dalla tasca del pantalone, una sottile boccetta
Dark aveva mantenuto un sorriso soddisfatto tutto il tempo, intanto che ora, si apprestava a dargli spiegazioni
  - È una provetta di profumo- disse con morbida cortesia
Con altrettanta, prese le mani di Jude nelle proprie, scoprendo i polsi con studiata maniera, e tra le dita giocose, si fondeva il calore della pelle di Jude con il medesimo

Spruzzò l'essenza contenuta nella fiala, emanando quello che il ragazzo riconobbe come uno dei suoi profumi

Non uno qualsiasi, ovviamente

𝑪𝒐𝒎𝒆 𝒔𝒊 𝒄𝒐𝒔𝒕𝒓𝒖𝒊𝒔𝒄𝒆 𝒖𝒏 𝒅𝒊𝒂𝒗𝒐𝒍𝒐 Où les histoires vivent. Découvrez maintenant