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Caleb dovette trattenere una risata
  - Non mi aspettavo che io e lei avremmo avuto altro da dirci- l'arroganza nella voce volle avvisare di una certa seccatura in merito
Le mani nelle tasche ed il portamento da teppistello
Dark lo dovette riguardare un attimo, con schifata dimenticanza
  - Allora, che fa, mi manda a chiamare e se ne sta impalato? - il punk era desideroso di finirla in fretta, ma un po' di divertimento non doveva certo mancare
  - Perché sei venuto? - la domanda ferrea del maggiore sventrò le provocazioni dell'orfano
Era di scherno poi, mica di vera curiosità

Il ghigno di Caleb si dissolse in una smorfia poco gentile
  - Mi prende in giro? -
 
Dio quanto odiava la sua voce

Il maggiore dovette respirare a fondo, per non tradire un certo nervosismo

  - Andiamo, non inizi col dire che non si aspettava mi presentassi e vada al dunque- tagliò corto il ragazzo di strada, distogliendo il contatto visivo con scottante disprezzo

Il Comandante contrasse la mascella, le mani che prudevano

  - La tua insolenza è rimasta tale quale la prima volta che ti ho visto, peccato tu non mi abbia saputo dimostrato molto altro in seguito- ripose le mani dietro la schiena, iniziando a camminare attorno la costruzione di quella che era la parte alta di un fabbricato abbandonato
Persino Stonewall era rimasto stupito di una tale scelta per un incontro
Sicuramente però, calzava l'ostilità della causa
E poi Dark sapeva far rosicare laddove l'orgoglio non dovrebbe essere provocato

Era conscio di quanto in fondo in fondo, Caleb, avrebbe voluto risultargli all'altezza anche se, le uniche cose che avevano in comune, erano la sete di potere, ed il godimento nel vincere

Erano state le uniche molle del loro avvicinarsi

  - Non ha intenzione di dirmi niente altro dunque? -
  - Suppongo tu ti possa essere già fatto una mezza idea-
  - Oh no! Io a lei non penso mica, non mi frega di capire come ragiona, lei, per cui o parla od io non so niente-
Dark ghignò, divertito dall'essere volutamente ottuso del ragazzo in sua presenza
  - Ragazzino, celarti dietro un velo non ti porterà lontano -
  - Difatti sono più che trasparente, non metta in ballo situazioni che la riguardano - Il tono provocatorio e giocondo del punk risuonava in tutta quella ferraglia stridilo e pungente

L'uomo tornò a guardarlo, con molle disdegno, ciondolando sul posto
  - Le ragioni per cui ti ho contattato sono legate a Jude-
  - Ah, lo sapevo! Pervertito del cazzo, non poteva essere altrimenti- il minore aveva agitato le braccia con fare nervoso ed iracondo, puntandolo poi con due occhi da bestia

Se non fosse che erano di un delicatissimo turchese scuro

Dark era rimasto impassibile allo sbraito, aspettando compiaciuto, il momento di continuare
  - Ignorerò la tua sciocca interruzione, Jude c'entra dal momento che dopo me, lui sembra l'unica cosa a cui tu voglia aggrapparti di nuovo, dico bene? -
  - Che cazzo sta dicendo?! -
  - Sai molto bene che ho ragione, Jude è un vincente, e tu necessiti di vincere ma non hai alcuna capacità di farlo da solo, così hai visto in lui, un valido tramite ai tuoi obbiettivi-
  - NO NO! La smetta di paragonarmi a lei! E lasci in pace quel ragazzino e si faccia una vita invece! -
  - Non siamo poi così diversi io e te-
  - Io non sono lontanamente simile a come mi descrive! Io voglio vincere, e lo farò a prescindere e ci RIUSCIRÒ a prescindere! Jude è un mio compagno di squadra, a cui lei non dovrebbe minimamente pensare! Il perdente qui dentro sputa cazzate davanti a me! -
  - Un verme insignificante non riesce a vedere oltre i propri limiti, a quanto pare-
  - Stia zitto, ora che ha citato Jude so benissimo perché mi ha chiamato e Dio, poteva farne a meno-
  - Ah sì? -
  - Stia lontano da lui-
  - Dunque sai anche quanto io lo desideri-
  - STIA. LONTANO. DA LUI! -
  - Ammetto che mi stupisce vederti tanto teso al riguardo-

𝑪𝒐𝒎𝒆 𝒔𝒊 𝒄𝒐𝒔𝒕𝒓𝒖𝒊𝒔𝒄𝒆 𝒖𝒏 𝒅𝒊𝒂𝒗𝒐𝒍𝒐 Where stories live. Discover now