Un rossetto carminio e palpitante delineava un sottile confine fra il tumultuoso rosso degli occhi e quello delle labbra
Una tonalità scelta non a caso e non tanto per fare
Una morbida e pastosa essenza con cui vivacizzare il proprio ego e giocare con la sorte
Stava lì sul comodino , adiacente la scrivania e così vicino allo specchio ,da risultare un letale invito
Jude lo lasciava stare ,sebbene la quotidiana esposizione alla fragilità umaneIntanto la boccetta scarlatta di quel pigmento tanto intimo e complice risultava integra solo a metà
Perché sì, Jude ricorda perfettamente come fu la prima volta che lo indossò, quel rossetto rosso
All'inizio era più emozione e curiosità di se stesso
Non era stato così difficile crollare a tale vezzo
Così lo aveva applicato,come fosse una delicata medicina ,su delle labbra per nulla vergini e tale fatalità finalmente si rivelò a ciel sereno come esse furono truccateSi era guardato allo specchio e quasi non seppe definire se piacersi o meno
Era intrigante e precisa la combinazione cromatica che tanto stava sfidando quella delle sue iridi, da rendere una terza gemma rubina,stavolta di carne ,la bocca del ragazzo
Il ramato cenere dei capelli si eclissava dinanzi al vibrante cremisi e pure il pallore della pelle risultava ancor più accesoForse il rosso lo sbatteva
Forse era il pezzo forte della situazioneSoprattutto gli delineava a meraviglia il contorno di una bocca che veniva notata solo se baciata
È sempre così timido e nudo il fascino maschile che basta così poco,per rivelarne i lati sbadatiLo aveva levato senza troppa soddisfazione
Aveva deciso di conservarselo però, così riposto nel suo spazio di studioOgni tanto aveva provato a recitare la lezione ,rivolto verso lo specchio, gli occhi nudi ma le labbra agghindate
Aveva provato un senso di inebriante sgomento
Si era perso a notare come inevitabilmente, si facesse tanto concentrato a sciogliere ogni singola sillaba in movenze precise e fatali
Tutto diventa fatale e malizioso con il rossoQualche volta aveva riso di se stesso ,e comunque, anche la sua risata era risuonata diversa
Cominciò a considerarla simile all'illusione datagli dagli occhialini da aviatore:
Un accessorio non necessario e perfettamente ambiguo ,con cui congedarsi o meno dalla esposizione alla realtà senza effettivamente scappare viaUn modo per coprire la soggettività di un dettaglio e mantenerne visibile soltanto la dote più oggettiva
Jude era conscio di come in realtà, da quando era piccolo,non si era mai più rivolto al mondo là fuori od alle persone là fuori, con sincera immagine
Inevitabilmente ,era isolato da anni
Interagiva ma da un vetro,e di franche, potevano rimanere giusto le parole
Ma anch'esse rapide ,possono conciarsi di bugie
Alla fine artificio ,dopo artificio, la verità si mostrava sempre truccata
Controllabile ,mutabile e sfuggente
Nonostante tutto ,quel rossetto però rimaneva lì, potente su quel mobile
Il signor Dark lo aveva scoperto solo grazie ad un'avventatezza sua; contemplata od impulsiva che fosse , gli si era presentato una volta con il cosmetico indosso
Per poco all'uomo non veniva un colpo
Lo aveva fissato con devasto da sotto la scala che portava alla camera del ragazzo
Jude era rimasto sul posto,tremante di adrenalina
Si era lasciato raggiungere con pazienza,intanto che il maggiore sembrava aver perso la velocità dei movimenti
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𝑪𝒐𝒎𝒆 𝒔𝒊 𝒄𝒐𝒔𝒕𝒓𝒖𝒊𝒔𝒄𝒆 𝒖𝒏 𝒅𝒊𝒂𝒗𝒐𝒍𝒐
Fanfiction"Non guardarmi in quel modo, se no sembro io il cattivo" "Rassegnati, sarà così per sempre" //smut// (Tw: Kageki content ) (tematiche delicate)