2-Falling In Love

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Erano passati tre mesi dall'arrivo di Louis su quell'isola.
Dopo soli cinque giorni aveva capito che era solo, non importava quanto provasse a cercare un altro essere umano.

Però continuava ad incontrarsi con Harry. Ogni mattina, all'alba, Louis raggiungeva la spiaggia, sedendosi sulla sabbia fresca, dove trovava Harry sdraiato sullo scoglio.
Si salutavano con un sorriso e poi rimanevano a parlare per ore intere, fermi in quelle posizioni, senza mai allontanarsi.

Ogni tanto, Harry si faceva trovare con dei pesci freschi, catturati da poco, che Louis poi cucinava e mangiava.
Il riccio, però, non era un bravo cacciatore di pesci, quindi Louis si era dovuto dare da fare e trovare un metodo per pescare.
Non gli ci volle molto prima di costruire una lancia con il solo aiuto del legno degli alberi, così quando gli veniva fame, entrava in mare alla ricerca di qualche pesce. Funzionava, il più delle volte.

Harry continuava a portargli piccoli pezzi dei relitti che trovava. Alcune volte portava cose utili come pezzi di stoffa che potevano asciugare al sole, altre volte portava cose del tutto inutili, ma esteticamente belle, come qualche bracciale dorato o pezzi di ceramica.
Una volta Harry gli aveva portato tutte le cose dorate che era riuscito a fare stare fra le braccia, tra cui bracciali, collane, corone e anche un bellissimo anello.

Quando aveva visto l'anello, Louis non ci aveva pensato troppo: lo aveva preso fra le dita e lo aveva osservato attentamente, poi lo aveva fatto scivolare nell'anulare della sirena, senza dire niente. Harry invece era rimasto senza parole ed aveva preso a balbettare cercando una frase di senso compiuto. Alla fine lo aveva ringraziato con un piccolo cenno di capo e si era nascosto dietro allo scoglio, imbarazzato.

Louis sorrise al ricordo e puntò il suo sguardo sulla sottile linea dorata attorno al dito anulare della sirena.

Harry stava parlando di uno dei tanti relitti che vedeva sotto al mare, come al solito. Il riccio teneva sempre un tono di voce timido, quasi spaventato dal dire qualcosa di sbagliato e giocherellava con le sue dita, facendo scorrere l'anello in su e in giù. Louis non sapeva perché, ma adorava questo suo modo di fare.
Se Louis avrebbe dovuto dire la verità, avrebbe dovuto dire che qualsiasi cosa Harry facesse era adorabile. Il suo modo di parlare, come arrossiva ogni volta che Louis azzardava un complimento, come rideva alle battute squallide del liscio, come aveva balbettato quando Louis gli aveva infilato l'anello al dito.

Harry, però, stava continuando a parlare e quando capì che Louis teneva lo sguardo fisso verso il basso e non lo stava ascoltando fece un piccolo broncio.

«Perché non mi stai ascoltando?»

Louis si risvegliò dai suoi pensieri e spostò i suoi occhi celesti su quelli verdi della sirena.
Louis gli sorrise un po' imbarazzato per essere stato ripreso.

«Non è vero, ti stavo ascoltando.»

Aveva provato a difendersi Louis. Harry alzò un sopracciglio scettico e con un piccolo sorriso disegnato sul volto, scosse la testa.

«Non ti credo nemmeno un po'.»

Disse Harry sorridendogli, prendendolo il giro. Louis si sciolse a vedere i buchetti sulle guance spuntare. Non importava quanto stesse facendo brutta figura a rimanere fermo a fissarlo, ma non poteva farne a meno. La sirena era la creatura più bella che avesse mai visto e ne rimaneva ogni giorno sempre di più incantato.

Harry, invece, piegò leggermente la testa verso sinistra e lo guardò stranito per la mancanza della risposta.

«Louis, tutto bene?»

Aveva chiesto Harry preoccupato. Louis si limitò ad annuire lentamente, guardando Harry da distanza. Il liscio non si avvicinava mai alla creatura, nonostante volesse, a meno che non fosse proprio la sirena stessa a chiederlo. Ogni volta che Harry gli portava qualcosa da sotto al mare era sempre lui a chiedere al liscio di avvicinarsi: Louis aveva paura di spaventare la sirena e che, presa dal panico, se ne andasse, lasciando il liscio da solo su quell'isola.

Sweet Creature •L.S.•Место, где живут истории. Откройте их для себя