The brightest and the most star in the firmament

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Autore_Aziraphale_

Genere: Fanfiction

Ben ritrovati in questa nuova analisi dedicata a una fanfiction che ha come fulcro non un'ambientazione, ma un personaggio, Brian May, il chitarrista dei Queen, e l'amore profondo e travolgente che prova nei confronti della protagonista.

Stile e modalità di scrittura

The brightest and the most beautiful star in the firmament è un testo molto semplice e che lascia poco spazio ai fraintendimenti. Ci mette fin da subito davanti al coronamento dell'amore tra Valentina e Brian May e tutta la narrazione ripercorre a ritroso la loro storia alternando il presente narrativo e il passato raccontato.

Conosciamo gli avvenimenti dei due amanti grazie alla voce della protagonista che, in prima persona, si sobbarca il peso di raccontare a Brian - e a noi - la propria storia; su questo punto torneremo nella sezione dedicata ai personaggi. L'utilizzo del narratore in prima persona con dei spiccati rimandi alla seconda persona si rivela intrigante nei primi capitoli: è intimo, personale e immediato, ma rimane sulla superficie senza esplorare le possibilità inedite d'immedesimazione. Purtroppo, lo stile risulta ancora acerbo e in via di formazione.

Anche dal punto di vista tecnico della scrittura, il testo presenta numerose lacune di vario genere da dover risanare che vanno dalla costruzione dei periodi, dall'utilizzo di termini e verbi, fino al controllo delle ripetizioni e della punteggiatura. Si elencheranno degli esempi per capire come arginarli.

"Il suo volto smagrito, simile a un teschio, e i suoi capelli rossi, che prima erano accesi quasi simili a un piccolo fuoco, quel giorno erano spenti, tremendamente sporchi e arruffati. I suoi occhi verdi erano vuoti. Compresi che qualcosa non andava. La preoccupazione mi assalì facendomi tremare da capo a piedi. Ingollai a fatica la saliva." (capitolo 2) Il modo in cui è stata costruita la prima parte del periodo rende ambiguo il verbo: così come si presenta, sembra riferirsi a uno soltanto dei due soggetti (capelli). Inoltre, l'utilizzo del verbo ingollare, che ha una voracità intrinseca, va in contrasto con la modalità descritta: "a fatica".

"Quella stanza era abbastanza grande nella quale i tre membri si stavano divertendo." (capitolo 7) Un'anticipazione del termine sottolineato renderebbe meno cacofonica la proposizione, nonostante sia comunque superflua e potrebbe risolversi con una semplice congiunzione.

"«Non essere così melodrammatico Jon» ormai avevo perso tutti i miei parenti durante gli anni di guerra e quel telegramma che mi era stato spedito doveva simbolizzare qualcos'altro." (capitolo 6) In questa frase ci sono molte cose da sistemare, come la virgola prima del vocativo, il punto fermo al termine del dialogo e la maiuscola subito dopo. Durante la lettura emergono molti gli esempi simili che rendono necessaria una maggiore attenzione verso questo aspetto.

"Ti raccontai tutto perfino della mia decisione. Mi compresi. Passammo la giornata a parlare di svariati argomenti sorridendo. Poi mi feci una domanda che aspettavo da tanto tempo." (capitolo 8) Il testo qui inceppa nella persona verbale, utilizzando la prima quando invece intende utilizzare la seconda.

"La strada mi porta al mio luogo preferito, un boschetto piccolo ma meraviglioso dove spesso la mattina incontro delle tenere bestioline.

Anche quella mattina una piccola volpe volge il suo tenero musetto verso di me ed io la saluto:

«Ciao piccola, buongiorno. Oggi è veramente una bellissima giornata, che Dio ti protegga»" (capitolo 3) Come già annunciato, in questo periodo vediamo la presenza marcata di una ripetizione a cui si aggiunge – sempre a titolo di esempio – una d eufonica, che qui si fa portavoce di tante sorelle che si incontrano nella lettura.

L'analisi egoista (iscrizioni chiuse)Donde viven las historias. Descúbrelo ahora