Capitolo 43.

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LOUIS'S POV:
Mi ero rotto di litigare con Harry, così decisi di tornare a casa e fargli una sorpresa , ma prima, passai ad un bar a prendere la colazione.
Erano le 9:53 di mattina, gli altri dormivano ancora quindi, uscii lasciando un bigliettino.
Ore 10:39:
Dopo essermi fatto la doccia, essermi preparato, presa la colazione finalmente mi diressi verso casa.
Avevo un sorriso da idiota stampato sul viso, chiamai l'ascensore e nel frattempo sniffai il profumo delle ciambelle alla crema.
L'ascensore finalmente arrivò, e da lì uscì la presunta Ana, credevo proprio che fosse lei, incinta, vestita come quella ragazza di ieri sulle scale, stessi capelli, stesso viso.
Lei camminó a testa bassa, io la squadrai dall'alto verso il basso, poi entrai in ascensore.
Aprii la porta di casa e vidi Harry in camera da letto che dormiva.
Gli lanciai la colazione e uscii di corsa da quella casa.
"Louis." Urló Harry, inseguendomi.
"Lou fermati non é come pensi."
Mi bloccó dal cappuccio della felpa, e mi sbattè contro il muro , e il suo viso era a 5 cm dal mio, mi diede un bacio ma lo respinsi immediatamente, con tutta la forza di volontà che avevo. Lui mi bloccó i polsi, aveva più forza di me, io in quel momento ero debole, era prima mattina e non avevo neanche fatto colazione.
Continuó a baciarmi ma girai la testa dalla parte opposta.
"Smettila Harry."
"La smetto se solo mi lasci parlare."
"Sentiamo cos'hai da dire."
Mi liberó i polsi , e si stacco un po' da me.
"Vieni, sediamoci." Disse con cautela.
"Siediti tu io sono troppo nervoso per sedermi." Risposi.
"Vieni vicino a me almeno." Mi guardó con degli occhi spenti, tristi.
"So che ti sei arrabbiato , probabilmente la cosa che ti ha fatto più male è stata quella di non averti inseguito. Quella di aver passato la notte con lei ma.."
"Hai passato la notte con le..?"
"Zitto Louis fammi parlare.
L'ho fatta rimanere qua perché si era sentita male, la sua coinquilina non c'era e non voleva andare in ospedale da sola. Ti ho pensato tutta la notte, ho avuto paura di perderti."
" hai fatto bene ad avere paura."
"Cosa vuoi dire con questo?" Chiese, e vidi i suoi occhi inumidirsi.
Mi si spezzó il cuore nel vederlo così.
"Niente. Quindi? Non è successo niente stanotte? Devo crederci? E io che stamattina mi ero svegliato con buoni propositi. Di farti una sorpresa e come salgo l'ascensore trovo quella che esce. Come avrei dovuto reagire?"
"É normale rimanerci male all'inizio ,non sapendo la spiegazione Lou.. Ma adesso la sai, credimi ti prego."
Mi imploró.
Piano piano mi avvicinai a lui, mi sedetti affianco a lui e lentamente afferrai la sua mano, la strinsi e la portai sul mio viso, volevo mi accarezzasse.
Incavó la sua testa nel mio collo e cominció a succhiare la mia pelle, a lasciarmi baci la e qua.
Strinsi più forte la sua mano, poi la mia pancia cominció a brontolare.
"Proseguiamo dopo Lou, tu hai fame. Mangiamo." Disse sorridendo , ma era anche ironico.
"Ho preso le ciambelle, le tue preferite."
Sorrise e i suoi occhi si illuminarono come un bambino.
Recuperai la colazione in camera, e la portai in cucina, tornando, vidi Harry che aveva la testa fra le mani, come se fosse disperato, poggiai delicatamente le ciambelle e andai vicino a lui.
"È tutto okay." Dissi e strinsi entrambi le sue mani.
Lui si giró verso di me guardandomi dritto negli occhi, e vidi che erano lucidi, stava per scoppiare a piangere ,lo conoscevo.
Lo faceva anche quando le cose erano orma risolte, era così forte ma ancor più debole.
Cinsi il braccio intorno al suo collo e lo strinsi a me con potenza ma delicatezza.
Lui incavó la testa nel mio petto e lo sentii tremare.
Lo strinsi anche con l'altro braccio.
"Shhh è tutto apposto sono qui non tremare , non piangere."
Dissi lasciandogli baci sui ricci morbidi. Poi accarezzai il suo viso, aveva una pelle morbidissima.
Presi il suo viso fra le mani e lasciai qualche bacio sulle sue labbra.
Poi lo presi per mano e lo portai a sedersi sulla sedia della tavola da pranzo così da fare colazione, intanto preparavo il caffè, lo vidi mordere il cornetto come un bambino , mi faceva quasi tenerezza ma lo amavo così tanto.
Non si era ancora accorto che lo stavo fissando, ma mentre lo facevo mi spuntò un sorriso idiota sulle labbra; dopo vari minuti se ne accorse e mi sorrise anche lui, aveva tutte le molliche del cornetto sulle labbra,e un po' di crema sparsa, risi alla scena.
Presi dei fazzoletti e mi avvicinai a lui con l'intenzione di pulirlo, ma poi passai la lingua sulla sua bocca per leccare la crema e le molliche, lo sentii sorridere, poi mise una mano dietro il mio collo e mi strinse a lui facendo combaciare perfettamente le nostre labbra che si unirono in un bacio lento, fatto con amore e passione. La sua lingua si infiltró nella mia bocca, la lasciai entrare e feci lo stesso anch'io.
Percepivo la sua lingua calda, amavo il suo sapore. Spostai la mia mano sui suoi fianchi che aderivano perfettamente sul mio corpo più piccolo.
Passai una mano sotto la maglia e con l'altra delicatamente giocherellavo con i suoi ricci.
Intanto lui mise una mano sul mio fondoschiena , passando dalle mutande ad arrivare alla mia pelle, mi strinse contro la sua erezione ben evidente, e continuava a toccare , toccare senza pietà.
"Ho voglia di farlo con te, ora."
Disse Harry preso dalla passione.
Senza rispondere mi staccai da lui afferrando la sua mano e lo buttai violentemente sul divano.
Sfilai la sua maglia, poi la tuta del pigiama, io mi tolsi la maglia e la lanciai sul tavolo.
Presi a baciare il suo collo, poi scesi sul petto , e infilai la lingua nell'ombellico, formando dei cerchietti.
La sua pelle sapeva di vaniglia.
Sfilai anche i suoi boxer ma prima di lanciarli, chiusi gli occhi e ne assaporai il profumo.
Lo guardai per un istante , poi misi la sua intimità in bocca, cominciando a succhiare lentamente e massaggiare nel frattempo i testicoli con le mani; lo sentii gemere, pronunciare lentamente il mio nome, pochi minuti dopo risalii sulle sulle sue labbra, mordendole e succhiandole , e andai in cerca della sua lingua a contatto con la mia.
Mi afferró e si mise sopra di me a cavalcioni. Mi liberó dei pantaloni e i boxer e cominció a toccarmi lentamente, per poi farmi mettere a 90.
Cominció ad infilare un dito per farmi abituare visto che la maggior parte delle volte ero io a fare l'attivo, ma questa volta glielo concessi; prima di incominciare corse in camera da letto a prendere un preservativo, se lo infiló velocemente e dopo avermi fatto abituare entró lentamente con il suo membro, cercó di non praticare spinte veloci, ma preso dall'eccitazione, gli rimase difficile.
"Har-ry-ah." Gemetti senza pietà urlando il suo nome all'infinito.
"Lou-lou" mi rispose anche lui gemendo.
Dopo 10 minuti si svuotó dentro di me e si accasció sulla mia schiena un po sudata, sentivo ancora il suo membro poggiato sul mio sedere, non mi accontentavo mai, volevo sempre di più.
"Andiamo a fare una doccia." Disse Harry, esausto.
"Andiamo." Risposi sorridendogli ma prima lo afferrai dal collo stampandogli un ultimo bacio.
Eravamo entrambi nudi, lo presi per mano e andammo verso il bagno, mentre l'acqua si riscaldava continuammo a scambiarci uno, due, tre e infiniti baci.
Andai in camera per prendere i panni e asciugamani puliti.
Al mio ritorno il bagno era pieno di vapore , e l'acqua era fin troppo calda. Sempre tenendoci per mano entrammo lentamente nella doccia, attenti a non scivolare come due salami, e dopo esserci bagnati abbastanza , presi un po' di shampoo e cominciai a insaponare i suoi morbidi ricci, e lui fece lo stesso con i miei capelli.
Giocherellando come un bambino, presi un po' di schiuma e la misi sul suo naso, sorrise come un bimbo e fece lo stesso con me, poi prese a baciarmi di nuovo, spostando la mano sul mio sedere bagnato, insaponato, e cominció a passarci il sapone, entrando anche dentro con le mani, poggiai la testa sulla sua spalla, e gemetti in silenzio, chiudendo gli occhi.
Nonostante lo avevo appena fatto con lui, non ero soddisfatto al 100%. Avevo sempre voglia di lui, ma non solo per farci l'amore, ma per rimanere lì a guardarlo , guardare ogni suo singolo particolare, i suoi occhi verdi, toccare la sua dolce pelle morbida. Avevo un costante bisogno di sentire le sue mani toccare ogni parte del mio corpo. Perché con lui non avevo limiti, con lui sarei stato disposto a tutto.
C'erano momenti in cui,litigavamo, lo odiavo e gli dicevo che non volevo vederlo, ma non capiva che è proprio quando gli dicevo di andarsene, che volevo rimanesse; insieme avevamo fatto tante cazzate, avevamo sofferto, riso, pianto sia di gioia che tristezza.
Avevamo , stiamo e affronteremo tanti altri momenti di qualunque difficoltà perché con lui non avevo paura di niente; avevo solo paura di perderlo , e che si stancasse di me.
Ma lui ha sempre detto di amarmi , che lo farà per sempre e io mi fidavo ciecamente.
Con lui avevo trovato l'amore.

And i'd marry You Harry.Donde viven las historias. Descúbrelo ahora