The Scientist -
Coldplay
Non riuscivo a stare ferma. Mi alzai dal divano e mi avviai verso l'uscita dello Chateau, ignorando il sussurro di JJ che ancora mi seguiva nel mio cuore. Avevo bisogno di staccare. Avevo bisogno di respirare. E non c'era niente che potesse darmi un respiro migliore di quel posto, un angolo del passato che, seppur doloroso, le dava il conforto di ciò che conosceva.
Erano passati giorni da quel bacio con Rafe, giorni dal conflitto con JJ, ma la confusione nel mio cuore non si era dissipata. Non riuscivo a guardare in faccia la realtà senza sentirmi sopraffatta. E così, decisi di andare a trovare Celine.
L'istituto di recupero non era lontano, eppure, quando arrivai, un senso di estraneità mi invase. Non ero mai stata lì prima d'ora. Celine, mia madre, era stata portata via mesi fa, e non l'avevo mai visitata, nonostante la sua costante lotta con la dipendenza. Questo posto, freddo e impersonale, sembrava tanto lontano dal ricordo della casa in cui sono stata per poco. Sapevo che non avrei trovato la madre che ricordavo. Sapevo che Celine non c'era mai stata davvero, nemmeno quando era a casa con me. Eppure, qualcosa in quella struttura mi spingeva a provarci.
Camminai lungo il corridoio bianco, i passi pesanti. Le porte erano tutte chiuse, ma dalla luce che filtrava attraverso le fessure, capì che in ogni stanza c'era qualcuno che combatteva la sua battaglia personale, proprio come Celine.
Quando la porta si aprì, mi trovai davanti mia madre. Celine sembrava fragile, molto più di quanto ricordasse. La pelle pallida, i capelli spettinati, il viso segnato dal dolore e dalla fatica di un mese senza droghe. La guardai, ma non riuscì a vedere la donna che aveva avuto la sua infanzia. Non c'era più quella forza travolgente, né quella dipendenza che aveva ridotto Celine a una figura distante. C'era solo una donna distrutta, in cerca di perdono.
"Tory..." mi chiamò, il suo respiro spezzato. "Tory, sei tu?"
La fissai, incapace di rispondere subito. Il cuore mi batteva forte, eppure non c'era calore in quel nome. Non c'era più quella bambina di un tempo, non c'era più la ragazza che chiamava la sua madre "mamma".
"Non mi chiamare così," dissi, la voce più fredda di quanto avrei voluto. "Sono Vic. Non sono più quella ragazzina, Celine."
Celine abbassò lo sguardo, le mani tremanti mentre si asciugava le lacrime. "Lo so," sussurrò. "Mi dispiace tanto, Tory... mi dispiace per tutto. Per quello che ti ho fatto passare."
Mi avvicinai lentamente, sentendo una morsa al cuore, ma senza un gesto di affetto. "Mi hai abbandonata," dissi semplicemente, con una calma che nascondeva la rabbia. "Hai preferito le tue dipendenze a me, e adesso... adesso chiedi scusa. Pensi che basti un mese qui per tornare quella di un tempo?"
Celine sollevò gli occhi, pieni di disperazione. "No, non basta un mese. Ma ti prometto che, : quando uscirò, sarà diverso. Farò tutto quello che posso per te. Voglio essere la madre che ti meriti."
Io, però, non riuscivo a credere a quelle parole. Le parole di una madre che si era fatta distruggere da se stessa, da qualcosa che non riuscivo nemmeno a comprendere fino in fondo. Celine stava cercando di trovare un modo per guarire, ma sapevo che la sua lotta non sarebbe finita in breve tempo. Erano anni che Celine combatteva. E non avrebbe vinto la sua battaglia in un mese. E mentre la guardava, una triste consapevolezza la invase: forse, quando la madre fosse finalmente uscita da quell'istituto, io sarei stata ormai troppo lontana.
"Non posso aspettare, Celine," sussurrai, le parole dolorose che non avrei mai voluto dire. "Non posso. Mi hai lasciata troppo a lungo, e non posso tornare indietro. Ho la mia vita, e tu hai la tua lotta."
Celine scosse la testa, cercando di prendere la mano della figlia, ma mi ritirai. Non poteva fare quel passo. Non dopo tutto. "Per favore, Tory, non lasciarmi," implorò Celine, ma sentivo che le sue parole erano vuote, come sempre. Non c'era più tempo per quelle promesse.
"Ci vediamo fuori allora" dico, cercando di sembrare convincente.
Con un ultimo, silenzioso respiro, mi alzai. Il cuore pesante, la mente ancora confusa. Ma una parte di me sapeva che sarei andata avanti, con o senza di lei. La porta si chiuse dietro di me, e mentre me ne andavo, sentivo che quel capitolo della mia vita era ormai chiuso, e non sarebbe stato riaperto.
⋆˚𝜗𝜚˚⋆
Non avrei mai avuto il coraggio di fare lo stesso, ma sono certa che sia ciò che merita Celine, forse ha ragione?✶
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𝑾𝒊𝒍𝒅𝒆𝒔𝒕 𝑫𝒓𝒆𝒂𝒎𝒔, Outer Banks
Fanfic・°❀⋆.ೃ࿔*:・┆ 𝗜𝗙 𝗜 𝗖𝗢𝗨𝗟𝗗 𝗙𝗟𝗬 ┆⤹ ⋆⭒˚.⋆ ❝If I could fly, I'd be coming right back home to you.❞ 𝗗𝗢𝗩𝗘, 𝗩𝗶𝗰𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮 potrebbe innamorarsi di entrambi i suoi migliori amici, ma mentre uno l'ama davvero, con l'altro il sentimento è nutrit...
