The Way I Am -
Eminem
Non ricordo esattamente quando tutto ebbe inizio, ma ricordo ancora il peso schiacciante della mia indecisione mentre Rafe mi fissava con quegli occhi che non ammettevano repliche. Ero seduta in disparte, immersa nei miei pensieri, quando lui fece irruzione nel mio silenzio interiore.
"Vic, ascoltami." La sua voce era tagliente, un ordine più che una richiesta. C'era un'urgenza che mi paralizzava, un sottile veleno nel modo in cui parlava. Non mi diede il tempo di rispondere, di capire, di riflettere. Mi aveva già coinvolta. O forse l'aveva fatto da tempo, senza che io me ne rendessi conto.
Quella notte, tutto era già deciso. Io e lui, insieme, a cancellare ogni traccia di chi non poteva più esistere. Non avevo mai pensato che sarei arrivata a quel punto, eppure le mie mani tremavano mentre aiutavo Rafe a fare quello che andava fatto. O almeno, quello che lui mi diceva fosse necessario.
"Non hai scelta." Me lo ripeté mentre fissavo il corpo a terra, il peso del momento che mi schiacciava il petto. Non so se volesse convincermi o semplicemente assicurarsi che non avrei provato a tirarmi indietro. Forse entrambe le cose. Il cadavere era ancora caldo, la pelle tesa in un'espressione congelata nel tempo. Non avevo visto il momento esatto in cui era successo, ma ormai non importava. Era finita.
Abbiamo portato via il corpo nel cuore della notte, usando un furgone che nessuno avrebbe collegato a noi. Rafe guidava veloce, con il volto teso, mentre io fissavo la strada senza realmente vederla. La mia mente era ovattata, come se stessi guardando la scena da fuori, come se non stessi davvero partecipando a quella follia.
Il luogo scelto per liberarcene era isolato, lontano da occhi indiscreti. Ci siamo mossi in silenzio, lavorando in fretta, con la paura che qualcuno potesse comparire da un momento all'altro. La terra era fredda sotto le mani mentre scavavamo, le unghie sporche, il respiro affannato. Non sapevo cosa fosse peggio: il terrore di essere scoperta o la consapevolezza che, una volta finito, non ci sarebbe stato più modo di tornare indietro.
Quando tutto fu sepolto, quando il terreno fu livellato come se nulla fosse mai successo, Rafe si girò verso di me. Il suo sguardo era duro, ma in qualche modo soddisfatto.
"Ricordati, Vic. Questo resta tra noi." Il suo tono era basso, ma pesante. "Se parli, se qualcuno scopre cosa abbiamo fatto... Non ci sarà perdono."
Non serviva che lo dicesse. Sapevo già che, da quel momento in poi, la mia vita non sarebbe mai più stata la stessa.
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Eravamo sul mio letto, mentre raccontavo tutto a Sarah, quasi mi guardò allibita, forse era scioccata da come al tempo fossi così influenzabile, oppure così stupida.
"Cazzo Vic" Le uniche parole che uscirono dalle sue labbra, mentre si passava una mano tra i capelli. "Come ha potuto fare una cosa del genere. Dobbiamo denunciarlo."
Cosa? No, no, non potevamo denunciarlo.
Io non potevo denunciarlo, perché sapevo bene di cosa Rafe fosse capace, solo che non volevo ammetterlo, ed io non potevo lasciare che facesse qualcosa ai miei amici, o a me.
Mi giurava che sarebbe cambiato negli anni, e ad un certo punto ci ho anche creduto, ma come puoi cambiare, vivendo la tua vita normalmente, dopo aver commesso un omicidio?
"No." rispondo fredda e distaccata alla mia amica, che quasi mi guarda confusa. "Non ci crederanno mai" ed era la verità. La parola di 6 ragazzini della palude contro quella di un ragazzo, figlio dell'uomo più ricco e potente dell'isola? Neanche per idea.
Sarah si alza dal letto, agitata. Cammina avanti e indietro per la stanza, passandosi una mano tra i capelli biondi. Non mi ha mai guardata in questo modo prima d'ora, come se non mi riconoscesse. Come se, dopo quello che le ho appena confessato, non fossi più la stessa persona ai suoi occhi.
"Non puoi vivere con questo segreto per sempre, Vic." La sua voce è bassa, ma carica di emozione. "Ti sta distruggendo, e se non lo vedi tu, lo vedo io."
Mi stringo le braccia attorno al corpo, come se potessi proteggermi da quello che sta dicendo. Da quello che so essere vero.
"E cosa dovrei fare, Sarah?" ribatto, sentendo il panico crescere dentro di me. "Andare alla polizia? Dire che anni fa ho aiutato tuo fratello a seppellire un cadavere? Nessuno ci crederebbe, e se anche lo facessero, sai cosa succederebbe?" Fisso il pavimento, perché guardarla negli occhi mi farebbe troppo male. "Lui mi distruggerebbe. Distruggerebbe tutti noi."
Sarah scuote la testa, frustrata. "Ma non puoi vivere con questo peso per sempre, Vic! Guarda cosa ti sta facendo!"
Alzo lo sguardo su di lei, e per un attimo il silenzio tra noi è assordante. Non so cosa rispondere, perché ha ragione. Non posso vivere con questo peso, eppure lo sto facendo. Lo sto facendo da anni.
Alla fine, Sarah ruppe il silenzio, distaccata ma con una punta di sostegno nella voce. "Forse non è facile," disse, lasciandosi cadere sulla sedia accanto alla finestra, "ma ogni volta che affronti il tuo riflesso, dimostri una forza che molti non riescono nemmeno a riconoscere."
Le sue parole mi colpiscono più di quanto vorrei ammettere. Non rispondo. Non c'è niente da dire.
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Sono passate ore da quella conversazione, ma la sua voce mi riecheggia ancora nella testa.
La casa è silenziosa. JB e Sarah sono fuori, o dormono, Kie non risponde ai miei messaggi, Pope lo fa a monosillabi e JJ... non ne ho la più pallida idea, e io sono rimasta da sola con i miei pensieri.
Mi sono chiusa in camera, le luci spente, il telefono tra le mani. Non so nemmeno perché lo sto guardando. Forse sto cercando una distrazione. I social potrebbero aiutarmi con il tempo, in modo che passi senza che me ne possa rendere conto.
E poi, scorrendo tra i post di Instagram, mi arriva una notifica, e nella speranza che possa essere qualcuno dei miei amici, non esito ad alzare lo sguardo verso il messaggio. A mia discolpa, era tutto quello che non avrei mai immaginato di ricevere: un messaggio anonimo.
Senza nome, senza contatto salvato. Solo una frase che mi gela il sangue nelle vene:
"Sai che i segreti non restano mai sepolti, vero Vicky?"
Il telefono mi scivola quasi dalle mani mentre il cuore inizia a martellare forte nel petto.
Mi guardo attorno, come se potessi trovare una spiegazione immediata, come se qualcuno potesse essere nascosto nell'ombra della mia stanza, a osservarmi.
Le mie mani tremano mentre stringo il cellulare. Mi manca il fiato.
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😬😬😬 okay... inizieranno ad esserci riscontri,
lo prometto, si scopriranno molte cose, magari cose di persone che non sospettate nemmeno... lasciate una stellina! ✶
DU LIEST GERADE
𝑾𝒊𝒍𝒅𝒆𝒔𝒕 𝑫𝒓𝒆𝒂𝒎𝒔, Outer Banks
Fanfiction・°❀⋆.ೃ࿔*:・┆ 𝗜𝗙 𝗜 𝗖𝗢𝗨𝗟𝗗 𝗙𝗟𝗬 ┆⤹ ⋆⭒˚.⋆ ❝If I could fly, I'd be coming right back home to you.❞ 𝗗𝗢𝗩𝗘, 𝗩𝗶𝗰𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮 potrebbe innamorarsi di entrambi i suoi migliori amici, ma mentre uno l'ama davvero, con l'altro il sentimento è nutrit...
