Capitolo 26

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Adele era seduta in sala d'attesa da dieci minuti ed era da sola. Aveva poggiato il suo cappotto accanto a lei, dentro l'ospedale faceva troppo caldo per tenerlo addosso. Fuori invece le temperature erano stranamente basse, nonostante fosse gennaio.

Frank e Adele avevano festeggiato il nuovo anno in compagnia di All e Sam con una piccola festa, ma divertente. Poi i due avevano passato il resto delle feste a casa di Maddie, la madre di Adele.

«Adele Guerra.»

L'infermiera aveva pronunciato il suo cognome in modo molto buffo, Adele represse un sorriso. Si alzò dalla sedia e la seguì.

«La dottoressa arriva subito» disse l'infermiera e se ne andò.

Adele si sedette su una sedia, posta davanti ad una scrivania. Era stata in quella stanza almeno cento volte, andava frequentemente a fare delle visite.

«Adele, come stai?» la sua dottoressa entrò.

«Salve, dottoressa. Bene, lei?»

«Bene. Hai portato i risultati delle analisi?»

Adele allungò un foglio scritto. La dottoressa lo afferrò e diede uno sguardo.

Erano anni che la dottoressa Graves e lei si conoscevano. Quando Sam era rimasta incinta aveva chiesto ad Adele il numero di una dottoressa da cui andare per fare i controlli, visto che lei non l'aveva, e Adele l'aveva mandata subito dalla sua.

«Adele, sono questi i risultati delle tue analisi?» chiese la donna.

Aveva un'espressione confusa.

«Sì, dottoressa. Qualche problema?» rispose Adele, perplessa.

«Adele, qui risulta che tu sia incinta.»

Per diversi secondi, sembrava che il mondo avesse smesso di girare e che il tempo si fosse fermato a quell'attimo. Prese il foglio e lo controllò. La dottoressa aveva ragione, era incinta.

Adele prese un respiro profondo. Il suo primo pensiero fu Frank. Cosa gli avrebbe detto?

Quando uscì da quella stanza Adele era sicura che non sarebbe andata a casa. Frank non stava bene quel giorno e aveva preferito non uscire. Se fosse rientrata subito lui, che la conosceva così bene, avrebbe sicuramente capito che qualcosa non andava e non era dell'umore di dirgli la verità.

Salì in macchina e guidò lentamente fino a casa di All. Sperò però che lui non fosse in casa, non voleva parlare con All.

Suonò al campanello di casa due volte, stava per suonare una terza volta quando la porta si aprì. Samantha era in piedi all'ingresso e guardava la sua amica con espressione perplessa.

«Adele, che ci fai qui?» domandò.

«Posso entrare?»

Sam si scostò da davanti all'ingresso, lasciandola passare. Chiuse la porta e le prese il cappotto, appendendolo all'attaccapanni. Le indicò il salotto.

«È successo qualcosa?»

Adele prese un respiro profondo. Non sapeva come dirlo, non perché temesse una sua reazione (era la sua migliore amica, dopotutto), ma si sentiva una specie di peso sul petto.

«Si tratta di Frank?» continuò Sam.

La castana scosse il capo.

«E allora cosa...»

«Sono appena stata dalla mia dottoressa» la interruppe Adele. «E mi ha dato una notizia... importante.»

Per i primi secondi Sam non disse nulla, sembrava non capire. Dopo poco, però, spalancò gli occhi e si portò una mano alla bocca, sorpresa.

TroublemakersWhere stories live. Discover now