Capitolo LXXI

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Così, mentre le giornate si allungavano, e la routine lasciava il passo al panico da M.A.G.O. imminente, arrivarono anche le vacanze di Pasqua.

Era tradizione, Luna scoprì, che gli studenti dell'ultimo anno non tronassero a casa per le vacanze e festeggiassero tutti insieme l'ultima 'vera' festività al castello e fra di loro, confidandosi i loro piani per il futuro, tirando fuori tutti gli aneddoti più divertenti dei sette anni appena passati, confessando piccole ripicche ormai andate in prescrizione...

Per la prima volta da parecchi anni a quella parte anche i Serpeverde vennero invitati. E Luna, che non poteva lasciarsi sfuggire quell'occasione, si occupò di trascinare personalmente Mulciber - che era l'unico che aveva osato protestare - per i corridoi fino alla sala comune di Corvonero, dove era stato stabilito avesse luogo il piccolo party privato.

I Serpeverde arrivarono quindi in gran completo, trovando già seduti sui divani i Corvonero, ovviamente, e i Grifondoro, che erano arrivati da poco. I Tassorosso si fecero vedere una decina di minuti dopo, portando con sé quella che sembrava mezza dispensa che avevano sgraffignato dalle cucine.

Mulciber e Avery sembravano i soli a disagio e fuori posto, mentre Narcissa stava chiacchierando amabilmente con Dorcas, Helena osservava affascinata Scamander parlare delle avventure di suo padre, Severus parlava con Lily e Luna, James, Sirius facevano casino poco distante.

Infine Mary si alzò in piedi, richiamando l'attenzione di tutti.

"Gente! Ho dei giochi Babbani da fare tutti in compagnia..."

"Ti prego, McKinnon, non ancora il gioco della bottiglia..." si lamentò Mulciber, alzando gli occhi al cielo. Lei lo guardò sprezzante e alzò il dito medio verso di lui.

"Cos'è il gioco della bottiglia?" chiese Billy Weasley.

"Qualcosa che non faremo" rispose Mulciber "Posso sopportare di baciare una Sanguemarcio, ma non un Weasley..." aggiunse, borbottando a mezza voce.

"Ad ogni modo si tratta di giochi da tavolo" rispose Mary, frugando in una borsa che aveva nascosto dietro a un divano "Ta-dan!"

Diverse scatole di cartone le si materializzarono fra le braccia, e Mary rivolse proprio a Mulciber un sorrisetto soddisfatto, come sfidandolo a protestare. Mulciber alzò un sopracciglio e poi andò a sfilarle il cartone in cima alla pila.

"... Monopoli?" chiese, perplesso, osservando la confezione.

"Oh no" sussurrò Lily "Sarà guerra".

"Uuuuh, Risiko?" intervenne Luna, che era andata a sbirciare le altre scatole.

"Amicizie sono fine per molto meno" sussurrò Severus "Siamo tutti spacciati".

E così, dividendosi in gruppi a partire da cinque persone, i ragazzi si smistarono i giochi, iniziando a leggerne le regole e cercando di capirci qualcosa.

***

Mary si era alzata in piedi, rossa in volto e furiosa, urlando alla volta di Mulciber, che sorrideva tronfio.

"Tu stai truccando i dadi, schifoso Mangiamorte leccapiedi, come cristo è possibile per ben due volte sul tuo schifosissimo parco della vittoria...!"

Until the end of the worldWhere stories live. Discover now