Capitolo 11

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Zack chiamò proprio mentre mi stavo allacciando le scarpe per andarmene.

"Hai da fare stasera?" chiese. "La nostra sessione di consulenza accademica è stata annullata. È un miracolo".

Sussultai. "Esco con Mia stasera."

Una parte di me voleva restare. Dopotutto, i nostri programmi non corrispondevano quasi mai. Ma una parte più grande di me voleva passare una notte con le mie amiche.

"Oh, va bene," disse. "Allora ci vediamo... quando avremo tempo."

"Sì," concordai.

Rimanemmo entrambi in linea per un secondo ma nessuno dei due parlò.

Dovrei rimanere?

"Riposa un po'," dissi alla fine.

"Stai attenta."

Quando riagganciai, sentii già la musica rimbombare dalla stanza di Mia. Infilando il telefono in tasca, alzai la mano verso la porta e bussai.

"Amelia!" Mia esultò subito. "Ti stavamo aspettando!" Mi diede uno shottino pieno fino all'orlo e ne diede uno anche alle sue amiche. "Salute, signore!"

Gettarono indietro la testa senza esitazione mentre io fissai il liquido. Era limpido come l'acqua. Lo annusai e quasi avvertii i conati di vomito. 

"È roba economica," disse Mia, arricciando il viso. "È tutto ciò che Katy può ottenere con la sua carta d'identità falsa."

Riguardando il bicchierino, trattenni il respiro e lo mandai giù. Mi si arricciò il naso per il bruciore in gola e Katy mi passò un bicchiere.

"Succo di guava," disse. "Il miglior chaser."

La dolcezza lenì la mia gola. Aspettai un paio di minuti e non sentii niente, quindi Mia ne versò di più.

"Dov'è Zack?" mi chiese Katy.

Presi un altro sorso. "Sta riposando. Perché me lo chiedi?"

"Ohhh avete problemi o qualcosa del genere? Mi dispiace. Non volevo curiosare."

"Stiamo bene," le assicurai con un sorriso. "Non facciamo tutto insieme."

"Buon per per voi," disse Katy, riempiendomi il bicchiere. "Di solito Zack è libero il venerdì sera?"

Sentii la mia guardia iniziare ad alzarsi, ma provai a spingerla via. Dopotutto, io non volevo essere quella pazza possessiva, giusto? Era solo una domanda.

"No, solo oggi," risposi.

Sembra notare il mio tono e abbandonò l'argomento, porgendomi il suo bicchiere con un rapido sorriso. "Salute, Amelia."

Trenta minuti dopo, le braccia di Mia erano avvolte intorno a me mentre ci avvicinavamo alla festa. Inciampò e ridacchiò. Fece ridere anche me.

Katy mi corse accanto. "Sono così felice di averti incontrata, Amelia," disse. "Fanculo a Informatica! Fanculo il professor Whittle!" Mi sfuggii una risata irrefrenabile e l'abbracciai. "Guardami adesso! Sono la migliore amica della ragazza di Zack Darrington!"

"No," la corressi. "Non sono la sua ragazza. Lui è il mio ragazzo.""

Sbattè le palpebre pesantemente. "È la stessa cosa!" 

"Lo è?" chiesi ridendo di nuovo. "Credo che di si!"

Mi tenne per mano per tutta la festa. Onestamente era una sfocatura. Ero pienamente consapevole di dove fossi, ma mi sentivo più leggera. Più sfocata. Non così stressata.

Mi domandai se fosse questa la libertà.

The Stadium's Star ▪︎✔️ (Italian Translation)Where stories live. Discover now