Gatto nero

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Incontro i suoi occhi...Rossi, come il sangue ed i suoi capelli neri come il pelo di un gatto...e quel suo sguardo spaventoso con un sorrisetto ed una mano sulla bocca "Wooow!!" Shizumo come al solito viene davanti a me ed inizia a parlare col ragazzo con gli occhi brillanti e con un mucchio di domande "Ciao! Io sono Shizumo! Ed amo la pallavolo tu? Come ti chiami? Sei di terzo?" Il ragazzo ha una faccia scocciata così decido di calmare Shizumo, gli metto una mano sulla spalla e gli sorrido dicendogli "Non credi che forse dovresti lasciarlo respirare? Fai troppe domande..." "Oh? Ah! Scusami!" Si piega per perdonare il ragazzo e lui si volta incontrando i miei occhi e sorride "Comunque...mi chiamo Kuro tetsuro e faccio il secondo anno e si...mi piace anche a me la pallavolo" wow! È il ragazzo ideale per me!...solo che quello sguardo fa paura. Mi volto e guardo altrove mentre gli dico "non sono concentrata sul mio obbiettivo, io voglio solo giocare a pallavolo..." Ora si che ho perso tutta la speranza "Come ha detto la tua amica sta la palestra pubblica" dice lui in modo disinvolto "N-non hai capito! È tutta un'altra storia!" Dico arrabbiandomi e stringendo i pugni, il ragazzo sbuffa e dopo avermi lanciato uno sguardo spaventoso se ne va.
Le ragazze mi fissano incredule di quello che sia successo "Lo conoscevi già?" Mi chiede Mairu "N-no...l'ho incontrato stamattina all'entrata ma non sapevo che era di secondo" dico guardandolo andare via, "Fa niente! Non era il mio tipo! Troppo spaventoso...e poi quegli occhi erano..." "Bellissimi..." Dico a bassa voce con un sorriso "Hitomi-chan?" Le ragazze mi guardano ed io mi giro verso di loro imbarazzata "S-scusatemi! Non so come mi sia uscito di dire questo!" Cerco di nascondere le mie guance nelle mani ma le ragazze con un'espressione perfida mi dicono "Ti sei innamorata!!" "N-non dite stupidaggini!!" Gli urlo contro cercando di smentire tutto ciò che dicono ma dopotutto non mi dispiaceva essere innamorata...
Il primo giorno di scuola era finito ed io stavo mettendo a posto i miei libri nello zaino quando le ragazze mi dicono "Allora stasera a casa di Shizumo?" "Stasera?" Dico "si non puoi?" Mi chiede Shizumo triste "Mh...non so...oggi dovrebbe tornare mio padre da lavoro e sapete che è da tanto che non lo vedo...quindi..." "Volevi stare con lui tutta la sera vero?" Dice Mairu sorridente "Si...scusatemi" dico inchinandomi "️Tranquilla! Forza vai a casa!" Mi dicono.
Al cancello della scuola ci salutiamo ed io corro verso la casa spensierata e desiderosa di riabbracciare mio padre, arrivata entro mi metto le ciabatte e saluto Moon la mia gatta, lei è nera con occhi celesti come il mare, suona il campanello ed io subito vado ad aprire. Mio padre stava di fronte a me e per la gioia lo abbracciai tanto forte da togliergli il fiato "Hitomi mi togli il fiato!" "Scusa!" Allentai la presa ed insieme seduti al tavolo mangiammo "Allora come va al liceo?" Mi chiede papà puntandomi con la forchetta piena di pollo "Mangia ciò che sta sulla forchetta non me la puntare!" Dico sarcasticamente "Si giusto!" "Comunque tutto bene a scuola...solo che" "solo che?" "Il club femminile di pallavolo non c'è..." "Hitomi mi spiace...ma c'è comunque quello pubblico no?" "Ma io voglio giocare nei tornei! Non voglio giocare in un luogo pubblico! Voglio vincere! E divertirmi..." Mi alzo da tavola scocciata di questo argomento e mi butto sul letto, faccia sul cuscino, mani sotto di esso e testa...beh...da tutt'altra parte.
Il giorno dopo mi sveglio, mi trovo nel letto intontita ed assonnata, mi alzo e mi inizio a preparare per la scuola ma prima di uscire do un bacio sulla fronte di mio padre addormentato sul divano ed esco; per strada incontro un gatto, nero come la mia piccola Moon che si struscia sulle mie gambe e che miagola "Che c'è? Hai fame?" Mi piego per accarezzarlo ma lui si allontana aveva paura "Non ci si avvicina così ai gatti" di nuovo quella voce, alzo lo sguardo ed era Kuro con il suo solito sorrisetto...si piega accanto a me allunga la mano verso il gatto ed aspetta, esso si avvicina e si struscia sulla sua mano come se lo conoscesse, io rimasi immobile a guardarlo...Kuro non sembra dopotutto un ragazzo spaventoso "S-sei bravo con i gatti" gli dico guardando altrove ed imbarazzata "Diciamo che li capisco..." "Li capisci?" Dico stupita guardandolo in faccia, lui si gira e mi dice con una dolce voce "Se dovessi immaginarmi animale sarei un gatto nero...mi sono sempre piaciuti, i gatti sono feroci e si sanno difendere...tirano fuori gli artigli e sono anche molto belli" "Un gatto nero..." Ripeto a bassa voce, ha ragione lui assomiglia molto ad un gatto nero, ed io? "Invece tu potresti essere un gatto bianco" continua "Bianco?...perché?" Chiesi imbarazzata ma curiosa "Emani energia buona...non sei una ragazza che ama arrabbiarsi...sei docile, indifesa e hai bisogno di qualcuno accanto che ti aiuti" "indifesa..." Ripeto ancora, lui a quel punto si alza mette le mani in tasca e dice "Andiamo o faremo tardi a scuola" mi alzo anche io e dico "Giusto..." Camminiamo uno accanto all'altra con le nostre spalle così vicine da toccarsi.

Lei gatta...lui corvoWhere stories live. Discover now