James

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Mi sveglio con un forte dolore alla testa, dovuto alla botta data dalla babysitter di mia figlia, è una ragazza bellissima ma strana, inizio la giornata facendo attività fisica, nel frattempo ripenso però alla bellissima ragazza che mi sono trovato davanti ieri sera, ma cosa dici James, togli dalla testa questo pensiero inopportuno.
Sono le 7:00 del mattino, ho appena finito di allenarmi, ed è appena arrivata la babysitter di Emily. <<buongiorno signor smith>>, <<buongiorno, mi scusi mi ripete il suo nome?>> le dico, << Isabel, il mio nome è Isabel, ieri non ho avuto tempo per dirglielo>> mi dice lei.
<< ok, allora buongiorno Isabel>>.
<< mi scusi signor smith, Emily sta ancora dormendo?>>, << Si, le piace dormire>>
<<se non le dispiace vado a svegliarla>> mi dice
<< no no vada pure>> lanciandole un sorriso
JAMES!!! Torna in te, non essere stupido, non ti comportare come un bambino, Pensai, non so cosa sta succedendo, sapevo solo che a vedere Isabel non riuscivo a controllare le mie emozioni, eppure... tutti mi considerano un uomo freddo, e lo penso anche io, allora perché vedendo questa ragazza provo emozioni ormai dimenticata da tempo?.
I miei pensieri si interrompono, sentendo la voce della mia piccola Emily << Buongiorno papà>>
<<buongiorno principessa mia>> le dissi. << papà, oggi Isabel mi accompagna a scuola, sono molto contenta, è una ragazza bellissima>> È davvero bellissima, pensai... ecco, mi ritorna in mente questo stupido pensiero.
<< beh... Emily, allora?? Dai su su amore, è tardi, dobbiamo fare colazione e poi vestirci>> la dolce voce di Isabel abbandona i miei pensieri.

Sono le 2 del pomeriggio e sono ancora a lavoro.
<< le ho detto che ci penserò su, devo revisionare la mia agenda e le farò sapere>> sto parlando al telefono con Miriam, l'organizzatrice di eventi molto importanti a New York, il prossimo mese c'è un evento di beneficenza e come ogni anno, Miriam conta sul mio aiuto. << tra pochi giorni partirò per il Montana con mia figlia, non le garantisco la mia disponibilità>> le dico. Finisco la telefonata e chiudo il cellulare.
Vorrei concentrarmi sul lavoro, ho un progetto da finire, ma mi ritorna in mente Isabel
<< amico, come va? Ti vedo pensieroso>> mi dice Oliver entrando bruscamente nel mio ufficio.
<< sto bene>> gli dico, << amico, c'entra una ragazza?>> mi dice, << Oliver non stressare ti prego, voglio rimare solo, voglio pensare>>
Lui annuì, capendo il mio bisogno e uscì dal mio ufficio senza esitare.

Dopo una lunga giornata a lavoro, torno a casa, vado a controllare Emily che la vedo dormire accanto a Isabel, così mi permisi di entrare e coprire con una coperta Isabel, il mio gesto però la fece svegliare << mi scusi signor smith mi sono addormentata senza rendermene conto>> << non si preoccupi, è stanca, vada pure a casa>> le dissi io dolcemente.
Accompagno Isabel alla porta e involontariamente le do un bacio sulla guancia, lei mi guarda confusa ed io imbarazzato le chiesi scusa.
Mi butto sul letto, non potevo credere di aver fatto un gesto così infantile.
La notte fu molto altalenante, non riuscì a chiudere occhio, ripensai a ciò che feci poche ore prima.
Non volevo ammetterlo ma mi stavo INNAMORANDO.
Ma questa cosa non può succedere, James smith non si può innamorare, non di lei, di una ragazza così dolce e indifesa che con la mia vita non c'entra assolutamente nulla.
Dovevo lasciarla andare, dovevo toglierla dalla mia stupida testa...

La babysitter di mia figlia Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora