James

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Sono le 5:00 ed io mi sono appena alzato, oggi farò solo mezz'ora di palestra poiché alle 6:30 dovrò partire, durante la mia attività fisica penso molto alla signorina Isabel, decisi di chiamare il mio migliore amico Oliver <<buongiorno James, com'è andata ieri la giornata? Con la babysitter come va?>>
<<Oliver ascoltami, le ho dato un bacio due sere fa>> gli dissi << JAMES! TU COSAA?? Hai baciato quella ragazza?>> mi disse lui << calmati, non in bocca, ma sulla guancia>> << James capisci che non guardi una ragazza da quando... beh sai...>>
<< lo so Oliver, lo so bene, comunque oggi io ed Emily partiremo per il Montana e verrà anche lei>>
<< James, amico Perfavore pensa bene a ciò che fai>>
<< Oliver, dai ci sentiamo ora vado>> interruppi la chiamata e continuai ad allenarmi.

Guardai l'ora, si erano fatte le 5:30 così mi feci una doccia e mi vesti, poi andai a svegliare la dormigliona di mia figlia
<< amore su sveglia>> So che non si sarebbe svegliata facilmente così decisi di prenderla in braccio e portarla sul divano, continuai a tenerla in braccio, coccolandola sempre di più.
Vedendo che non si svegliava le dissi << viene anche Isabel con noi>> come pensai alzò Subito la testa e disse << allora vado subito a cambiarmi, non voglio fare tardi>> << brava amore di papà>> le sorrisi.

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Sono le 6:50 ed io, Emily e Isabel stiamo partendo con il mio jet privato.
Vedo Isabel impaurita ma non le chiesi il perché, non volevo darle importanza, questa mia indifferenza verso i suoi confronti durò pochissimo perché appena l'aereo decollò lei chiuse gli occhi e involontariamente strinse la mia mano.
<< cosa le prende signorina morris?>> le chiesi
<<mi scusi, ma non ho mai preso un aereo, ho paura>> mi disse lei come un docile gattino.
Non pensai che lei avesse paura di un aereo, rimasi stupito, non si era ancora accorta però che stava tenendo saldamente la sua mano sulla mia, non le dissi nulla, mi piaceva la sensazione di sentire il calore della sua pelle.

<<Signor smith stiamo per atterrare>> disse il pilota del mio aereo.
<<Emily,amore metti la cintura>> le sorrisi
Vedo Isabel che sta lottando per mettere la cintura di sicurezza, vedendo quella scena mi spunta un piccolo sorriso e decisi di aiutarla.
<< lasci che l'aiuto io>> le dissi << mi farebbe un favore>> disse lei sorridendo.
Mentre aiuto Isabel, l'aereo atterra e mi ritrovo ad 1 cm dalla bocca di Isabel, ci guardiamo rimanendo in silenzio.
<< ok ho fatto>> le dico, rovinando l'atmosfera che si era creata in quel momento.

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Sono le 7:30 di sera , abbiamo passato la mattina a sistemare i bagagli nelle rispettive camere, poi abbiamo pranzato poi io e la mia piccola abbiamo guardato un film insieme.
Isabel è voluta rimanere fuori casa, incantata dalla montagna di neve.
È quasi ora di cena, per questo decido di incimentarmi in cucina, non sono un cuoco stellato ma me la cavo, metto il grembiule, e tolgo ciò che mi serve per cucinare, ho deciso di fare la lasagna.
<< signor Smith, cosa cucina di buono?>> la voce di Isabel risuona tra le mie orecchie. <<provo a fare la lasagna>> dico ridendo << se vuole posso darle una mano>> mi dice << d'accordo>> dico senza nemmeno esitare.
<< papà voglio aiutarvi anche io>> dice la mia piccola Emily correndo in cucina.
Guardai poi Isabel ed Emily e pensai alla famiglia, ad una mamma per Emily, e ad una moglie per me, Isabel era perfetta per quel ruolo, ma non faceva parte del mio mondo, lei non apparteneva a me, questo pensiero mi rattristì molto e cercai di non pensarci.
Sono le 11 di sera, Emily si è appena addormentata, io sono sul letto con il computer per dare l'ultima modifica al progetto da me creato e poi andrò a dormire. sento dei piccoli passi provenire dal corridoio, sento lo scricchiolio del pavimento in legno, poso il computer sul letto e mi alzo, vado a controllare e mi ritrovo Isabel.
<< mi scusi signor Smith se l'ho svegliata, volevo andare in cucina a bere un po' di acqua>>
<< non si preoccupi Signorina Morris, non stavo dormendo>> le dico sorridendo.
<< allora le auguro una buona notte signor Smith>>
<< buonanotte anche a lei signorina Morris>> le dico tristemente.

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<AHIAA>> senti un piccolo urlo provenire dalla cucina, sapevo che fosse Isabel, corro di sotto e la ritrovo con un dito tagliato e la brocca d'acqua rotta.
<< si è fatta molto male?>> le dico
<< no no, è solo un piccolo taglio, passerà>> mi dice lei
<< aspetti un attimo che le medico la ferita>> presi l'acqua ossigenata, un cerotto e un po' di cotone, lei mi aspettava seduta sul divano quindi mi siedo accanto a lei e inizio a medicarle il dito.
<< non pensavo fosse così bravo, come ha imparato?>> mi dice lei. << non ci vuole tanto signorina Morris>> le dico
<< si si Lo so, ma lei è molto delicato>> dice lei sorridendomi. <<esperienza, sa... quando avevo 13 anni medicavo ogni giorno le ferite di mio fratello, all'epoca 11 enne, aveva una grave malattia e viveva con un sondino gastrico, ogni giorno dovevo medicare la ferita per mettere il sondino nuovo sfortunatamente 2 anni dopo mori>> le dico con le lacrime agli occhi.
<< mi dispiace signor Smith >>. Io le sorrisi e le accarezzai i capelli.

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Sono le 2 di notte, sono sul divano con Isabel, abbiamo visto un film insieme. Lei sta dormendo sulla mia spalla destra, è molto bella non riesco a smettere di guardarla.
Delicatamente la prendo in braccio e la porto in camera sua, la metto sul letto le rimbocco le coperte e le sposto la ciocca di capelli che aveva davanti agli occhi.
<< signor Smith, che ora è?>> dice svegliandosi
<< è tardi, cerca di dormire>> le dico
<< signor Smith, provo qualcosa per lei>> mi confidò. Rimasi stupito, non pensavo, rimasi in silenzio non volevo che questo accadesse, non volevo che si innamorasse di me, non faccio per lei, lei merita di meglio.
<< perché non dice niente?>> ripetè Isabel.
Io la guardai con il cuore che pulsava a mille, le volevo dire che anche io ero follemente innamorato di lei Ma non ci riuscì, volevo che lei si dimenticasse di me.
<< buona notte signorina Morris>> le dissi con il cuore in frantumi. Uscì dalla camera in cui giaceva, andai in camera mia e mi sdraiai sul letto, non riuscì a prendere sonno facilmente, pensavo in continuazione a ciò che Isabel mi ha confessato poco fa.

La babysitter di mia figlia Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora