Capitolo ventotto.

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Capitolo ventotto.

LOUIS.


Il compleanno di Harry arriva prima del previsto. Louis sta girando da tre giorni per tutto il Beaumont alla ricerca del regalo perfetto. Ma tutto gli sembra banale e scontato, Harry è una pop star famosa e Louis non può di certo permettersi qualche abito di Gucci. 

E' solo un fioraio.

Anne ha voluto regalargli una divisa da football personalizzata con il suo nome scritto nel retro e il numero tre, come la loro famiglia.

Dopo giorni di ricerca alla fine Louis ha trovato un anello che pensa potrebbe piacergli. Non è nulla di troppo elaborato, una semplice fedina con la scritta PEACE sul davanti, la acquista e ne fa un piccolo pacchettino.

Quando va a casa lo nasconde dentro il cassetto infondo a tutte le calze. Certe cose non sono cambiate nonostante il tempo e una di queste è sicuramente Harry quando si avvicina il suo compleanno scuriosa per tutta casa alla ricerca del suo regalo.

"Smetti di cercare il tuo regalo Harry!" Gli urla Louis dalla cucina mentre cerca di preparare qualcosa che sia anche lontanamente commestibile per sua figlia.

Prima dell'arrivo di Anne, Louis è andato avanti solo con pizze ordinate a domicilio e qualche cibo surgelato se aveva particolarmente voglia di cucinare. Quando si è ritrovato una neonata tra le braccia, ha dovuto prendere varie lezioni di cucina da sua sorella Lottie prima di preparare qualcosa di commestibile.

"Domani è il mio compleanno." Harry entra in cucina con una maglia a coprirgli appena sotto le natiche e i capelli tirati su con una molletta azzurra.

Si avvicina a lui poggiando una mano sul suo fianco per tirarlo verso di se, "Che stai combinando?"

"Cerco di preparare qualcosa per tua figlia." Ridacchia poggiando la testa sulla spalla dell'altro e lasciandosi cullare dal suo profumo casalingo.

Harry lo solleva dalle sue gambe facendo sedere il maggiore sul tavolo, il conttato con il marmo freddo lo fa rabbrividire. "Cosa hai organizzato per il mio compleanno?"

"Assolutamente niente Harold." La sua mano scivola sulla sua, arricciando le dita ad intrecciarle alle sue. Le sue labbra si avvicinano al viso di Louis, ma poco prima di toccarlo curva la testa, baciando non la guancia ma il collo appena sotto l'orecchio, facendolo agitare sulla tavolo.

"Cosa hai organizzato, Louis?" Louis sospira, mentre Harry afferra i fianchi e continua a lasciare segni umidi sul suo viso. Senza mai toccargli le labbra, scende alle clavicole. Louis sente i suoi sogghigni sulla pelle quando cerca di trattenere i gemiti. "Harry..." Si solleva arrivando a soli pochi millimetri dal suo viso, lasciando passare qualche secondo perché posasse una mano sulla sua guancia. Finalmente le loro labbra si uniscono, in un bacio che di casto aveva poco.

"Dimmelo." Sussurra direttamente sulle sue labbra mordicchiandogli il labbro inferiore per tirarlo verso di sè-

"Non mi corromperai con il sesso Harry." Louis afferra le sue mani intrecciandole alle proprie e lo allontana dal suo corpo. Con un piccolo balzo scende dal tavolo raggirandolo.

Harry sbuffa, infastidito e eccitato. "Puoi resistere fino a domani, piccolo."

Anne li interrompe qualche secondo dopo correndo scalza verso i suoi papà, "Possiamo cenare sul divano papi?" Sussurra Anne seduta sulle gambe di Harry e aggrappata al suo collo in un abbraccio. 

"Anne. Conosci le regole." Interviene Louis iniziando a scolare la pasta. 

"Ma papi! Solo per oggi." Lo prega sua figlia aggrappandosi alle sue ginocchia per guardarlo dall'alto con un sorriso convincente.

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