Capitolo 41

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April 's Pov

Continuo a seguire la lezione anche se l'unica cosa che vorrei fare è chiamare Kendall ma lei non può rispondere e se sapesse che penso a lei invece di seguire la lezione, si arrabbierebbe e tanto. La lezione fortunatamente è interessante e passa molto velocemente, una volta terminata usciamo dall'aula e mando un messaggio a Kendall ma il suo ultimo accesso risale a un'ora fa.

Io e Lauren ci dirigiamo alla prossima lezione quando ad un tratto mi sento chiamare. Mi giro e vedo un Angel affannato, che prova ad attirare la mia attenzione con la mano; indossa la divisa della squadra ed è circondato dai sui amici. Lo ignoro e questo lo fa rimanere male.

"Giuro che gli metto le mani addosso e gliele tolgo l'anno prossimo." Sbuffa Lauren quando lo vede avvicinarsi con un sorriso strafottente.

"Ciao April." Mi guarda con gl'occhi illuminati. 

"Lauren." Fa un cenno con la testa alla mia migliore amica che in tutta risposta mi prende sottobraccio e mi avvicina di più a lei.

"Angel." Lo saluto a bassa voce. 

"Possiamo parlare?" Mi guarda dritto negl'occhi.

"Non penso." Interviene Lauren. Mi volto verso di lei e vedo il suo viso contratto.

"Ma perché ti metti in mezzo tu? April è in grado di intendere e di volere quindi fatti i cazzi tuoi e fai parlare lei." Alza il tono della voce lui, facendomi indietreggiare e facendo alterare ancora di più Lauren.

"Io mi metto in mezzo perché so che sei un pezzo di merda manipolatore del cazzo. L'hai fatta stare una merda per mesi e sei talmente ritardato da non capire che adesso sta bene. Ma non sei solo ritardato, sei anche un cazzo di egoista. Sai che stando insieme sta male ma a te frega un cazzo, basta che stai bene tu, no?" Urla la mia migliore amica facendo girare tutti nel corridoio.

Angel prova a ribattere ma la suoneria del mio telefono fa fermare il tempo, infatti ci metto un po' a rispondere e quando sento la sua voce tutto ciò che mi circonda scompare. Ci siamo solo io e lei.

"Kendall." Sussurro in un sospiro di sollievo per poi andarmene seguita da Lauren, lasciando lì Angel imbambolato.

"Piccola rondine, come stai?" Sta sorridendo, lo sento.

"Come stai tu piuttosto. Ti ha fatto tanto male?" Domando con la voce che trema un po' mentre entriamo nel bagno in cerca di silenzio.

"Un bel po' ma riesco a sopportarlo. Perché sembra che tu stia sull'orlo di un pianto?" 

"Lauren e Angel hanno litigato perché Angel ha provato a parlarmi." Dico e Lauren continua a fare avanti e dietro provando a tranquillizzarsi.

"April, capisco quello che senti nei suoi confronti, veramente, ma questa situazione sta diventando pesante, non tanto per me ma per te."

"Scusa." Sospiro guardando Lauren, che mi sorride tenera, e metto il vivavoce. 

"Gli devi parlare April, una volta e per sempre." Sentenzia Kendall e Lauren annuisce mentre il mio cuore rallenta.

"Non voglio." Deglutisco tremando un po'.

"April, devi farlo per te stessa. Devi capire se lo vuoi nella tua vita o no, se è sincero o no. E' una tua decisione, non nostra."

"Non sono d'accordo." Si oppone Lauren. "Ma se tu vuoi April, va bene."

"Ora devo andare, passate da me dopo?" Domanda la biondina.

"Io sì non so loro." Mi riferisco a Lauren e Rue.

"Ci siamo." Annuisce la mia migliore amica. Salutiamo Kendall e usciamo dal bagno in un silenzio tombale. 

L'amore oltre la malattiaWhere stories live. Discover now