Capitolo 42

214 11 2
                                    

April 's Pov

Raggiungo Lauren e Rue in mensa e inaspettatamente si avvicina a noi Angel, provocando un gemito di disapprovazione da parte delle due.

"Andate da Kendall oggi?" Domanda guardando a terra, lasciando senza parole tutte noi. "Allora?" Domanda ancora.

"In quale universo questa è una cosa che ti riguarda?" Sbuffa Lauren avvicinandosi con aria da sfida.

"Voglio parlarle, vorrei venire con voi." Contrae la mascella guardando dritto negli occhi di Lauren. C'è un'aria tesa da far paura, sono a pochi centimetri dal mettersi le mani addosso e io e Rue non sappiamo cosa fare.

"Che piano malato stai architettando? Conquistare Kendall per conquistare April?" Ridacchia la mia migliore amica irritando ancora di più Angel.

"Posso venire o no? Da solo non posso andare, non mi farebbero entrare. Voglio farmi perdonare e fare parte della vostra vita come un tempo e per farlo devo iniziare da lei." Deglutisce.

"Puoi venire." Afferma Rue sconvolgendoci.

"Stai scherzando?" Abbassa la testa Lauren, voltandosi verso Rue.

"No. Vuole farsi perdonare? Bene, che lo faccia. Tanto il suo unico obbiettivo è April, lo sappiamo, quindi se sbaglia di nuovo, sarà l'ultima." Alza le spallucce e mi fa l'occhiolino.

"Non è solo April il mio obbiettivo, lo siete tutte e tre. Mi manca passare del tempo con voi, veramente." Sospira il biondino.

"Chiedete prima a Kendall se posso venire, vi raggiungo in un secondo momento in caso dovesse dire di si." Fa un altro sospiro guardandoci, aspetta una risposta da parte nostra che però non arriva.

"Va bene, allora ci sentiamo." Si dondola sui talloni. "Ciao." Sussurra guardandomi andandosene.

"Posso sapere che cazzo di problemi hai?" Urla Lauren rivolgendosi a Rue.

"Ci avrebbe seguito ovunque, lo conoscete. Meglio tagliare il male alla radice: viene, farà qualcosa di sbagliato e Kendall lo manderà a fanculo. Semplice." Fa le spallucce la riccia.

"Convinta tu. Tu April, cosa ne pensi?" Mi domanda Lauren.

"Ve lo stavo per dire. Avevo appena finito di parlare con lui, mi aveva avvertito di questa cosa ma non avrei mai pensato che l'avrebbe fatto ora." Sbuffo, prendo il telefono per chiamare Kendall ma mi ricordo che sta dormendo.

"Sentite io devo andare in ospedale, stare qua mi sta facendo ammattire." Caccio fuori in preda al panico.

"Respira April, ti accompagniamo. Non è successo nulla, respira." Prova a tranquillizzarmi Lauren e mi abbracciano.

"Andiamo, vi prego." Le supplico e mi assecondano. Usciamo da scuola andando verso il parcheggio. Entriamo in auto e in lontananza vedo Angel che ci guarda attento. Giuro questa situazione mi sta ammazzando.

Dovevi mandarlo a fanculo. Commenta la mia coscienza.

Lo so, lo so. Speriamo vada tutto bene. Mi lascio cadere sullo schienale del sedile posteriore e partiamo. Mando per sicurezza un messaggio a Kendall, avvisandola che stiamo arrivando ma non risponde, starà ancora dormendo.

Sfrecciamo per le strade quando il mio telefono si illumina, controllo chi è e per mia grande sfortuna è Angel.

Da Angel.
Non voglio forzare le cose ma voglio iniziare subito.

Lo leggo e scoppio a piangere, do il telefono a Lauren che appena legge si lascia scappare un grido di frustrazione. Continuo a piangere, non so perché, so solo che voglio che questa situazione finisca. Sento come se non stessi proteggendo abbastanza Kendall ma che viceversa stessi difendendo Angel.

L'amore oltre la malattiaWhere stories live. Discover now